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Pink Floyd

Italia

Al Macro di Roma: The Pink Floyd Exhibition

Pink Floyd ingegneri della sperimentazione

Pink Floyd Pink Floyd

Un viaggio audiovisivo in cinquant’anni di Pink Floyd al Macro di Roma in Via Nizza 138 la mostra “The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains”, che spalanca le porte dal 19 gennaio al 1 luglio 2018 nel museo di arte contemporanea della capitale.

Una mostra imperdibile, all'ingresso vi viene consegnato un apparecchio audio che si sintonizza con l'installazione che avete di fronte e trasmette musica o descrizioni di ciò che state vedendo.

Ogni sala percorre tutte le vicende della band con video, bacheche con strumenti musicali e pupazzi usati. Nell'ultima sala la proiezione di alcuni brani musicali con in alto l'illuminazione che riproduce in piccolo gli allestimenti visti nei concerti.

Qui sotto alcuni testi tratti dalla mostra:

Studenti di architettura, Nick Mason, Roger Waters e Richard Writht s'incontrarono al Regent Street Polytechnic, a Londra, nel 1962. Dopo aver formato gruppi con diverse formazioni, nel 1964 reclutarono Roger "Syd" Barrett come compositore, cantante e chitarrista. Syd Barrett era uno studente d'arte originario di Cambridge e amico d'infanzia di Roger Waters. Le loro esperienze in questa città per molti anni influenzarono le loro composizioni.

Si dice che abbiano chiamato il gruppo musicale Pink Floyd perché appasionati di due musicisti blues, Pinkney Anderson "Pink" e Floyd Council. La prima del gruppo ebbe luogo nella scena underground di Londra tra cui la All Saints Hall di Notting Hill, il club UFO e la Roundhouse. Le prime composizioni di Syd Barrett erano canzoni pop un po' stravaganti, come "Matilda Mother" e "See Emily Play", con testi tipicamente inglesi, ispirati ai classici della letteratura per l'infanzia come Cautionary Tales for Children e Alice's Adventures in Wonderland. Nella primavera del 1968, Syd Barrett lasciò i Pink Floyd e il suo amico David Gilmour, cresciuto anch'egli a Cambridge, lo sostituì come chitarrista.

I Pink Floyd registrarono il loro primo album agli EMI Studios, ad Abbey Road a Londra, mentre nello studio accanto i Beatles lavoravano a Sgt. Peppers's Lonely Hearts Club Band. I Pink Floyd erano noti come una band underground le cui improvvisazioni sul palco potevano anche durare 20 minuti, ma la loro etichetta discografica, la Columbia, di proprietà dell'EMI, voleva che il gruppo continuasse a comporre canzoni sulla scia del loro singolo di successo "Arnold Layane". Il produttore Norman Smith si trovò quindi a dover bilanciare i due elementi, l'album combinava una versione abbreviata di "Interstellar Overdrive", un classico pezzo che i Pink Floyd suonano all'UFO, con composizioni più corte.

La band utilizzò la libreria di effetti sonori dell'EMI "campane tubolari, temple block e l'unità di effetti Binson Echorec" insieme ai loro strumenti. Il titolo dell'album era ispirato al classico dell'infanzia The Wind in the Willows. A Saucerful of Secrets, il secondo LP dei Pink Floyd è l'unico a includere composizioni registrate sia da Syd Barrett sia da David Gilmour. La canzone di Syd Barrett è "Jugband Blues" ma nel giugno 1968, quando l'album fu pubblicato, Syd Barrett aveva lasciato i Pink Floyd.

Atom Earth Mother

Fu il primo album dei Pink Floyd a raggiungere la prima posizione nelle classifiche inglesi. Un assemble cinematografico di 20 minuti, comprendente colpi di pistola e nitriti di cavalli, un'ouverture di ottoni e intermezzi corali. I Pink Floyd eseguirono la "Suite" dal vivo sia al Bath Festival of Blues and Progressive Music nel 1970 sia in occasione di un concerto gratuito ad Hyde Park il 18 luglio 1970 a Londra. Mentre le canzoni di Atom Hearth Mother esibivano influenza rock e folk più convenzionali, in "Alans's Psychedelic Breakfast" al jazz strumentale si sovrapponevano i suoni quotidiani della prima colazione cucinata dal road manager.

Ummagumma

Nel 1969, la decisione dei Pink Floyd di concentrarsi esclusivamente sulla registrazione di album era al passo con il panorama musicale in continua evoluzione: gli LP erano ora il formato più venduto. Libera dalle costrizioni dei singoli di successo, la band si addentrò ulteriormente nella sperimentazione e nelle composizioni multistrumentali. Questo doppio LP catturava sia le performance dal vivo sia quelle in studio, con nuove composizioni scritte da ciascun membro della band, tra cui un fantastico assolo di batteria di sette minuti di Nick Mason e una versione live della composizione di Syd Barrett "Astronomy Domine". Anche in questo caso, la copertina dell'album fu disegnata da Hipgnosis, lo studio grafico fondato da Aubrey Powell e Storm Thorgerson, anche loro oroginari di Cambridge e amici d'infanzia della band. La copertina utilizzava il cosidetto "effetto Droste" (un'immagine all'interno di un'immagine), anche se la posizione dei singoli componenti della band cambiava per ogni immagine allo specchio.

Pink Floyd: Live at Pompei

Nel 1972 con il Vesuvio sullo sfondo e senza pubblico fu concepito come un film "anti-Woodstock", il famoso festival del 1969. Diretto da Adrian Maben e girato in quattro giorni nell'ottobre del 1971, era un documentario su un concerto dal vivo, ma che si lasciava alle spalle ogni canone tradizionale. A parte l'assenza di pubblico, i Pink Floyd suonarono infatti nella spettacolare cornice dell'antico anfiteatro romano di Pompei. Il set includeva "Echoes", che fu rimontata in due parti per aprire e chiudere il film. Le telecamere catturavano la performance da vicino, alternando immaggini di lava bollente e di Pompei con intervista alla band negli Abbey Road Studios.

The Dark Side of the Moon

Fu il loro ottavo album in sei anni. Era un periodo di intensa sperimentazione: la band aveva perfezionato le sue classiche e lunghe composizioni ideando nel contempo colonne sonore per film, di registi quali Barbet Schoroeder e Michelangelo Antonioni, e perfino spettacoli teatrali, in collaborazione con il coerografo Roland Petit. Sperimentarono nuove tecnologie di registrazioni e idee in studio, spingendo gli strumenti e le attrezzature al loro limite sul palco. The Dark Side of the Moon fu un trionfo mondiale risultato di mesi di sperimentazione, settimane trascorse nello studio di registrazione e un intero anno di concerti dal vivo. Con i suoi testi graffianti e le sonorità multistrato, l'album non si concedeva al gusto mainstream, ma ebbe ugualmente un successo immediato. A oltre 40 anni dalla sua pubblicazione, continua a vendere più di 7.000 copie ogni settimana.

Invenzione sonora

I Pink Floyd utilizzavano la tecnologia musicale in modo innovativo, con grande abilità e ne facevano parte fondamentale del loro processo compositivo. I loro album si sono evoluti attraverso ore di sperimentazione in studio e sul palco. Nick Mason spiega che: "rinegoziando il loro contratto di registrazione per poter usare lo studio senza alcuna limitazione di tempo in cambio di meno royalty, poterono concentrarsi esclusivamente sull'elaborazione del suono, pittosto che cercare di registrare immediatamente gli arrangiamenti musicali".

Nel 1967, lo stesso anno in cui i Pink Floyd eseguirono Games for May al Queen Elizabeth Hall a Londra, Peter Zinovieff degli Electronic Music Studios (EMS), presentò "Partita for Unattended Computer". Zinovieff si esibì nuovamente l'anno successivo, questa volta insieme a Delia Derbyshire, luminare del laboratorio Radiofonico della BBS. Entrambe le figure rappresentano il coinvolgente spirito di sperimentazione musicale e della tecnologia che alimentava la creazione di nuovi suoni da parte dei Pink Floyd. La band è stata tra le prime ad adottare con entusiasmo i sintetizzatori EMS e altri strumenti elettronici e uno dei pochissimi gruppi a renderli parte integrante del proprio lavoro. Gli strumenti e le apparecchiature sono sempre stati fondamentatli per la creazione della "voce" della band, immediatamente riconoscibile ed emotivamente potente.

Negli anni settanta, i testi dei Pink Floyd divennero sempre più politici. The Dark Side of the Moon, The Wall e Animals, in particolare, attaccavano il capitalismo e i dettami di una società classista e conservatrice. I Pink Floyd espressero una nota di ironia e cinismo destinata ad aumentare nel corso della decade.

Animals

Nel 1976 i Pink Floyd iniziarono a registrare Animals, un album che esplorava la visione della band sulla situazione economica, industriale e politica del Paese in quel momento. L'ex centrale elettrica alimentata a carbone sulla riva meridionale del Tamigi era un'iconografia perfetta per la cupa atmosfera dell'album "Animals". La centrale elettrica di Battersea è stata molto usata nella cultura popolare, nei testi di canzoni, in film, programmi televisivi, ma probabilmente l'esempio più iconico è il maiale alla deriva che vola tra le torri dei suoi comignoli su uno sfondo alquanto cupo.

Wish you were here
The final cut
The Wall

Pink (personaggio fittizio basato su Roger Waters e in parte su Syd Barrett) è un artista che, anche a causa dei tragici avvenimenti della propria esistenza (la morte del padre in guerra durante i suoi primi mesi di vita, la disumanizzante spersonalizzazione della scuola, l'iperprotettività della madre, l'alienante vita da rockstar, le grottesche avance delle groupie, il divorzio dalla moglie), si chiude in un muro psicologico, protettivo ed invalicabile, che lo soffoca inesorabilmente, trascinandolo ai limiti della follia.

Dopo un'introduzione sull'infanzia e la prima giovinezza del protagonista, Pink, ormai divenuto una celebre rockstar, comincia ad analizzare il suo difficile rapporto con la madre ed i fan. Intanto, il legame tra Pink e la moglie si è ormai incrinato a causa della loro reciproca incomunicabilità. Si chiude il muro col quale Pink cerca di proteggersi dalla vita, restando solo più che mai. Così tenta di vincere il proprio distacco, ma inutilmente.

Chiuso in un paranoico isolamento, Pink è in balia dei propri produttori, che lo salvano da un'overdose solo al fine di sbatterlo su un palco (Comfortably Numb) per il suo ennesimo concerto, immaginato da Waters come causa e prodotto di una forte massificazione giovanile: la perdita di identità delle masse degli adolescenti è determinata e sfruttata anche dal sistema delle rock star, il cui seguito acritico potrebbe, addirittura, far rivivere gli incubi del nazismo. Resta l'isolamento del protagonista. Pink capisce che potrà vincere la propria solitudine in un solo modo: deve analizzare la propria vita.

Così si apre un processo mentale (The Trial), con tanto di accusa, giudice e testimoni a carico (il maestro, la moglie e la madre), il cui esito è immaginato da Pink come una sentenza che lo condanna (forse dolorosamente, forse liberatoriamente) ad abbattere il muro, eliminando le proprie difese ed esponendosi ai propri simili. Il doppio album si chiude con la ballata Outside the Wall, poesia delicata, dal tono introspettivo, in cui Waters spiega come sia difficile rimanere sempre sani di mente

A Momentary Lapse of Reason

E' audace e ambizioso, sfruttò al massimo le nuove tecnologie degli anni '80. E' stato il primo album dei Pink Floyd senza Roger Wathers e il processo di registrazione fu un lungo periodo di riadattamento. David Gilmour e Nick Mason chiamarono molti dei loro collaboratori - vecchi e nuovi - incluso l'ex membro della band Richard Wright. Nel 1987 l'album raggiunse la Top Five nelle classifiche del regno Unito e degli Stati Uniti e la band itraprese un lungo tour mondiale di circa 200 spettacoli. La registrazione ebbe luogo in parte nella casa galleggiante-studio Astoria di David Gilmour sul Tamigi. Il fiume fu uno dei temi portanti dell'album. Si apre con un canto d'uccello e il rumore di una barca a remi sul fiume ricordando efetti sonori di album precedenti...

The Division Bell

Pink Floyd - Marooned (Official Video) The 20th Anniversary Edition of Pink Floyd's 'The Division Bell'

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