Il monastero fu fondato dai benedettini. San Gregorio Magno nel VI secolo d. C. lo fece erigere a proprie spese, prima di essere eletto pontefice.
Con l'arrivo degli Arabi (858 d. C.) il convento andò in rovina, mentre la piccola chiesa fu custodita da diversi eremiti.
Con la conquista dei Normanni la chiesa venne ricostruita.
Nel 1535 Padre Sebastiano Majo da Gratterio, uno dei primi seguaci del nuovo ardine dei cappuccini, si stabilì a Gibilmanna, avendo ottenuto la facoltà di rifondare la chiesa ed il convento. Venne costruito accanto alla vecchia cappella benedettina un primo edificio conventuale, con solo sei piccole povere celle.
Il museo è ricco di opere quali
dipinti, argenti e paramenti sacri, è aperto tutti i giorni:
da aprile a settembre, con orario 9.30-12.30 e 15.30-19.00;
da ottobre a marzo, 9.00-13.00 e 15.00-17.00. Possibilità di
visitare le Catacombe ed escursioni nei boschi circostanti.