Arcipelago
Grecia
mappa Penisola Calcidica
Penisola Calcidica
Diario di bordo: Rimor Sailer 681 TC
Equipaggio: Roberto, Paola, Elisa
L’itinerario: partenza per Bari
Venerdì 22 giugno 2007.
modalità di arrivo:
autostrada A14 fino a Bari.
aspetti positivi |
campeggio a bordo su ponte veramente aperto, sopra
di noi il cielo
|
aspetti negativi |
Traffico
di TIR, incendio. |
descrizione della giornata:
E' venerdì pomeriggio, l'autostrada è sgombra il viaggio verso Bari procede
spedito. Ore 17 avvistiamo verso l'orizzonte una colonna di fumo bianco e nero.
Mentre stavo ragionando su cosa stesse bruciando, all'inizio di una curva
intravvedo delle auto ferme. Freno e aziono le frecce d'emergenza. Accosto sulla
destra e mi fermo. Si ferma anche un TIR dietro di noi. Siamo bloccati, su due
colonne tutti i veicoli sono fermi, e le colonne si allungano. Nella carreggiata
opposta non procede nessun veicolo. L'autostrada è bloccata in entrambe le
direzioni. Ora oltre al fumo si intravedono alte fiamme a circa 2 km da noi. Il
problema è che siamo sottovento e il fuoco brucia i campi ai lati
dell'autostrada e procede verso di noi. Passano 10 e poi 20 minuti: il fuoco
avanza. Incominciano ad arrivare i pompieri, i mezzi della società autostrade ed
alcune ambulanze. Il fuoco continua ad avanzare in particolare sul lato
sinistro. Dopo circa 40 min. che siamo fermi le fiamme non si vedono più e il
fumo è solo di colore bianco. Dopo altri 20 min. incominciano a muoversi le due
colonne di auto davanti a noi. Quando arriviamo vicini al punto ove era
l'incendio, troviamo carcasse di Tir, auto e anche quello che rimane di un
camper, completamente bruciati. E pensare che tragedie di questo tipo sono spesso
causate da mozziconi accesi lanciati dai finestrini. L'incendio che si sprigiona
ai lati della strada ha causato, come in questo caso, scarsa visibilità, ne è
seguito un tamponamento, poi le fiamme hanno fatto il resto.
Possiamo riprendere il viaggio. Arriviamo a Bari con due ore di ritardo sul
previsto, ma appena in tempo per salire sul traghetto della Superfast. Questa
compagnia ha delle navi che consentono il campeggio a bordo, e nonostante a
causa del nostro ritardo fosse già piena di Tir tutta l'area per accedere al
ponte aperto riservato ai camper, usano la rampa come fosse un
montacarichi e ci fanno salire al ponte 6 andando ad occupare l'unico posto
rimasto libero. Ci colleghiamo all'alimentazione elettrica e svuotiamo la
cassetta WC negli ottimi bagni forniti anche di docce.
Igoumenitsa
Sabato 23 giugno
2007.
modalità di arrivo:
Appena usciti dal porto
seguire il lungomare sulla sinistra.
Spiaggia Igoumenitsa |
latitudine |
longitudine |
39.51440 |
20.21444 |
aspetti positivi |
spiaggia con ampie possibilità di sosta all'ombra di eucalipto. Paesaggio
montano nell'entroterra
|
aspetti negativi |
mare trasparente ma sporco |
descrizione della giornata:
Sbarchiamo e giriamo la città in cerca di un distributore, siamo in riserva e
dobbiamo fare carburante. Facciamo il pieno a 1,05 € al litro. Ora possiamo
andare al mare e fare il primo bagno. Seguiamo il tratto di costa a nord-ovest
della città fino ad arrivare a percorrere una strada con a sinistra il mare e a
destra una zona umida frequentata da avifauna.
Il posto è bello e si presta alla sosta all'ombra di alberi di eucalipto. Ci
fermiamo in un tratto di spiaggia fornito di doccia. Avevamo preventivato questa
sosta prima di affrontare la traversata verso il mare Egeo (circa 450 km di
montagne)
Verso le ore 11 partiamo. Per errore non imbocchiamo la nuova strada per
Ioanina, ma la vecchia e tortuosa strada che si
arrampica sulla sinistra della
città. La strada paesaggisticamente è molto bella, ma quante curve! La strada è
molto frequentata da Tir. Notiamo che sono quasi tutti Tir che trasportano
autovetture usate e tutte senza targa! su una c'è ancora un pezzetto di targa AO
(Aosta). Dove vanno tutte quelle auto senza targa?
Arrivati a Ioanina prendiamo per Grevena passando per Metsovo. La strada che
va verso Grevena è in alta montagna ed è la più interessante. Ad una baita ci
fermiamo a prendere un gelato. In questa zona d'inverno nevica e ci sono anche
impianti di risalita per sciatori. A Grevena prendiamo l'autostrada fino a
Thessaloniki. Dopo la città proseguiamo in direzione di Neo Moudania. Ormai è
tarda sera e ci fermiamo a dormire in una tranquilla strada del primo paese
turistico che incontriamo.
Nella pineta di Sani beach
Domenica 24 giugno 2007.
modalità
di arrivo:
Dalla autostrada proveniente da Thessaloniki proseguire fino a superare
il canale di Pontidea. Poi prendere la deviazione per Sani beach. Lungo la
strada deviare a sinistra per Kassandria, arrivati al successivo bivio prendere
la strada che sale sulla destra in una pineta seguendo l'indicazione di un
cartello arancione. Arrivati in fondo alla via girare a sinistra imboccando una
larga strada sterrata che scende inoltrandosi nella pineta.
Arrivati in fondo girare a sinistra, la strada scende verso la spiaggia, poco
prima di un breve tratto asfaltato di fronte a delle ville, una stradina sulla
destra porta allo spiazzo con terrazza sul mare.
aspetti positivi |
Pineta con terrazza sul mare. Ampie possibilità di sosta all'ombra. Mare
stupendo colori dal verde al turchese e trasparentissimo |
descrizione
della giornata:
Al mattino riprendiamo la strada. Facciamo rifornimento a 0,950 € al litro.
Sono le ore 9 e il display del benzinaio segna già 39 gradi. Il caldo si fa
sentire.
Presa la strada per Sani beach la percorriamo fino in fondo, qui però è pieno
di villaggi con ingresso a pagamento. Torniamo indietro e prendiamo per Kassandria. Arriviamo ad una pineta molto estesa e piena di vie sterrate. E' un
vero labirinto. Fermo il camper all'ombra ed inizio l'esplorazione con la
mountain bike. La pineta è percorsa da un reticolo di strade sterrate con tanto di
targa che ne indica il nome come se fossimo in città. E' evidente l'intento di
lottizzarla tutta, per fortuna è ancora quasi tutta integra e le ville sono
rare. Appena capisco qual è la strada che porta al mare torno al camper.
Sudatissimo per il caldo e la pedalata di ritorno tutta in salita avvio il
camper. Scendiamo fino ad arrivare poco prima di un paio di ville, lasciamo il
camper all'ombra, e ci avviamo a piedi alla spiaggia. Il mare è stupendo e con
quel caldo è meraviglioso immergersi in acque così trasparenti. Pranziamo in
spiaggia.
Risaliti dalla spiaggia, scopriamo che poco più in là uno stradello porta ad
uno spiazzo all'interno della pineta ove si può parcheggiare il camper, poco
sotto passa un sentiero ove è stato ricavato un tavolino con sedie che si
affaccia su uno strapiombo sul mare. Il luogo è veramente incantevole,
completamente all'ombra si gode della vista di tutto il golfo.
Spostiamo
il camper nello spiazzo e passiamo buona parte del pomeriggio al fresco della
pineta sdraiati sulla nostra terrazza in vista del mare. Una capretta
tutta nera con tanto di barbetta si affaccia timorosa sul sentiero. Cerchiamo di
non spaventarla rimanendo immobili. Si avvicina, ma non è abituata ad incontrare
persone su quello che deve essere il suo sentiero. Poi dopo una serie di tentativi
capisce che non siamo ostili: ci passa accanto e se ne va.
Più tardi percorrendo il sentiero scendiamo in spiaggia per il bagno
pomeridiano.
Un'oasi: la nostra esclusiva terrazza sul mare
Lunedì 25 giugno 2007.
aspetti positivi |
mare pulito, sito archeologico, pineta |
descrizione
della giornata:
Alle 9 facciamo il primo bagno in un'acqua calmissima e trasparentissima.
Nelle ore più calde risaliamo in pineta e mangiamo all'ombra dei pini. Nel
pomeriggio ci avventuriamo ad esplorare il sentiero che percorre tutto il tratto
di pineta che si affaccia sul mare.
Verso sera scendiamo in spiaggia percorrendo la strada con il camper,
dormiremo lì la notte.
Paliouri
Martedì 26 giugno 2007.
modalità
di arrivo:
Si riprende l'unica strada che
costeggia il mare fino a Paliouri. Qui imbocchiamo la strada che porta alla
spiaggia.
aspetti positivi |
mare stupendo |
aspetti
negativi |
vecchio stabilimento fatiscente, un vero ecomostro |
descrizione
della giornata:
Appena svegli al mattino ci tuffiamo subito in acqua. Poi sotto un albero
della spiaggia facciamo colazione, in spiaggia non c'e ancora nessuno. Dietro di
noi c'è un'area transennata ed un gruppo di archeologi scava riparandosi dal
sole sotto un ombrellone da spiaggia.
Verso le 11 partiamo in direzione di
Paliouri.
Lungo la strada facciamo spesa e poi a Kallithea ci fermiamo in una taverna a
mangiare. Il caldo è atroce in questi giorni la temperatura è stata sempre al di
sopra dei 40° C. Ripartiamo tenendo il climatizzatore al massimo. Arrivati a
Paliouri superiamo il paese e ci dirigiamo verso il porto e la spiaggia.
Arriviamo in una baia con a destra il porto e a sinistra gli stabilimenti
balneari. La baia è affollata di bagnanti che per sfuggire alla canicola sono
quasi tutti in acqua, è inoltre trafficatissima di motoscafi che trainano
sballottandoli sulle onde dei piccoli gommoni ognuno dei quali con sopra
aggrappato un bagnante. Dal porto parte un galeone carico di bambini.
Quando il caldone si attenua, dopo il tramonto prendo la mountain-bike vado
all'esplorazione di tutte le stradine che sono dietro la baia. Percorrendo la
strada che passa sulla sinistra della baia si passa davanti ad un grosso
stabilimento tutto in condizioni fatiscenti ed ormai abbandonato. In fondo alla
baia c'è il campeggio. Decidiamo di passare lì la notte tra lo stabilimento e il
campeggio.
Pineta
Paliouri
Mercoledì 27 giugno 2007.
modalità
di arrivo:
Da
Paliouri si procede sulla strada costiera, appena dopo la strada svolta
risalendo la penisola di Kassandra. Prendere poi la strada
sterrata che procede dritta verso il mare. Dal lato opposto c'è una taverna.
aspetti positivi |
piena libertà di campeggio libero, stupendi i colori del mare, acque
cristalline. |
descrizione
della giornata:

Al mattino prestissimo Paola si concede un bel bagno, mentre Elisa continua a
dormire.
Alla fine del vecchio stabilimento c'è un bagno ancora funzionante e
disposizione dei bagnanti. Ne approfittiamo per vuotare la cassetta del wc del
camper.
Partiamo. Tornati sulla strada asfaltata, facciamo pochissimi km e subito ci
si ripresentano dei luoghi molto interessanti. All'altezza di una taverna, sul lato
opposto una strada sterrata scende dapprima molto rapidamente per poi
proseguire in piano dritta, dritta al mare. Dopo un breve sopralluogo a piedi,
decidiamo di fermarci lì.
Parcheggiamo il camper a 10 metri dal mare. Tiriamo subito fuori il tendalino
e tutta l'attrezzatura per il mare kayak compreso.
Dietro di noi, due piccole tende sotto un pino sono occupate da due greci.
Qui come in moltissimi altri posti visitati, le pinete e le spiagge sono
occupate da diverse tende e caravan di greci che si dedicano al campeggio
libero.
Più tardi facendo il mio consueto giro in kayak ho potuto costatare che
l'intera pineta, che si estende per qualche chilometro, è occupata qua e là da
campeggiatori.
Il mare è stupendo e nelle prime ore della mattina è una tavola di acqua
cristallina. Mentre aziono la pagaia non si può non rimanere affascinati dalla
varietà di pesci che nuotano sotto di me, si vede tutto. Avete presente un
acquario? ebbene qui il mare è così cristallino e trasparente da vedere tutto
fino in fondo. Branchi di pesce azzurro nuotano con i loro riflessi scintillanti,
a tratti si radunano formando una nuvola di pesci, per poi diradarsi.
La giornata andrà avanti così tuffandoci spesso in acqua per il gran caldo e
una volta usciti dall'acqua rifugiandoci subito sotto il tendalino al riparo del
sole cocente.
Metamorfossi
Giovedì 28 giugno 2007.
modalità
di arrivo:
Riprendere la strada verso nord.
Girare per Metamorfossi.
aspetti positivi |
Possibilità di sosta a Metamorfossi in pineta |
descrizione
della giornata:
Al mattino colazione e bagno. Per l'intera notte il mare è stato immobile,
nemmeno il suono dell'onda che s'infrange a riva si è sentito più, solo il
rumore delle ventole dell'oblò accese tutta la notte. La giornata precedente si
è rivelata terribilmente calda, il posto è stupendo, ma non è possibile
parcheggiare il camper all'ombra. Siamo inoltre a corto d'acqua, quindi appena
il sole cocente si incomincia a sentire ripartiamo.
Sono circa le 10 e siamo di nuovo in viaggio. Lungo la strada ci fermiamo in
una taverna con aria condizionata. Pranziamo lì.
Abbiamo lasciato la penisola Kassandra e ci stiamo avvicinando alla penisola
Sithonìa (il secondo dito) incontriamo
Metamorfossi.
E' una cittadina piena di parchi attrezzati per i bambini. Ci sono sotto i pini
scivoli e altalene un pò ovunque.
Prima di una curva sulla strada che scende al mare una graziosa fontanella ci
consente di approvvigionare il camper d'acqua.
Poi scendiamo in spiaggia e dopo un bel bagno usufruiamo delle comodissime docce
sulla spiaggia.
Risaliti in paese ci fermiamo a prendere un gelato seduti a dei tavolini che si
affacciano sul mare, la vista è bella e la musica di sottofondo pure.
In serata torniamo sul camper e lo parcheggiamo in piano all'ingresso della
pineta. Passeremo lì la notte.
Porto Elena
Venerdì 29 giugno 2007.
modalità
di arrivo:
Imboccare la strada che percorre la
costa ovest della penisola Sithonia. Superare Marmaras e Porto Carras.
Imboccare la strada che scende verso il mare con indicazione Porto Elena,
camping Areti. Al secondo bivio prendere la strada a destra.
aspetti positivi |
Baia stupenda con isoletta raggiungibile a nuoto |
descrizione
della giornata:
Al mattino
uno scoiattolo scende dal pino che è sopra di noi. Dopo le inevitabili
foto riprendiamo il viaggio. Verso Marmoras ci lasciamo attrarre dai
colori tropicali del mare di una baia poco più sotto. Ci tuffiamo subito in
acqua. Dalla parte opposta del mare si vede la penisola di Kassandra che abbiamo
lasciato il giorno prima. Mentre eravamo in acqua, dei tuoni attraggono la
nostra attenzione: la penisola di Kassandra non si vede più e nuvole nere
squarciate da saette avanzano verso di noi. Usciamo dall'acqua e risaliamo in
camper. Ripreso il viaggio il temporale è sopra di noi.
Il temporale è breve, peccato! qualche goccia d'acqua in più non ci sarebbe
dispiaciuta.
Usciamo dalla strada seguendo l'indicazione per Porto Elena.
Arriviamo ad una piccola baia posta di fronte ad una isoletta vicinissima. Sulla
spiaggia un vecchio camper di un inglese (Steve) il primo che incontriamo in
Grecia. Parcheggiamo il nostro poco più avanti.
Di fronte alla spiaggia c'è una taverna, è ora di pranzo e ci rechiamo a piedi
alla taverna, ottima la frittura di calamari.
Nel pomeriggio tiriamo fuori il tendalino e il kayak. Il mare è anche qui molto
trasparente, non ha i colori tropicali perchè il fondale non è sabbioso. In
compenso è ricco di pesce. In serata due piccoli pescherecci si avvicinano
al porticciolo in legno.
Dopo sera ci spostiamo in una pineta posta qualche chilometro più in là seguendo
l'indicazione fornitaci dal camperista Steve.
Pinetina dopo Porto Elena
Sabato 30 giugno 2007.
modalità
di arrivo:
tornare indietro e proseguire sulla
strada che costeggia il mare. Appena dopo superato un hotel si arriva in una
baia con pini.
aspetti positivi |
possibilità di sosta lungo la spiaggia, sotto alti pini. Mare stupendo,
isolette raggiungibili in barca. |
descrizione
della giornata:
La piccola pineta della baia posta dietro la splendida spiaggia è già
occupata da diverse tende. Noi ci sistemiamo più indietro, sotto un gigantesco
pino marittimo, poco più in là sotto un altrettanto grande pino un vecchio
camper mansardato della GMC tedesco. Si tratta di veicolo d'epoca che nonostante
la ruggine ha ancora il suo fascino.
E' sabato e come loro consuetudine i greci si recano a colonizzare le spiagge
con tende e qualsiasi tipo di veicolo. Non fa eccezione quest'angolo remoto. La
zona oltre al mare splendido ha come attrattiva una serie di golfi ed isolette.
Via dunque a lunghissimi bagni e giri in kayak.
Nelle ore più calde riposiamo all'ombra della pineta, ottimo posto.
In serata giro in mountain-bike proseguendo la strada che percorre la costa,
dalla pineta in poi è sterrata e non è consigliabile percorrerla in camper.
Toroni e la fortezza bizantina.
Domenica 1 luglio 2007.
modalità
di arrivo:
Si riprende la
strada che fa il periplo della penisola in senso antiorario fino a Toroni.
Toroni |
latitudine |
longitudine |
39.97735 |
23.90423 |
aspetti positivi |
mare anche qui pulitissimo. spiaggia attrezzata con docce e WC, scavi
archeologici fortezza Bizantina. |
descrizione
della giornata:
Bagno mattutino e partenza in direzione di
Toroni. Fatti pochi chilometri
ecco un'altra splendida località.
Poco prima dell'abitato una taverna con parcheggio all'ombra e posta di
fronte alla spiaggia sarebbe un luogo ideale per la sosta, ma arriviamo lì che
abbiamo già pranzato. Poco dopo una striscia di sabbia delimita la fine di una
caletta e l'inizio
della lunga spiaggia di Toroni. E' il luogo ideale per
fermarsi con il camper, ma sul posto, attorno ad un'autovettura munita di un
forte impianto di amplificazione, ballano sotto un sole implacabile e un ritmo
ossessivo alcuni giovani. Considerando il caldo che fa, solo degli
"impasticcati" possono resistere a quelle condizioni climatiche. Decidiamo
quindi di proseguire attraversando tutto il lungomare di Toroni. In fondo alla
spiaggia ci fermiamo, poco dopo un porticciolo di piccole barche e la fortezza
Bizantina.
Vicino a noi ci sono due cabine WC in materiale plastico. Ne
approfittiamo per scaricare la cassetta del WC.
Nel pomeriggio uno stupendo bagno in acque trasparentissime.
Poi ci rechiamo ad approvvigionarci d'acqua: abbiamo notato che nell'abitato
di Toroni in una piazzetta ci sono alcune docce con rubinetti d'acqua. Il
piazzale è ricoperto d'erba e ci sono alcune palme. Dai rubinetti ci sono
perfino attaccate le manichette dell'acqua: ci è bastato quindi avvicinare il camper e
far rifornimento.
Poi dopo un acquisto nell'adiacente supermercato, torniamo con il camper nel
tratto di spiaggia in cui eravamo per passare lì la notte.
Da Toroni a Kalamitsi fino a Vourvourou
Lunedì 2 luglio 2007.
modalità
di arrivo:
Proseguire il giro della penisola in
senso antiorario fino a Kalamitsi. Da Kalamitsi riprendere la strada fino a
Vourvourou.
Kalamitsi |
latitudine |
longitudine |
39.99002 |
23.98973 |
aspetti positivi |
mare splendido a Toroni e
Kalamitsi
|
aspetti
negativi |
divieto di sosta ai camper a Kalamitsi |
descrizione
della giornata:
Al mattino il mare è come di consueto immobile come fosse un lago. Con il
Kayak inizio il mio consueto giro. Mi dirigo subito verso la fortezza. Sotto,
l'acqua cristallina lascia vedere il fondale scoglioso, poi l'acqua assume un
colore blu intenso e non si riesce più a vedere il fondo. Superata la fortezza
proseguo l'esplorazione della costa tra calette con spiagge ciottolose.
Dopo alcuni bagni fatti in mattinata e dopo l'arrivo di due galeoni per
turisti, il nostro spirito da esploratori ha il sopravvento e decidiamo di
spostarci altrove alla ricerca di nuovi posti da vedere.
Dopo
Toroni, splendida è anche la baia di
Koufos.
Lungo la strada ci fermiamo a mangiare in una taverna con una splendida vista
sul golfo di Kalamitsi.
Poi scendiamo in paese. Le strade di accesso sono strettissime e sul piccolo
litorale troviamo la sorpresa di trovare un cartello scritto, caso unico, anche in
italiano: divieto di sosta ai camper.
Ci fermiamo ugualmente a bere qualcosa in uno dei caratteristici bar con
salotto all'aperto e con annesso stabilimento balneare, poi un bagno nella
bellissima baia con nuotata fino a raggiungere l'isoletta.
Di nuovo in viaggio percorriamo la parte di strada che risale la penisola.
Dopo una serie di tentativi andati a vuoto nella ricerca di trovare posti
splendidi, incominciamo a pensare che forze abbiamo fatto male ad abbandonare
così in fretta le località visitate nei giorni scorsi.
Arriviamo che è ormai notte a Vourvourou non c'è tempo per sceglierci il
posto. Ci fermiamo al primo che ci capita di fronte ad un albergo.
Vourvourou e Ormos Panagias
martedi 3 luglio 2007.
modalità
di arrivo:
Da Vourvourou riprendere la strada fino a
Ornos Panagias.
Pinetina Vourvourou |
latitudine |
longitudine |
40.19188 |
23.80936 |
aspetti positivi |
Mare di Vourvourou e
Ormos Panagias |
aspetti
negativi |
litorale di
Vourvourou completamente inaccessibile |
descrizione
della giornata:
Al mattino ci spostiamo molto presto e proseguiamo la strada per trovare un
accesso al mare. Ci fermiamo ad un supermercato per rifornirci e ripartiamo. Nel
centro abitato è impossibile vedere il mare, un muro di case e alberghi
edificati subito dopo la spiaggia impediscono la vista. Finito il centro abitato
entriamo in una lottizzazione in cui sono state edificate numerose ville. E' un
labirinto di strade, alla fine riusciamo ad arrivare ad un parcheggio situato a
ridosso di una pinetina prima del mare.
Facciamo colazione e andiamo al mare. Due sono le splendide baiette
accessibili dal parcheggio. Scegliamo la seconda per il fondale sabbioso. Il
posto oltre ad essere bello paesaggisticamente, consente anche di stare
all'ombra di pini e godersi i colori del mare. Cosa che facciamo appena usciamo
dal mare.
All'ora di pranzo torniamo al camper. Abbiamo deciso di cucinarci il pasto in
camper ma di mangiare in pineta. Scegliamo un posto molto vicino sia al camper
sia alla spiaggia e montiamo il tavolino da pic-nic.
Dopo pranzo una tranquilla siesta all'ombra con una piacevole brezza marina.
Il mare nel frattempo si è agitato per il vento.
Dopo gli ultimi bagni del pomeriggio ripartiamo. Siamo a corto di contante e
dobbiamo trovare un bancomat.
A Vourvourou ci dicono che per il bancomat occorre andare a Nikitas. Sulla
strada per Nikitas incontriamo la polizia che devia tutto il traffico su una
strada sterrata di campagna: è in corso un incendio ad una azienda di legname.
Arrivati in città ci riforniamo di contante e torniamo indietro.
Nel chiedere informazioni per il bancomat eravamo passati in una località che
si chiama Ormos Panagias ove in una agenzia turistica abbiamo visto che
organizzano gite in barca per Monte Athos con la nave "Menia
Maria"
galeone arredato in stile vecchio veliero. In realtà si tratta di una moderna
imbarcazione in stile retrò, insomma la classica imbarcazione per turisti.
Ci lasciamo suggestionare dall'idea e facciamo rotta per
Ormos Panagias. La
cittadina è tutta concentrata nel suo porto. Poco prima, dietro una spiaggia
dedicata alle barche, c'è uno spiazzale in terra battuta e sabbia, ci sono già
altri due camper fermi. Parcheggiamo lì anche il nostro.
La sera lungo la spiaggia ci sono una accanto all'altra una fila di taverne e
bar con tavolini posati direttamente sulla sabbia. Il paesaggio suggestivo in
riva al mare e il profumo della frittura di pesce finiscono per essere un
richiamo irresistibile. Passeremo una delle più belle serate al lume di candela
con il lieve mormorio dell'onda che si rifrange sulla riva.
Monte Athos.
Mercoledì 4 luglio
2007.
modalità
di arrivo:
seguire la strada e poi superare Ag. Nicolaos.
spiaggia dopo Ag. Nikolaos |
latitudine |
longitudine |
40.30989 |
23.69592 |
aspetti positivi |
Gita in barca, gabbiani, delfini, santuari |
aspetti
negativi |
Località eccessivamente turistica. |
descrizione
della giornata:
Alla mattina ci rechiamo all'agenzia per fare il biglietto: la partenza è
alle ore 10 e il biglietto costa 20 € per gli adulti e 10 € per i bambini.
Saliamo sulla "Menia Maria" e ci cerchiamo un posto nei ponti superiori. La
nave attende la salita di tutti i turisti in maggioranza tedeschi. Quando e
piena poco dopo le ore 10 salpa.
C'è molta allegria tra i passeggeri, alcuni si siedono a dei tavoli a
gustarsi boccali di birra, altri (noi compresi), indaffarati a scattare foto e
riprese video.
Vengono particolarmente apprezzate le evoluzioni di alcuni gabbiani che seguono
la nave in cerca di cibo offerto dai turisti.
La navigazione procede seguendo una rotta che costeggia la costa della
penisola Sithonia, seguendo una diagonale, mano mano si avvicina al Monte Athos
e
se ne allontana sempre di più.
La penisola
pur appartenendo formalmente al territorio
dello stato greco
è in realtà un'entità teocratica
indipendente tanto che per entrarvi è necessario uno speciale
permesso (il
Dhiamonitirion). E' abitata da circa 1500
monaci ortodossi distribuiti in 20 monasteri principali o
laure, oltre a 12
Skiti (comunità di monaci singoli
sorte intorno a chiese) e a circa 250
Celle, o eremi
isolati.
La
superficie ricopre circa 350 kmq.
Ognuno dei 20 monasteri principali elegge un
proprio superiore e i rappresentanti per la
Santa Assemblea la quale esercita il potere
legislativo su tutto il
Monte Athos.
Tornati in porto, un gelato al bar di fronte
al porto, facciamo spesa al supermarket, una
bella doccia nel nostro camper, poi
rifornimento d'acqua alla fontana posta
all'uscita del parcheggio e via di nuovo in
viaggio.
Dopo aver superato Agios Nikolaos troviamo
una spiaggia ci fermiamo lì.
Stratoni
Giovedì 5 luglio
2007.
modalità
di arrivo:
seguire la strada e poi superare Ag. Nicolaos.
Stratoni |
latitudine |
longitudine |
40.50996 |
23.82643 |
aspetti positivi |
Cittadina molto accogliente, area attrezzata camper,
mare pulito |
aspetti
negativi |
colori del mare bruniti per la presenza di uno stabilimento
minerario |
descrizione
della giornata:
Alla mattina riprendiamo il viaggio arriviamo a
Stratoni, una città che ruota
attorno all'attività della sua miniera. E' una città dall'aspetto molto diverso
da quelle visitate finora. E' costituita da un grande viale posto sul lungomare
con ampi marciapiedi. Sarà forse l'ora in cui arriviamo circa mezzogiorno, ma ha
l'aspetto della città deserta. A fatica troviamo lungo il viale un posto per
mangiare, non ha neanche l'insegna, ed è alloggiato in un edificio che sembra un
vecchio albergo in uno stile moderno anni '70, con grandi finestre con infissi
in alluminio, di fronte alcuni tavolini per fortuna posti all'ombra.
Dopo pranzo spostiamo il camper al parcheggio posto al lato della spiaggia
vicino al porticciolo. Qui all'ombra di eucalipto parcheggiamo il camper. Il
posto sembra un piccolo campeggio abbandonato, ai lati delle piazzole scorgo dei
rubinetti con attacco da mezzo pollice, provo ad aprirne uno: c'è anche l'acqua.
Passiamo le ore più calde a riposare all'ombra e gustandoci una fresca brezza
marina.
Più tardi mi reco con Elisa sulla spiaggia a fare il bagno. La spiaggia è
attrezzata con docce.
Nel frattempo Paola ha socializzato con un gruppo di italiani seduti a
prendere il fresco poco più in là. Si tratta di un gruppo di camperisti: circa 12
camper parcheggiati in un'area posta poco più in là, un campo di calcio al
momento in disuso, con tanto di servizi igienici. Le autorità locali forniscono
gratuitamente l'area agli ospiti italiani fornita oltre dei servizi igienici
anche di una fontana per il lavaggio dei panni o delle stoviglie. I camperisti
sono tutte coppie di pensionati che hanno deciso di passare l'estate a
Stratoni.
Fa piacere vedere che si può vivere gradevolmente la terza età viaggiando per il
mondo come fanno questi nostri connazionali.
Aristotele e Stagira
Venerdì 6 luglio 2007.
modalità
di arrivo:
Da Stratoni si ritorna sulla strada
principale, poi seguire le indicazioni per Stagira.
Spiaggia a nord di Stratoni |
latitudine |
longitudine |
40.57247 |
23.82041 |
aspetti positivi |
interessante il parco di Aristotele, mare molto pulito |
aspetti
negativi |
presenza di rifiuti dietro la spiaggia, eccesso di
fuoristrada sulla spiaggia |
descrizione
della giornata:
Al mattino svuotiamo i nostri serbatoi nel wc dell'area ove sono i camper. Un
saluto ai nuovi amici e ripartiamo.
Vogliamo andare a Stagira, la città che diede i natali ad
Aristotele.
A Stagira arriviamo al parco dedicato ad
Aristotele. Il biglietto d'ingresso
è di 1 € a persona.
Nel parco ci sono attrezzature per fare semplici esperimenti di idrodinamica,
ottica, cinetica, acustica. Molto divertenti soprattutto per i bambini.
Torniamo indietro. Appena subito dopo Stagira ci fermiamo a mangiare in una
taverna caratteristica.
Dopo pranzo ripartiamo, una volta superato il promontorio di Stratoni,
tornando sulla costa. Ci fermiamo subito dopo: una bella spiaggia è visibile
dalla strada. Per accedervi occorre introdursi in una stretta stradina in
discesa. Non è possibile entrarci dal senso di marcia in cui procediamo, perchè
la curva a destra è troppo stretta. Procediamo lungo la strada poi facciamo
l'inversione a U e torniamo indietro. Ci infiliamo nello stradello e scendiamo
in spiaggia. La parte destra verso il bosco è ampiamente occupata da caravan e
tende, che hanno l'aria di soggiornare lì per tutta la stagione balneare. Ci
fermiamo a metà spiaggia. Bagni e giri in kayak
L'ultima spiaggia
Sabato 7 luglio 2007.
descrizione
della giornata:
E' sabato e con il passare delle ore la spiaggia si popola di nuovi arrivi.
Fastidioso è l'abitudine di invadere la spiaggia con grossi fuoristrada, qualcuno ci
prova anche con normali auto, insabbiandosi.
Peccato, la spiaggia e la bellezza del mare meriterebbero un uso diverso.
Dal mare alla montagna passando per le Meteore
Domenica 8 luglio 2007.
modalità
di arrivo:
Si prosegue
sulla strada superando Olimpiada e Stavros. Poi seguire le indicazioni per
Thessaloniki. Proseguire lungo l'autostrada in direzione di Atene. A Larissa
uscire dall'autostrada e prendere per Trikala. Prendere per Kalambaka ed infine
per Metsovo.
Metsovo |
latitudine |
longitudine |
39.789722 |
21.225556 |
aspetti positivi |
interessante il paesaggio montano a Metsovo |
descrizione
della giornata:
Decidiamo di partire.
Risaliamo la costa, poi imbocchiamo l'autostrada per Thessaloniki, lungo la
strada incrociamo un'interminabile fila di auto in direzione opposta verso il
mare.
Superata Thessaloniki prendiamo la direzione per Atene. L'idea è di fare una
strada per il ritorno diversa rispetto all'andata, passando più a sud. Arrivati
all'altezza di Litohoro usciamo dall'autostrada e prendiamo la direzione del
mare. Arriviamo in una località con una bellissima taverna sotto i pini, il
parcheggio che divide lo spazio tra il locale e la spiaggia è intasato di
autovetture. Lasciamo il camper un po' lontano e visto che ormai è ora di pranzo
ci rechiamo a mangiare.
Dopo pranzo ripartiamo.
Per sera vogliamo arrivare in un posto abbastanza
elevato per dormire al fresco.
Passata Larissa e Trikala arriviamo a Kalambaka cittadina piena di alberghi.
Ha alle sue spalle degli speroni di roccia in cui sono incastonate dei suggestivi monasteri
le famose Meteore costruiti sulle rocce. Consigliata la visita.
La strada, superata Kalambaka, sale sulla montagna in un terminabile sali e
scendi, fino ad arrivare a 1650 m. qui troviamo una piazzola e ci fermiamo.
L'aria è fresca, ci sono lì intorno delle stradine che si inerpicano, con la
mountain bike ne percorro qualcuna: aria fine e suoni provenienti da un gregge.
La notte è fresca e dobbiamo dormire con i finestrini chiusi e nei sacchi a
pelo.
Dalla montagna al mare
Lunedì 9 luglio 2007.
modalità
di arrivo:
Si prosegue
verso Ioanina. Poi imboccare l'autostrada per Igoumenitsa
aspetti positivi |
spiaggia con ampie possibilità di sosta all'ombra di eucalipto. Zona umida
molto interessante sotto il profilo naturalistico |
aspetti
negativi |
mare sporco |
descrizione
della giornata:
Al mattino ci fermiamo a far colazione in una baita. E' un posto ristoro che in
inverno è utilizzato dagli sciatori del vicino impianto di risalita. Ripreso il
viaggio, scendiamo a Ioanina. Qui prendiamo l'autostrada per
Igoumenitsa.
L'autostrada non è ancora completata e a
tratti si esce e si percorrono interminabili tratti a curve quasi tutti in
discesa.
E' ormai l'ora di pranzo. Ci fermiamo a
mangiare nella prima taverna che troviamo. Siamo gli unici clienti e in tre
spendiamo in totale una delle cifre più basse delle taverne visitate: 13 €! (il
massimo è stato 30 €)
Arrivati a
Igoumenitsa ci fermiamo sulla
stessa spiaggia già visitata al nostro arrivo in Grecia.
Per tutto il resto della giornata vediamo
transitare nel golfo i traghetti che fanno la spola avanti e indietro.
Il mare non è certo quello visto nella
penisola Calcidica.
Mi consolo con un bel giro di
esplorazione in bicicletta nelle strade che costeggiano le zone umide alle
spalle della spiaggia. Alcune garzette fanno bella mostra di se con il loro
piumaggio bianco. Le rane, con l'inconfondibile gracidare danno il ritmo alla mia
pedalata.
Arrivederci Grecia
Martedì 10 luglio 2007.
descrizione
della giornata: Giornata di relax passata in spiaggia e
girando con il kayak. In serata saliamo sul traghetto della Superfast per il
ritorno in Italia.