Arcipelago itinerario di trekking o mountain bike - facile | ||
Cavo - Mausoleo Tonietti (3 ore a piedi, la metà in bici) | ||
|
Per iniziare il percorso occorre attraversare tutto il paese fino in fondo alla strada che si affaccia sul mare con vista sull'Isola dei Topi. Qui se volgiamo sulla destra arriviamo a Capo Castello, mentre sulla sinistra inizia il nostro percorso. Siamo in via Frugoso, la stradina sterrata si incammina all'inizio contornata dalle ultime ville di Cavo. La strada, in questo primo tratto, non è particolarmente affascinante per la presenza di scarti di lavorazioni edili cosparse sul fondo: probabilmente provenienti dalle ville circostanti. L'amministrazione comunale dovrebbe vigilare meglio lo scarico abusivo. Suggeriamo di interdire al transito delle auto questo tratto di strada. Seguendo i segnali posti con la vernice rossa e bianca si arriva a percorrere tutta la fiancata della costa fino ad un primo tornante che curva la strada imboccando una salita. In fondo alla salita sul colle svetta una torre: è il Mausoleo Tonietti. La vegetazione, costituita da macchia mediterranea, ai lati si fa fitta e alta. Finita una salita che sembrava puntare verso la sommità del monte, il sentiero si dirige di nuovo verso la costa. Da un punto più panoramico è visibile ad est oltre all'Isola dei Topi e il promontorio di Capo Castello, più in lontananza anche l'Isola di Palmaiola anch'essa facente parte dell'Arcipelago Toscano. Superato il livello di 68 mt. s. l. m. il sentiero si fa più stretto ed accidentato. Qui la macchia è costituita in prevalenza da rosmarino, mirto e ginepro. A tratti il sentiero lascia intravvedere tratti di mare sottostanti, nell'ordine: Cala Forno la Vecchia, Cala Cancherelli e Cala Mandriola. Quest'ultima raggiungibile tramite un sentiero. La zona è ricca di lecci e non è raro vedere volteggiare dei falchi. Camminando incontriamo sul sentiero un biacco, un serpente non velenoso che si appresta a fuggire e a nascondersi dalla nostra vista. Verso sud-ovest è visibile la Rada di Portoferraio con il suo traffico di traghetti. Salendo ancora arriviamo a quota 127 mt. s.l.m. è la parte più alta e più bella del percorso. Ancora una curva ed infine in fondo ad un rettilineo si arriva ad una radura. Qui, sotto un pino, un tavolo con panchine ed una bacheca. Tramite una breve deviazione sulla sinistra è possibile accedere al Mausoleo Tognetti. Vale sicuramente la pena visitarlo anche se lo stato di incuria ed abbandono è visibile appena ci si avvicina. Peccato che non si pensi di restaurarlo e proteggerlo dai vandali. Finita la visita al mausoleo, si riprende il sentiero, un'indicazione in legno indica a sinistra la strada per Cavo. Se invece si proseguisse dritti ci si incamminerebbe per il sentiero che percorre tutta l'isola fino alla sua estremità più ad est. La discesa è piacevole in tratti di pineta all'ombra. Dopo alcuni tornanti si è subito a ridosso dell'abitato di Cavo. |