La Rocca di
Radicofani fu il castello del Robin Hood italiano ovvero Messere Ghino
di Tacco che, per ben due volte nel 1298 e nel 1300, la occupò.
Ghino (Ghinotto) di Tacco nasce a Torrita di Siena dalla famiglia
Cacciaconti Monacheschi Pecorai (c'è chi sostiene discenda
dalla stirpe dei conti di Guardavalle o forse discendente della
famiglia dei Monaceschi di Torrita), una delle più importanti della
zona.
Di grande statura fisica, dotato di grande coraggio, viene cacciato
dalla sua città per le attività delinquenziali (anche il padre e il
fratello sono accusati di rapine) e trascorre diversi anni da brigante
in Maremma.
Dal 1297 al 1300 è a Radicofani dove, impossessatosi della Rocca
(sottratta alla Chiesa), spadroneggia nel territorio con le sue gesta,
per alcuni come "castigatore di ingiustizie e di potenti", per altri
semplicemente come "audace bandito".
Sono in questi anni che si impone la leggendaria figura di Ghino di
Tacco, ribelle ghibellino che fa di Radicofani la base delle sue imprese da
"brigante gentiluomo", menzionate sia da Dante sia da Boccaccio.
In ogni primo weekend di luglio ha luogo la manifestazione
"Piaceri d'estate", che si sviluppa attraverso: un mercato di prodotti
enogastronomici e artigianali locali, un convegno su tematiche
agricole e ambientali, l'animazione dell'area della Rocca,
l'osservazione
astronomica
ad occhio nudo e con telescopi a cura dell'associazione di Sarteano.
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