Alcuni profughi greci
provenienti dalla vicina città di Naxos, diedero origine nel
358 a. C alla città di Tauromenion.
La città ha l'aspetto tipico dei centri urbani greci, con l'agorà,
l'acropoli posta sul Monte Tauro e Bouleuterion,
dove si riuniva il consiglio cittadino.
Risale a questo periodo la costruzione del famoso Teatro
Antico costruito precisamente nel III secolo a. C.
sfruttando la naturale struttura morfologica della collina
dove è situato. Sullo sfondo un panorama di grande effetto: la
baia di Schisò ed il vulcano Etna.
Successivamente i Romani
iniziarono lavori di ristrutturazione degli innumerevoli
reperti architettonici lasciati dai Greci.
In epoca Romana il teatro fu trasformato in anfiteatro.
I Romani vanno ricordati anche per la realizzazione di nuove
opere architettoniche che ancora oggi costituiscono un vanto
cittadino: le "Naumachie", cioè le
"battaglie tra le navi" che si svolgevano in un
terrazzamento che prevedeva anche la presenza di una
cisterna collegata ad un acquedotto.
La dominazione bizantina rappresentò un periodo più
florido per la città.
Dopo la caduta di Costantinopoli e la perdita d'importanza
della città di Siracusa, infatti, Taormina diventò la nuova
capitale della Sicilia orientale. Segni evidenti del
passaggio dei bizantini nella città sono
svariate costruzioni, a partire da una seconda cinta muraria
difensiva che va ad unirsi a quella ellenistica. In effetti
l'importanza strategica della città fu molto apprezzata e
valorizzata dai Bizantini ed essa è valorizzata dalla
presenza di due roccaforti, probabilmente costruite proprio
durante questa dominazione, e situate precisamente una sulla
cima del Monte Tauro e l'altra in una posizione più
interna e precisamente sul picco di Mola.
L'importanza assunta dalla città durante questo periodo è
provata anche dal fatto che essa divenne sede
dell'arcivescovado. Taormina occupa una posizione
strategica importante per la tenuta militare del territorio
circostante. I saraceni l'assediano per ben due anni, prima
che nel 906 d.C. venisse presa e distrutta totalmente. Fu poi nuovamente edificata, e abbellita, con il nome di
Almoezia dal Califfo Al Moez.
Gli Arabi, poi, occuparono buona parte della Sicilia dal IX all'XI
secolo e si fermarono a Taormina precisamente dal 902 al
1079, anno dell'arrivo dei Normanni.
L'avvento degli Arabi va anche ricordato per la costruzione
di alcuni edifici, come una torre che oggi costituisce la parte
principale del Palazzo Corvaia.
Con l'arrivo dei Normanni
Taormina perde un po' della sua importanza a favore di
Messina, ma in compenso con il ritorno del Cristianesimo nella
zona furono costruiti numerosi conventi.
Durante il XVI secolo la città conobbe una nuova espansione
urbana favorita anche da un discreto incremento economico,
determinato dalla lavorazione dello zucchero.
Infine la dominazione
spagnola segnò un periodo per la città decisamente meno
florido rispetto al precedente. |