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Italia

Siena: Complesso Museale Santa Maria della Scala, La Cripta, il Battistero

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Complesso Museale Santa Maria della Scala

E' situato in piazza del Duomo proprio davanti alla cattedrale e qui si possono acquistare i biglietti 'Acropoli pass' di tutti i musei del complesso del Duomo.

 Era uno dei più antichi e grandi ospedali europei, ed oggi, esaurite le proprie funzioni sanitarie, è uno dei più importanti centri museali e culturali della città, in seguito a un'importante operazione di recupero su progetto dell'architetto Guido Canali, vincitore nel 1992 di un Concorso Internazionale.

Ospita una serie di collezioni che vanno dall'antichità (Museo archeologico nazionale nei sotterranei) all'epoca moderna, alternando ambienti monumentali e corridoi angusti, intrecci di gallerie scavate nel tufo e grandi spazi a mattoni.

 Nei suoi 350.000 metri cubi d'estensione (di cui 13.000 metri quadrati aperti al pubblico) si trovano svariate testimonianze storico-artistiche, che possono essere lette come una sintesi della città e della sua storia, coprente un arco di circa mille anni.

Vi spicca il celebre Pellegrinaio, il più importante del Quattrocento senese.

L'appellativo "della Scala" compare dal XII secolo e ricorda la particolare collocazione davanti alla gradinata della chiesa principale.

Più tardi ebbe origine la leggenda secondo la quale l'ospedale era stato fondato in seguito alla visione della madre del Beato Sorore, in cui una scala miracolosa accoglieva i fanciulli abbandonati in paradiso.

La Cripta

Siena Siena La cripta del Duomo è un complesso di archeologia medievale, situato sotto la cattedrale e riscoperto solo nel 1999. Contiene una serie di affreschi duecenteschi che furono sigillati pochi decenni dopo la loro stesura, per questo si presentano oggi con colori straordinariamente brillanti.

Il nome di "cripta" è puramente evocativo: si ritiene che esista un'altra cripta della cattedrale, quella originaria, sotto la cupola, in locali tuttavia ancora oggi inaccessibili per problemi di statica. In questo ambiente è stato ritrovato un ciclo di affreschi riferibile alla fine del Duecento.

Sono in corso, studi per la datazione e attribuzione di questi affreschi. Veri e propri inediti, queste Storie bibliche di grande qualità, dilateranno la conoscenza della pittura murale del Duecento e apporteranno una fondamentale testimonianza sull'origine e lo sviluppo della scuola senese. Le scene sono organizzate su due registri, quello superiore dedicato all'Antico Testamento, quello inferiore al Nuovo, tra cui spiccano le tre Storie della Passione: la Crocifissione, la Deposizione dalla croce e la Sepoltura di Cristo.

 Il colore particolarmente vivace, conservatosi grazie alle particolari condizioni del sito, emerge sia sugli affreschi sia su colonne, pilastri, capitelli e mensole, decorati a motivi geometrici o vegetali, testimoniando quel gusto per la policromia tipicamente pre-rinascimentale. Durante gli scavi vennero ritrovate anche le fondazioni dell'abside più antica, illuminando le conoscenze sulle fasi costruttive della cattedrale. Nel complesso gli ambienti visitabili risalgono ai secoli XII, XIII e XIV, come le duecentesche murature in pietra di quella che doveva essere la zona del coro e del braccio sinistro del transetto; parti trecentesche sono invece in laterizi.

Il Battistero

Si trova nell'omonima piazza, al di sotto delle campate finali del coro del Duomo, e si raggiunge dalla scalinata di piazza San Giovanni.

Nel 1317 l'Opera del Duomo decise di allungare il coro di due campate. Essendo però la parete di fondo già a ridosso di una discesa scoscesa, l'unico modo era costruire sotto un nuovo edificio il cui soffitto supportasse il pavimento delle nuove campate del coro. Si decise quindi di costruire un nuovo battistero in sostituzione di quello vecchio. I lavori vennero affidati all'allora capomastro dell'Opera, cioè Camaino di Crescentino, padre del più famoso Tino di Camaino.

I lavori vennero ultimati nel 1325. Nel 1355-1382 il monumento venne provvisto di una facciata marmorea, in puro stile gotico senese, a opera di Domenico di Agostino, anche se i lavori vennero interrotti nel 1382 lasciando incompiuta la parte superiore e priva di rifiniture quella inferiore.

Nel secolo successivo il battistero si arricchì del fonte battesimale posto al centro, il pezzo più pregiato dell'intero monumento e opera di vari artisti tra cui Donatello e Jacopo della Quercia, e degli affreschi sulle volte e sull'abside a opera principalmente di Lorenzo di Pietro detto “il Vecchietta”.

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