Il centro abitato si colloca nella provincia di Trapani
tra le falde di Monte Monaco e la bianchissima baia posta
tra Capo San Vito e Punta Solanto; si è sviluppato attorno al Santuario,
un'antica fortezza saracena che nell'arco dei secoli ha
avuto numerosi interventi edilizi.
La prima costruzione, realizzata intorno al '300, fu una
piccola cappella dedicata a San Vito martire, patrono del
borgo marinaro.
Col tempo crebbe la fama della chiesa e dei "miracoli"
attribuiti al martire Vito e a Santa Crescenza: per
accogliere i numerosi fedeli che arrivavano e per
proteggerli da ladri e banditi, la costruzione originaria andò
trasformandosi alla fine del '400 in una fortezza/alloggio.
Per le incursioni di pirati, lungo le coste
cominciarono ad essere edificate
numerose
torri
di avvistamento, persino il Santuario si munì
di una torre.
All'inizio del '700 iniziarono a comparire le prime case.
Nasceva così San Vito Lo Capo.
Uscendo dall'abitato e proseguendo nel lungomare verso est
si arriva alla Riserva dello Zingaro, estesa per
circa 1700 ettari; il suo litorale si sviluppa per
circa otto chilometri di costa con tratti di falesie a
strapiombo e calette accessibili molto belle, meta continua
degli amanti della balneazione, attirati soprattutto dalla
limpidezza delle acque e dalla tranquillità dei luoghi. La
riserva è
stata istituita in Sicilia con la L. R. n. 98 del maggio
1981, grazie all'azione di un movimento ambientalista: è uno
dei luoghi più pittoreschi ed incontaminati della Sicilia.
Nelle spiagge sono visibili delle sfumature rosate dovute a residui di coralli. Persino nel porto di fronte all'abitato c'è la spiaggia con la battigia segnata da sfumature rosa e con acque trasparentissime.