Itinerario in montain-bike
- Paesaggio verde incontaminato
- Altipiano Pratarelle distanza da Scandriglia 10 km
- Antica mulattiera percorso segnalato in rosso e bianco sentiero 310 lunghezza 4 km
- Strade sterrate per Scandriglia 6 km
- dislivello Scandriglia - Pratelle 451 m. dislivello max percorso 521 m.
- tempo richiesto andata e ritorno 3 ore;
Si parte dal caratteristico paese arroccato di Scandriglia (520 m.) prendendo la strada asfaltata per Orvinio.
La strada è in salita, sale lentamente sul fianco della montagna Serrapopolo, la strada rimane asfaltata per un buon tratto, poi diventa sterrata. Nella parte superiore ritorna asfaltata. In alcuni punti delle frane restringono la carreggiata.
Vi proponiamo la recensione del percorso fatto. Oggi, 8 Novembre, una bellissima giornata di sole con temperature prossime ai 20°.
Il fogliame verde, giallo e marrone crea un gioco di colori fantastico.
Arrivati a quota 971 m. eccoci al passo, il punto in cui la strada
ricomincia a scendere; con le nostre bici corriamo veloci verso l'altipiano
delle Pratarelle, lo scorgiamo sulla sinistra appena finisce il bosco. Sulla
destra invece il paesaggio si estende per monti incontaminati fino al
paese di Orvinio posto nella valle più in basso. Una serie di cartelli indica
diversi sentieri:
- il n° 309 per Cima di Coppi 1200 m. 1 h
- il n° 308 per Orvinio 830 m. 0,50 h
- il n° 309B per Monte Castellano 1080 m.
- il n° 309 per Poggio Moiano 520 m. 3,50 h
Per andare sulle praterie delle Pratarelle occorre scendere ancora poco e arrivare al cancello
posto sulla sinistra, lo si apre e richiude al proprio passaggio. Abbandoniamo subito la strada sterrata procedendo sulla sinistra sul prato in direzione del grosso fontanile. Ma per arrivarci conviene risalire
sul prato evitando la zona di pantano che si trova ai piedi della fontana.
Dall'aspetto il terreno paludoso sembra erboso ma vediamo un cavallo che
sprofonda con le zampe fino alle sue ginocchia.
Arrivati al fontanone ci accingiamo a pranzare innaffiando le vivande con del buon
vino offerto da Leonardo. Poi relax, a goderci il sole.
Finita la sosta, ora viene il bello: ci spostiamo verso la fine della prateria in
direzione Nord, qui intercettiamo il sentiero 310 segnato in rosso e bianco. Il
sentiero che affrontiamo in discesa è la parte più difficile del percorso. E'
quello che rimane di una vecchia mulattiera, antica via di comunicazione tra
Orvinio e Scandriglia.
All'inizio è uno stretto sentiero che scende nel sottobosco, bisogna passare con
le ruote nel canale ed evitare grosse pietre ai lati. In seguito si allarga, ma
rimane ricco di grosse pietre da evitare assolutamente.
Alla nostra sinistra scorre acqua in un piccolo ruscello, i colori autunnali
rendono il paesaggio molto suggestivo.
Si arriva in un tratto dove la presenza delle pietre si fa più consistente e il
sentiero diventa una vera mulattiera. In un tratto in salita sono evidenti due
solchi sulla roccia: il segno che anticamente quel tratto era transitato anche da
carri. In questo punto sulla sinistra non ci sono alberi e lo sguardo può
spaziare sulla vallata. Dalla parte opposta si vede la montagna dove si
arrampica la strada asfaltata che abbiamo fatto all'andata e più in alto la
cresta di Monte Serrapopolo 1181 m.
La mulattiera sale leggermente fino a sbucare su una strada sterrata. Il tratto
sottobosco è finito e con esso anche il tratto difficile; ora siamo a 730 m. e
occorre scendere ancora procedendo sulla sinistra nella strada sterrata.
Al primo bivio si deve girare a sinistra, oppure proseguire fino al secondo bivio
e prendere sempre a sinistra la stradina che scende. In entrambi i casi si
scende fino al fosso, le due strade si ricongiungono ad un incrocio, proseguire
sul ponticello che attraversa il fosso e risalire sulla strada sterrata che
lentamente sale sul fianco di Monte Serrapopolo in direzione di Scandriglia. Proseguire la strada sterrata fino al paese.