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Corsica 2013


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Corsica
Mercoledì 26 giugno 2013

Ore 8 partenza dal porto di Livorno con la Moby Line. Arrivo al porto di Bastia alle ore 12,30. Appena sbarcati ci avviamo nel lungomare in direzione sud. Facciamo rifornimento del gasolio al costo  di 1,450 €/litro.   Dobbiamo arrivare alla costa occidentale della Corsica attraversando il “dito”. Il dito è la parte della Corsica, ricca di strade molto strette, in un viaggio precedente l’abbiamo percorso costeggiando il mare in senso antiorario, ma con un veicolo ingombrante come gli attuali autocaravan, è sconsigliato percorrerlo tutto, perché nella parte alta del dito le strade sono talmente strette che è inevitabile invadere la corsia opposta. Per questo motivo, appena usciti da Bastia, imbocchiamo sulla sinistra per la strada che si arrampica verso Col de Teghime.

Superata la dorsale montuosa la strada è più agevole e scende. A Cardeto alla rotonda prendiamo in direzione di Marine de Farinole. Vogliamo arrivare all’area camper di Marine de Giottani. E’ un’area attrezzata con carico e scarico acqua, in un grazioso golfo e piccolo porticciolo. La strada per arrivarci costeggia il mare affacciandosi in suggestivi strapiombi.

Il tratto di strada che precede e che segue il piccolo paese di Nonza è abbastanza stretto. A Nonza c’è la nota spiaggia nera, il colore è dovuto agli scarti di lavorazione delle miniere di amianto che un tempo esistevano a monte. L’abitato, una volta decontaminato dall’amianto, è oggi diventato un’attrazione turistica, così qui tra le auto parcheggiate e i pullman turistici, passare l’abitato è alquanto difficoltoso.

Con grande sollievo lo attraversiamo manovrando con destrezza. Arriviamo infine in vista di Marine de Giottani o Ghjottani. Dall’alto il golfo mostra un tratto di spiaggia ciottoloso e subito dopo il porticciolo, dietro il ristorante una chiesetta e alcune case vacanza. Sia l’architettura delle case che la spiaggia ciottolosa ricordano molto la Liguria. Arrivati all’area camper (è il primo parcheggio sulla sinistra, oltre non è consentito ai camper parcheggiare), vi entriamo. E’ deserta, all’ingresso un cartello mostra l’ordinanza che la regolamenta. E’ a pagamento: 10€ al giorno, scarichi compresi, è gestita dal ristorante. Ci fermiamo vicino ad una pianta e un massiccio tavolo in legno completo di panchine da noi utilizzato per una piacevole e tranquilla cena. Poco dopo arrivano altri due camper francesi che ci faranno compagnia nella notte.

Il campeggio A Stella

Giovedì 27 giugno

Al mattino ci serviamo del CS e ci avviamo ripercorrendo la strada costiera in senso inverso. Arrivati a Nonza incontriamo ben due pullman poco dopo l’abitato, ci posizioniamo con le ruote destre al di fuori della strada per farli passare. camping A Stella camping A Stella Superata questa prova continuiamo in direzione di S. Florent. Prima di arrivare alla città c’è sulla destra l’entrata del campeggio. Abbiamo scelto questo campeggio perché è l’unico della zona in cui è possibile parcheggiare il camper immediatamente a ridosso della spiaggia. Infatti ci posizioniamo in una piazzola di fronte al mare. La spiaggia è ciottolosa e il mare scopriamo che non è pulito, non è trasparente e galleggia della schiuma. Siamo molto esigenti in fatto di mare e sappiamo che in Corsica esiste sicuramente qualcosa di meglio. Comunque tiro fuori il kayak ed inizio la perlustrazione della costa. Poco più a nord c’è una spiaggia con della sabbia, invece più a sud delle piccole grotte sul mare e diversi anfratti rocciosi ove si infrangono le onde. Seguitando verso sud ci sono altre due spiagge e poi oltre la punta rocciosa inizia il golfo di S. Florent. camping A Stella camping A Stella Con l’escursione in kayak provo la nuova action-cam Nilox acquistata il giorno prima di partire. Mi sono fabbricato una piccola staffa che mi è servita da ancoraggio della telecamera al kayak. camping A Stella camping A Stella

S. Florent

Venerdì 28 giugno

Al mattino dopo una breve escursione in kayak, decidiamo di partire, il mare non è un gran che e in quei giorni soffia un vento molto fresco da mare che rende la permanenza in spiaggia spiacevole con mare mosso. Arrivati a S. Florent, fermiamo il camper alla fine dell’abitato dopo il porto. Torniamo indietro a piedi e mangiamo in uno dei graziosi ristorantini a menù turistico 19 € a testa. Ritornati al camper ci dirigiamo verso le spiagge presenti poco oltre la città. Anche qui il vento che soffia da mare è molto forte e nonostante siamo a fine giugno alcuni bagnanti rimangono parzialmente vestiti per il freddo. Il mare poi non ci entusiasma, passiamo lì le ore più calde della giornata, poi ci avviamo verso il Desert des Agriates.

Dobbiamo arrivare in prossimità del bivio in cui inizia la strada sterrata che porta alla famosa spiaggia di Saleccia. Due km prima del bivio e poco prima l’abitato di Casta, troviamo uno slargo sulla strada che ci consente di parcheggiare il camper. Da lì partiremo il giorno seguente con le bici per Saleccia. La strada sterrata che attraversa il deserto ha la fama di essere molto accidentata tanto è vero che dall’abitato di Casta hanno organizzato un servizio navetta con fuoristrada per percorrere i 13 km che separano la strada asfaltata dalla spiaggia. Desert des Agriates in mountain bike Desert des Agriates in mountain bike

Desert des Agriates

Sabato 29 giugno

Al mattino preparo le due mountain bike, andremo soltanto in due, Paola ci aspetterà al camper che fungerà da campo base. Abbiamo a disposizione una vecchia mountain bike e la mountain bike elettrizzata con il kit di Alcedo. Per bilanciare le fatiche ci alterneremo alla guida della mountain bike elettrica. Vedere itinerario Desert des Agriates. Al ritorno arriviamo al camper stanchissimi e molto assetati ma contenti di essere riusciti nell’impresa, affrontare l’interminabile sali-scendi molto sconnesso del Desert des Agriates con una vecchia mountain bike è sicuramente stata un’impresa. Rimesse le bici sul porta bici, partiamo con il camper programmando il navigatore per Propriano. Sappiamo che non riusciremo ad arrivare a destinazione per sera.

Vivariu Vivariu

Facciamo la strada per l’lle Rousse, ma prima di arrivarci giriamo prendendo la strada per Ponte Leccia e poi per Corte. Continuiamo in direzione sud verso Ajaccio-Bonifacio fino ad arrivare a sera a Vivario. Vivariu Vivariu Poco dopo l’abitato c’è un punto pic-nic con tavolini e subito dopo due spiazzi. L’ultimo è occupato da camper e auto che aspettano il passaggio del tour de France. Troviamo posto nello spiazzo subito precedente e ci fermiamo per la notte. Per tutta la sera e fino a notte fonda, assistiamo al passaggio dei tir a supporto dell’organizzazione del tour, il guaio è che nel passare salutano rumorosamente i tifosi con i clacson. Vivariu Vivariu Vivariu Vivariu

Propriano

Domenica 30 giugno
Vivariu Vivariu

Al mattino ci lasciamo coinvolgere dall’entusiasmo generale e ci attardiamo alla partenza, il passaggio del tour, al suo centesimo anno, è vissuto come una grande festa popolare, perchè finalmente anche la Corsica è stata coinvolta. Ma apprendiamo dai tifosi che il passaggio dei ciclisti è previsto per le 15,30! è troppo tardi per noi e decidiamo di partire in mattinata prima che blocchino la strada alla circolazione. Nel percorrere la strada passiamo per i traguardi e punti ristoro del tour allestiti in mattinata dall’imponente organizzazione. La gente ci saluta festosa. A Col de Vizzavona alla fine delle grandi salite è fissato l’arrivo della tappa. Arrivati ad Ajaccio, compriamo una baghetta e proseguiamo il nostro viaggio verso sud.

Arriviamo a Propriano verso le 13 e ci lasciamo guidare dal navigatore verso la grande spiaggia posta dopo la città e prima del piccolo aeroporto. La spiaggia è grandissima, ricca di dune e macchia mediterranea. Ci fermiamo in uno spiazzo avvicinandoci alla zona sabbiosa. Spira un forte vento da mare e il frigo esposto lato mare non riesce ad accendersi a gas. Solo disponendo il camper in linea alla direzione del vento riusciamo a mantenerlo acceso. In questo posto tutto è grande: la spiaggia, il vento, le onde. Sembra più una spiaggia oceanica che mediterranea, ci sono anche alcuni ragazzi che si divertono con il surf a cavalcare le onde.

Le dune e il mare

Lunedì 1 luglio

Al mattino ci sono 18 gradi, in compenso il vento è diminuito. Nelle ore più calde ci rechiamo in spiaggia, e con il kayak vado a trovare una colonia di cormorani sull’isoletta di fronte. Le onde sono diminuite di grandezza ma sono ancora insidiose. Al ritorno da una delle mie escursioni nel prender terra il kayak impunta la prua nella sabbia e la poppa alzata dall’onda rovescia il kayak facendomi fare una bella capriola sott’acqua. La caratteristica di questo posto è che il mare diventa subito profondo e quindi crea un’onda che cresce in prossimità della battigia. Verso l’ora di pranzo acquistiamo qualcosa nel piccolo ristorantino sulla spiaggia per poi consumarlo in camper. Propriano Propriano

Campeggio libero

Martedì 2 luglio

Mare quasi calmo, il vento è diminuito ma il mare nella prima parte della giornata è ancora mosso per poi calmarsi nel corso della giornata. Per tutti i tre giorni che siamo rimasti la fresca brezza di mare ci ha consentito di avere un clima gradevole per tutta la giornata. Il posto è stranamente ancora poco noto ai camperisti, che solo occasionalmente si sono visti di giorno. Propriano Propriano La giornata passa come la precedente in maniera tranquilla tra escursioni in kayak e bagni in mare (pochi perché ancora non fa caldo).

Campeggio di Tizzano

Mercoledì 3 luglio

Al mattino partiamo in direzione di Sartene. Raggiunta Sartene, il paesaggio è sempre più verde con vegetazione semimontana, proseguiamo verso sud in direzione di Bonifacio, poco dopo giriamo a destra in direzione di Tizzano. La strada D48 è più stretta e in alcuni punti occorre fare molta attenzione. Negli ultimi chilometri la strada si allarga e il paesaggio cambia, praterie e macchia mediterranea prendono il sopravvento, imponenti rocce di granito lavorate dal vento emergono qua e là nella macchia.

Poco prima di Tizzano prendiamo sulla sinistra la stradina asfaltata che porta al campeggio, è molto stretta e alle curve occorre suonare. Entriamo nel campeggio imboccando sulla destra la strada in discesa, dopo un centinaio di metri siamo davanti alla reception. Il campeggio è ben attrezzato ma non è molto grande, una metà è costituita da bungalow, la parte per tende e camper è quella più vicina al mare anche se per andare in spiaggia occorre percorrere 500 m. di una polverosa stradina. Lungo la stradina è situato anche il CS che utilizziamo subito per scaricare le acque sporche. Il CS è un semplice tombino in cemento con un coperchio molto pesante e scomodo, manca il rubinetto dell’acqua e una tabella che ne indichi la presenza. L’acqua potabile bisogna caricarla tornando al campeggio sempre sulla stessa strada.

Ci sistemiamo in uno dei pochissimi posti ancora liberi, una parte del campeggio è inagibile per le piogge primaverili che hanno reso il terreno poco compatto. Qui la brezza di mare è totalmente assente e nelle prime ore pomeridiane dobbiamo per la prima volta accendere il ventilatore posto sopra la dinette. La giornata in campeggio passa tranquilla a riorganizzare il camper dopo alcuni giorni di campeggio libero.

Poi con la bici equipaggiata con il kit Alcedo mi concedo un lungo percorso di esplorazione tra le strade sterrate oltre l’abitato di Tizzano inerpicandomi tra le stradine che attraversano la stupenda macchia mediterranea contornata con rocce di granito lavorate dal vento. E’ un vero divertimento percorre questi paesaggi respirando il profumo del cisto e del rosmarino. Tra i primi posti arrivo a quella che sarà, dopo il campeggio, la nostra successiva tappa: un’ incantevole scogliera e piccola spiaggetta scoperta in un nostro precedente viaggio e classificata come area n° 2477 nel db di Arcipelago. Poi invece tornando al precedente bivio, riprendo la strada sterrata principale e la percorro per 2 km fino ad arrivare ad una pianura adibita a parcheggio, lì trovo un camper e alcune auto e mimetizzato nella vegetazione un bar. Due piccoli passaggi separano il parcheggio dalla splendida spiaggia che sta dietro con un mare che dal verde pallido sfuma fino al blu turchese. Mi ricordo che nel 2002 ero riuscito anch’io ad arrivare a questa spiaggia con il Marlin Slim2, ma ora le condizioni della strada sono peggiorate in particolare un tratto da fare al ritorno in salita, non ci sono grosse difficoltà per arrivarci, ma al ritorno ci potrebbero essere problemi di aderenza con la trazione anteriore, per questo motivo non ho mai inserito questo posto tra i parcheggi del db di Arcipelago. Tizzano Tizzano

Scogliera e piccola spiaggia

Giovedì 4 luglio

Il campeggio offre molti confort, ma manca il contatto con la natura selvaggia corsa. Così alle 10 (è l’ora imposta dal camping per liberare la piazzola) partiamo dopo aver fatto rifornimento d’acqua. Ci dirigiamo verso l’area n° 2477 nel db di Arcipelago. Per arrivarci occorre superare Tizzano e proseguire la strada nel lungomare oltre il ristorante, quando diventa sterrata proseguire per circa 2 km, al bivio con limite di velocità 30 km/h girare a sinistra procedendo verso il mare per altri 500 m. Si arriva in un piccolo spiazzo su una scogliera, i posti per parcheggiare il camper non sono molti e occorre posizionarlo con i cunei, ma la vista del mare è stupenda. Al contrario del campeggio, qui è possibile mettere facilmente in mare il kayak e fare una bellissima escursione nella frastagliatissima costa. Tizzano Tizzano

Sempre più a sud

Venerdì 5 luglio

Al mattino decidiamo di ripartire per vedere le località programmate dalla nostra tabella di marcia fatta prima della partenza. Riprendiamo la strada nazionale 196 in direzione di Bonifacio. Arrivati a Bocca di Curali ove c’è un ristorante Coralli, si può prendere la strada sterrata per il Golfo di Roccapina ove c’è una bellissima spiaggia. Poco prima c’è o meglio c'era un campeggio attualmente chiuso. Nel 2002 mi ricordo di esserci arrivato con il camper.

Ma appena imboccata la strada sterrata ci accorgiamo che è in pessime condizioni, decido quindi di fermare il camper all’incrocio ed effettuare una esplorazione in bicicletta per vedere se la strada è transitabile con il camper. Fatte le prime centinaia di metri la strada peggiora con insidiosi canaloni, le poche auto che si avventurano, procedono lentamente ed alcuni decidono di fermare l’auto appena trovano un largo e procedono a piedi. Una Fiat Punto tenta di sorpassarmi ma dopo un fragoroso “clang” di ferraglia: ha toccato, si ferma per verificare i danni. La mia mountain bike invece procede spedita, la gommatura artigliata consente una buona aderenza perfino su terreni difficili, anche se, per rimanere in equilibrio, occorre fare frequenti passaggi tra le due sponde dei profondi solchi scavati dall’acqua.

E’ evidente che la strada non è più transitabile a veicoli come i camper, ma ormai sono curioso di arrivare a Cala di Roccapina. Arrivo al parcheggio prima del campeggio chiuso, alcune auto si fermano qui, le altre proseguono, c’è una sbarra anticamper che limita il passaggio, ormai inutile considerando le condizioni della strada. Poco più avanti l’ultimo parcheggio ove lascio anch’io la bici. Dopo un breve sentiero si arriva finalmente alla spiaggia con acqua blu turchese e trasparenze da sogno, in alto a destra sopra la rupe una vecchia torre di avvistamento probabilmente genovesese si erge maestosa. Tornando indietro debbo superare un discreto dislivello (100m) in tre km di sterrato impegnativo, per fortuna ho utilizzato la mountain bike a pedalata assistita kit Alcedo che in questo viaggio in Corsica è stata la vera protagonista.

Si riparte con il camper verso sud, dopo stupendi panorami la strada scende incontrando una pianura, nella mia tabella di marcia è prevista la spiaggia di Monaccia d’Aullene. Anche in questo caso ho utilizzato la bici per fare una ricognizione prima di avventurarmi con il camper. Dopo una piccola pineta e un piccolo bosco di maestosi oleandri si arriva al parcheggio della spiaggia inibito anch’esso da una bella barra anticamper. Dopo questo ennesimo insuccesso, mi convinco che tutto questo tratto di costa è costituito da strade che finiscono in un parcheggio in cui però i camper non possono arrivarci. Quindi la decisione: saltare tutte le località successive e fermarsi al campeggio Kèvano che era l’ultimo campeggio previsto dalla nostra tabella di marcia.

campeggio Kévano campeggio Kévano

Il campeggio Kèvano, nello studio che precede il viaggio, lo avevo scelto perché è particolare: è interamente allestito in una valle di macchia mediterranea con stupende rocce di granito che affiorano qua e là, contrariamente ad altri campeggi, non è stato stravolto il paesaggio ma si è cercato di integrarlo creando delle piazzole di forma varia a seconda delle opportunità offerte dall’ambiente naturale. Il risultato estetico delle piazzole soprattutto per chi pernotta in tenda è fenomenale, sfruttando molto bene l’ombra offerta dalla macchia mediterranea. Purtroppo come tutti i campeggi di questo tratto di costa, il mare è un po’ distante ma comunque raggiungibile a piedi o in bicicletta. E’ dotato di wifi gratuito ma utilizzabile solo nei pressi della reception, i bagni sono puliti e accoglienti. La tariffazione è a persona e non tiene conto del tipo di pernottamento. In questo periodo è 15 € a testa per i primi due adulti, dal terzo in poi circa la metà. Una volta posizionato il camper nella piazzola assegnataci, ci rechiamo in bicicletta alla spiaggia per un bagno ristoratore. Ceniamo a lume di candela sul nostro tavolino esterno. campeggio Kévano campeggio Kévano

Verso Santa Manza

Sabato 6 luglio

La notte non è trascorsa tranquilla a causa di una moltitudine di zanzare affamate che sono riuscite a penetrare nel nostro camper, costringendoci a effettuare frequenti battute di caccia notturna con la racchetta elettrica zanzaricida. Il nostro lussuoso motorhome Burstner ha dei bellissimi oblò trasparenti che però hanno il difetto di consentire il passaggio dei famelici insetti tra le pieghe e gli spazi lasciati tra zanzariera e guide laterali, soprattutto l’oblò panoramico ha questo difetto (anche i tedeschi sbagliano!). Decidiamo per questo motivo di rimetterci in viaggio. Purtroppo anche questo campeggio ha nel regolamento di liberare la piazzola entro le 10!!! cosa che facciamo recandoci subito dopo a servici del CS quest’ultimo molto meglio concepito rispetto al precedente campeggio.

Siamo ormai agli ultimi giorni del nostro viaggio e vogliamo finire in bellezza, la meta è lo splendido golfo di Santa Manza. Arriviamo nel golfo circa all'ora di pranzo e parcheggiamo vicino ad altri camper poco prima del parcheggio classificato nel database col n° 4245 che è in fondo alla strada. Il posto è bellissimo, mare cristallino e per la posizione nel golfo sempre calmissimo. E’ una località arcinota che però ha conservato il suo fascino senza stravolgimenti, il posto è rimasto identico alla nostra precedente visita nel 2002.

Nel tardo pomeriggio, faccio una lunga escursione in bicicletta per trovare uno spaccio di generi alimentari, lo trovo sulla strada per Bonifacio mentre nel golfo ci sono solo ristoranti e residenze.

Per evitare di essere mangiati dalle zanzare, applico una ulteriore zanzariera sugli oblò utilizzando un kit zanzariera + nastro adesivo apposito con applicazione a strappo sull'altro lato, per fortuna avevamo in camper una scatolina comprata precedentemente in un centro fai-da-te.

E’ un paradiso!

Domenica 7 Luglio

L'esperimento della doppia zanzariera ha funzionato, notte indenne da zanzare. Al mattino scarico il kayak (che è componibile, a scelta 1 o 2 posti) sulla spiaggia assemblando tutti e 3 i pezzi prua + parte centrale + poppa in maniera che diventi a 2 posti e facciamo la prima escursione della giornata in un mare completamente piatto.

Il golfo è arcinoto anche ai windserfisti che come si alza il vento sbucano come funghi. Con i loro furgoni o fuoristrada arrivano e immediatamente allestiscono il windserf e prendono il mare. Partono dalla spiaggia dove ci siamo fermati, perché è in una posizione molto riparata che consente loro di partire con il mare calmo prima di affrontare di bolina il forte vento e le onde nel mezzo del golfo. Tra loro c’è anche un windserfista che non utilizza la vela ma un aquilone da traino che gli consente evoluzioni acrobatiche staccandosi dalla superficie del mare e compiendo lunghi salti. Sono ammirato per la velocità che riesce ad ottenere (circa il doppio degli altri windserfisti) e riesce anche ad andare di bolina. Peccato che mi sono dimenticato a casa l’aquilone da traino che utilizzo con il kayak in queste occasioni, ho solo un normale aquilone a forma di delta. Lo proviamo a usare in una successiva escursione in kayak, ma il vento molto forte finisce per spezzargli una stecca poco prima di arrivare a destinazione. Golfo Santa Manza Golfo Santa Manza

Il Golfo di Santa Manza

Lunedì 8 luglio

La giornata passa con la stessa dinamica della precedente, bagni, kayak, sole acqua cristallina e winserfisti. Golfo Santa Manza Golfo Santa Manza

San Giuliano

Martedì 9 luglio
San Giuliano San Giuliano

E' l'ultimo giorno di Corsica, e prevediamo di incominciare la via del ritorno facendo tappa nella famosissima spiaggia di Palombaggia. Ma nel momento in cui partiamo mi accorgo che la ruota posteriore destra sembra un po' sgonfia, potrebbe essere anche bucata. Partiamo procedendo piano in cerca di un distributore per controllare la pressione, dobbiamo anche fare rifornimento. Lungo la strada per Porto Vecchio però non ce n'è nessuno e quindi decidiamo di superare il bivio per la Palombaggia ed arrivare proprio a Porto Vecchio. Qui finalmente incontriamo un distributore ove facciamo gasolio a 1,44 €/l. Provo a rigonfiare la gomma ma la pressione distribuita San Giuliano San Giuliano da quel distributore scopriamo essere inferiore a quella della nostra ruota e quindi invece di gonfiarla la sgonfia ancora un po'. Proviamo ad un secondo e poi un terzo distributore ma la pressione erogata è anche qui adatta per le auto ma troppo bassa per un camper che nel nostro caso richiede 5 atm.

Usciti dall'abitato di Porto Vecchio, ci fermiamo al primo spiazzo ombroso che troviamo, qui tiro fuori il kit "gonfia e ripara" che ci hanno consegnato all'acquisto del mezzo e, usandolo solo come compressore, riesco a riportare a 5 atm la ruota. Sosta per il pranzo.

Ripartiti dopo la sosta per il pranzo, decidiamo di avvicinarci ancora verso Bastia. Arrivati a 52 km da Bastia, imbocchiamo a destra una strada che porta al mare e ci fermiamo in spiaggia.

Bastia

Mercoledì 10 luglio

La notte è trascorsa tranquilla, all'alba veniamo svegliati da alcuni rumori provenienti da un veicolo arrivato in quel momento. E' un camioncino per trasporto cavalli. Scendono alcuni cavalieri che iniziano una passeggiata sulle dune della spiaggia. San Giuliano San Giuliano Un'ora dopo tornano, risalgono sul camioncino e se ne vanno.

Più tardi ci rechiamo in spiaggia con i primi bagnanti della giornata. Facciamo l'ultimo bagno e risaliamo in camper. Sono le 11,30 è ora di recarci in porto per prendere il traghetto che partirà alle 14. Rabbocchiamo il serbatoio ad un distributore di San Giuliano a 1,39 €/l e ci dirigiamo verso Bastia. Incontriamo per strada un po' di traffico ed arriviamo in porto alle 12,30 le operazioni d'imbarco sono già iniziate e non c'è più nessuna auto o camper in coda. Ci fanno salire subito. Saliti sulla nave ci rechiamo al self-service per pranzare.

Alle 14 la nave parte il nostro viaggio in Corsica è finito.

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