Il primo nucleo urbano nasce
intorno al sec. VII d. C., nel Ducato longobardo di Chiusi.
Fuori del castrum,
situato presso l'odierna via Manni, viene edificata nel sec.
VIII una Pieve, chiesa con funzioni battesimali dedicata ai
Santi Gervasio e Protasio (martiri di Milano e quindi della "Longobardia").
Si crea quindi un borgo intorno alla Pieve che verso il Mille
viene compreso all'interno di una nuova cinta muraria: il
"Castello della Pieve", antico nome della città. Il centro
originario si ingrandisce per il progressivo impaludamento della
Valdichiana: la popolazione della valle tende a salire in alto.
Dal 1188 la città è sotto il dominio di Perugia, particolarmente
interessata al controllo sui territori agricoli del "Chiugi"
(tra il lago di Chiusi e il Trasimeno) e alla difesa dei propri
confini con la nemica Repubblica di Siena. La borghesia
cittadina dedita alla lavorazione del laterizio e di un tessuto
particolarmente pregiato, il "panno cremisi" , si ribella
continuamente aspirando alle libertà comunali . Al guelfismo di
Perugia si opporrà così il ghibellinismo di Castel della
Pieve che porterà, con la protezione di Federico II di Svezia,
all'istituzione del libero Comune a partire dal 1228 , anno in
cui l'esercito imperiale e quello senese irrompono in
Valdichiana contro le città guelfe di Orvieto e Perugia .
E' di questo
periodo la definitiva conformazione urbanistica di
Città della Pieve, pervenutaci pressoché intatta
fino ai giorni nostri.
Nel 1250 Perugia
risottomette Castel della Pieve costringendola a
fornire tanto mattone da lastricare la piazza
pubblica della città dominante. A partire da questa
data Perugia impedirà la futura espansione di una
città così ribelle. Per le suddette motivazioni di
carattere politico e non solo geografico, Castel
della Pieve si modella, nell'uso dei materiali
(laterizio) e nella struttura urbana, su Siena, la
grande potenza filo-imperiale dell'Italia
centrale in continuo conflitto con Perugia .
Tra la fine del
sec. XII e la prima metà del sec. XIV, all'interno
della cinta muraria, sorgono numerosi edifici: la
nuova Pieve
con primi accenni di stile gotico, la Torre Civica
ispirata a modelli del romanico, il
Palazzo dei
Priori,
la Torre del Vescovo
e la poderosa
Rocca
perugina, progettata nel 1326 dagli architetti
senesi Lorenzo
e Ambrogio Maitani.
Fuori le mura, a partire dalla metà del
sec. XIII, si collocano gli insediamenti
degli Ordini Monastici: S. Agostino, S.
Francesco, S. Maria dei Servi, S. Lucia
.
Castel della
Pieve, costantemente antiperugina e
antipapale, si allea nel 1375 con i
vescovi di Milano e la Repubblica di
Firenze tanto da ricevere nel 1403
l'interdetto di Bonifacio IX.
Nel sec. XV
si susseguono nel dominio della città
Capitani di Ventura quali Braccio
Fortebraccio da Montone e Biordo
Michelotti. Sullo scorcio del secolo si
afferma la Signoria dei Bandini,
famiglia al servizio delle armate della
Repubblica di Firenze e della
Serenissima, che si costruisce una
residenza in eleganti forme
rinascimentali. Nel 1497, dopo un'annosa
guerra con Orvieto, Bandino Bandini
ottiene il possesso di Salci e Fabro.
Intorno alla metà del sec. XV nasce
Pietro Vannucci detto "Il Perugino", che
lascerà numerose testimonianze della sua
arte in patria a partire dalla celebre
"Adorazione dei Magi" del 1504
dell'Oratorio di S. Maria dei Bianchi:
"Battesimo di Cristo" e "Madonna in
Gloria e Santi" della Cattedrale,
"Deposizione della Croce" di S. Maria
dei Servi, "S. Antonio Abate tra i SS.
Marcello e Paolo Eremita" di S. Pietro.
Fatti
drammatici si susseguono nel sec. XVI.
Nel 1503 il Valentino, presente lo
stesso Machiavelli, faceva strangolare
nella Rocca Paolo Orsini e Francesco di
Gravina, mettendo a ferro e fuoco la
città. Nel 1525 Castel della Pieve è
epicentro di una sanguinosa rivolta
contadina contro Perugia.
Nel 1527,
l'anno del "Sacco di Roma", le truppe
francesi inviate in soccorso del Papa
assalgono la città in quando
filo-imperiali, abbandonandosi a stragi
e devastazioni.
Nel 1529
Clemente VII de'Medici toglie
definitivamente Castel della Pieve dalla
Legazione di Perugia e la sottomette
direttamente al potere centrale di
Roma: vengono così eletti Governatori
Perpetui di nomina papale che
furono sempre
Cardinali o nipoti di Pontefici.
Nel 1550
Giulio III Del Monte eleva a
Governatore il nipote
Ascanio della Corgna, futuro
Maestro di Campo delle
armate papali contro i
Turchi alla Battaglia di
Lepanto. La presenza dei
della Corgna determina
l'arrivo di numerosi artisti
impegnati soprattutto nella
costruzione e nella
decorazione del grandioso
Palazzo: l'architetto
perugino Galeazzo Alessi , i
pittori toscani Salvio
Savini e Nicolò Circignani
detto "Il Pomarancio" (opere
in Cattedrale , in S.
Agostino). A questo cantiere
si affiancava quello per la
trasformazione dell'antica
Pieve in Collegiata, che
nell'anno 1600 riceveva il
titolo di Cattedrale.
Infatti in quell'anno Castel
della Pieve veniva elevata
dal senese Clemente VIII
Aldobrandini a città e a
sede di Diocesi, separandola
così dall'amministrazione
religiosa del Vescovo di
Chiusi alla quale fino
allora era appartenuta. Da
quel momento il nuovo nome
sarà Città della Pieve.
L'avvenimento si inseriva
nel quadro dei rapporti di
buon vicinato tra Stato
della Chiesa e Granducato di
Toscana, interessati alla
regolamentazione dei confini
e al prosciugamento della
Valdichiana.
Sotto il profilo
letterario la città era un
centro di una certa
importanza: nasceva infatti
nel 1609 Francesco Melosio,
famoso per le sue liriche
burlesce e per le sue
tragedie, animatore del
circolo culturale di
Cristina di Svezia a Roma.
Nel 1643,
durante la Guerra Barberina,
la città subì l'aggressione
dell'esercito toscano con
conseguenti gravi
devastazioni.
Particolarmente
intenso l'intervento
architettonico nel sec.
XVIII , originale
interpretazione del tardo
barocco romano, e i lavori
di bonifica della valle tra
il 1733 e il 1736.
Durante la
dominazione francese Città
della Pieve è poi Capoluogo
di Cantone, favorita anche
dal fatto che il Vescovo
Filippo Angelico Becchetti
si dimostrò apertamente
filo-napoleonico. Con
l'Unità d'Italia la Città è
Capoluogo di Mantenimento
all'interno del Circondario
di Orvieto fino al 1927,
quando furono istituite le
province di Perugia e Terni. |
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