Installazione impianto fotovoltaico
L'installazione di un pannello fotovoltaico
è abbastanza semplice e alla portata
di tutti. I moduli fotovoltaici sono in genere costituiti da celle di silicio,
policristallino o monocristallino. Queste ultime sono costituite da silicio puro
e hanno un rendimento maggiore rispetto alle prime.
La scelta della potenza da installare varia in genere dai 60W ai 300W,
secondo il numero dei componenti dell'equipaggio e la lunghezza delle soste al
di fuori dei campeggi e aree camper munite di elettricità. C'è poi da
considerare che se facciamo un uso del camper in inverno quando l'insolazione è molto scarsa, per compensare c'è necessità di avere una superficie di fotovoltaico un pò sovradimensionato rispetto alle esigenze estive.
Di seguito vengono riportati tre esempi di istallazioni per esigenze diverse:
- Installazione di una bassa potenza con centralina
originale predisposta per l'allaccio ad un pannello
fotovoltaico
- Installazione di media potenza con regolatore di carica aggiuntivo con
tecnologia PWM
- Installazione di una elevata potenza con regolatore di carica
aggiuntivo con tecnologia MPPT
a. Installazione potenza 80W con centralina
originale predisposta per l'allaccio ad un pannello
fotovoltaico
Alcuni autocaravan sono già predisposti per
l'aggiunta di un pannello fotovoltaico, come è il caso del Rimor Sailer 681 TC.
Infatti si è potuto fare a meno del regolatore di carica, del display e del
parallelatore, perchè queste funzioni sono già svolte da componenti elettronici
di serie. Nel caso delle centraline montate dalla Rimor, non bisogna però montare
pannelli che eroghino più di 100W di potenza massima.
Rientra in questo
caso chi fa una vacanza molto dinamica con soste molto brevi e frequenti
spostamenti, installeremo un pannello monocristallino da 80W. Materiali occorrenti,
oltre al pannello sono necessari: le staffe di fissaggio del pannello, il collante, cavi
elettrici da 6 mmq, un passacavo, un portafusibile con fusibile da 10A, un diodo
(se non già compreso nella scatolina posta dietro il pannello).
Come prima cosa occorre studiare la posizione dove fissare il
pannello e il percorso che devono fare i cavi. Quest'ultimo deve essere il
più breve possibile per evitare dispersioni di corrente e dover
usare cavi di grosse dimensioni. Come già accennato non sono stati
fatti fori per il passaggio dei cavi elettrici per evitare
qualsiasi rischio di infiltrazioni. Nel caso di questa installazione
è stata sfruttata l'areazione del camino posto sopra la cucina
presente in questo modello di Rimor Sailer come si vede dalla foto.
I cavi dal camino sono stati fatti passare attraverso il pensile e
successivamente all'interno del mobile ove è posto il lavandino della cucina. Nello stesso mobile è alloggiata la centralina ove vanno inseriti i cavi come nella foto.
Fasi
operative:
- Inserire i cavi elettrici da 6 mmq. in una guaina, farli entrare
nell'abitacolo passando dalla cappa del camino della cucina fino ad
arrivare nei pressi della batteria di servizio.
- Collegare i cavi elettrici
alla scatola posta dietro il modulo fotovoltaico. E' consigliabile in questa
fase mantenere coperte dalla luce le celle fotovoltaiche con del
cartone, per evitare che
generino corrente elettrica nei cavi.
- Poggiare i supporti in plastica e
fissarli al telaio in alluminio del pannello fotovoltaico. Questa operazione
richiede di fare dei piccoli fori in corrispondenza del bordo in alluminio del
pannello. Con delle viti autofilettanti serrare il bordo della staffa con il
telaio in alluminio.
- Con il pannello che poggia con le staffe, non
ancora incollate sul tetto del camper, segnare con una matita la posizione delle
staffe. Pulire molto bene le parti del tetto segnate da eventuali tracce di
sporco con dell'alcool. Con della carta abrasiva a grana molto sottile
effettuare una leggera passata. Spolverare eventuale polvere e applicare
abbondantemente il collante apposito (va bene quello usato per incollare le
pareti della cellula).
Posare dei pesi nei punti del pannello ove sono le staffe
per facilitare un incollaggio migliore.
- Ora nel nostro caso è bastato collegare i fili
provenienti dal pannello solare direttamente all'alimentatore negli appositi
ingressi, come previsto dallo schema di montaggio della casa:
AS00022_IT.pdf
abbiamo soltanto aggiunto un fusibile da 10A. Rimuovere il cartone che
copre il pannello
I regolatori di carica della batteria sono di due tipi: PWM (più economici) o MPPT
Entrambi hanno vantaggi e svantaggi vediamo quali:
Regolatore di carica
PWM
- Il voltaggio proveniente dai pannelli deve coincidere con quello di carica della batteria
- ha un buon rendimento quando la batteria è quasi carica
- Per piccoli impianti (<150 - 200W) quando le differenze sono minime
Regolatore di carica
MPPT
- Funziona anche quando la tensione dei pannelli è superiore a quella della batteria: in questo modo è in grado di fornire "spinta" sia in presenza di basse temperature sia quando la batteria è scarica.
- I regolatori MPPT sono in genere più costosi di quelli di PWM, ma sono più efficienti in determinate condizioni; in quei casi possono produrre più potenza con lo stesso numero di moduli solari di un controller PWM
- effettua una conversione elettrica DC/DC tra modulo FV e batteria, garantendo che il modulo FV lavori sempre nel suo punto di massima potenza (Maximum Power Point) tramite un opportuno algoritmo di ricerca (Tracking)
Ecco una tabella di riferimento che ci spiega quale tecnologia adottare in base al tipo di pannello fotovoltaico:
- Pannelli a 30 celle tensione 12-18V, batteria 12V regolatore PWM
- Pannelli a 60 celle tensione 24-36V, batteria 24V regolatore PWM
- Pannelli a 36 celle tensione 12-21V, batteria 12V regolatore MPPT
- Pannelli a 48 celle tensione 18-30V, batteria 12V o 24V regolatore MPPT
- Pannelli a 72 celle tensione 24-42V, batteria 12V o 24V regolatore MPPT
b. Installazione di 200W di potenza con regolatore di carica
aggiuntivo tecnologia PWM e parallelatore
Rientra in questo
caso chi fa una vacanza con soste di qualche giorno o uso più intensivo dell'elettricità: computer, televisore, ricarica batterie bici a pedalata assistita... installeremo
due pannelli fotovoltaici. Per sfruttare al meglio lo spazio sul tetto
li abbiamo scelti di dimensioni
e quindi di potenze diverse: da 80W e il secondo da 120W.
Materiali occorrenti. Oltre ai pannelli sono necessari: un regolatore
di carica, un display per visualizzare lo stato di carica, un
parallelatore per permettere di caricare anche la batteria motore, le
staffe di fissaggio del pannello, il collante, cavi elettrici da 6 mmq.
Altra differenza rispetto alla prima installazione è che il secondo
pannello lo renderemo ad inclinazione variabile per consentire anche in
inverno di captare una discreta irradiazione solare nonostante, come è noto,
la traiettoria che il sole disegna all'orizzonte sia molto più bassa. Per
rendere facilmente realizzabile la cosa, abbiamo pensato di disporre il
pannello più grande con l'asse più lungo perpendicolare al senso di marcia,
facendolo ruotare ponendo il fulcro vicinissimo al lato fronte marcia. In
questo modo si può alzare il lato posteriore formando uno spoiler come fosse
un
alettone auto da corsa. Disponendo nelle soste in inverno la cabina del
camper verso sud e alzando il pannello si può avere la massima insolazione.
Abbiamo previsto questa unica possibilità di inclinazione del pannello
(evitando l'inclinazione opposta) non solo per semplificare l'istallazione,
ma anche per evitare eventuali danni del vento nel caso si parta
dimenticandosi di reclinare il pannello in posizione piatta.
Si possono trovare in rete, esempi di realizzazioni molto sofisticate di
pannelli fotovoltaici ad inclinazione e orientamento variabili e motorizzati
con inseguimento automatico del sole. Queste realizzazioni hanno però
l'inconveniente di essere più costose e più difficilmente realizzabili da
mani poco esperte, per questo motivo sono destinate ad una nicchia ristretta
di persone e quindi non le trattiamo.
Tornando al nostro impianto, il pannello da 80 w è stato fissato
utilizzando lo stesso procedimento per l'esempio "a", mentre per il secondo la
realizzazione è stata più complessa.
Una piastra di laminato in alluminio è
stata incollata sulla superficie del tetto sottostante il pannello
fotovoltaico. Prima di incollarla sono stati applicati dei fori da 6 mm di
diametro in corrispondenza dei punti di ancoraggio delle staffe. Le staffe
sono state imbullonate con bulloni inox a testa piatta, ponendo la parte
piatta sotto la piastra di alluminio e la parte filettata rivolta verso
l'alto. I fori da 6 mm con una limetta quadra sono stati fatti diventare a
forma quadra per consentire l'alloggiamento della parte quadra del bullone
posta subito prima della testa piatta.
Le staffe zincate, o meglio se in
acciaio inox, sono state imbullonate con dadi inox antisvitamento.
Abbiamo usato un regolatore di carica che consente l'allacciamento a due
pannelli fotovoltaici separatamente di potenza massima 120W ognuno. Il
regolatore ha già i diodi e i fusibili integrati, nella foto a destra il
regolatore mentre stavamo allacciando i cavi elettrici. Nel nostro caso la
potenza massima fotovoltaica totale è 200W. Due cavi elettrici da 6 mmq,
delle canalette bianche in plastica con biadesivo, capicorda in rame e un
parallelatore che seleziona automaticamente la carica della batteria servizi
e batteria motore, per la parte elettrica. Per la parte meccanica occorrono:
lamiera in alluminio, colla ad alto potere incollante, staffe forate,
bulloni inox. Il materiale è stato reperito cercando il prodotto più
conveniente nel seguente modo: il regolatore di carica, la colla, e le
staffe del pannello fotovoltaico fisso
qui, i pannelli fotovoltaici
qui, mentre le lamiere, le
staffe e i bulloni in un grande magazzino del fai-da-te.
Vanno eseguiti gli stessi passi descritti per l'istallazione "a" fino al
punto "IV" escludendo il "V". Per installare il secondo pannello, si è
proceduto nel seguente modo:
- togliere il pannello fotovoltaico dall'imballaggio, applicarci nella parte sensibile alla luce un cartone
fissandolo con del nastro adesivo da carrozziere per evitare che in
questa fase produca elettricità
- prendere le misure esatte del pannello e verificare gli ingombri sul
tetto, pulire con alcool la zona
- preparare la lamiera in alluminio con i fori quadrangolari in
corrispondenza dei punti di attacco delle staffe
- inbullonare provvisoriamente i bulloni inox alla lamiera e
incollarla lato testa bulloni piatti sul tetto del camper , mettere dei
pesi ed aspettare il giorno successivo per proseguire
- poggiare il pannello nel posto esatto in cui va fissato, prendere le
misure delle due staffe che fungono da cerniere e realizzarle
- imbullonare le due staffe cerniera, posizionarci sopra il pannello e
praticare i due fori al telaio del pannello fotovoltaico
- inserire i due bulloni che fungeranno da cerniera tra pannello e
staffe senza serrare il dato inox antisvitamento, ma lasciando un
piccolo gioco tra staffa e pannello
- ruotare il pannello fino ad arrivare a posizionarlo all'inclinazione
massima, prendere la misura delle staffe e realizzarle
- imbullonare il tutto rendendo le staffe che si occupano di tenere il
pannello inclinato, con la possibilità di scegliere a piacimento
l'inclinazione
- prevedere una posizione delle staffe che consenta il serraggio del
pannello anche in posizione piatta
Ora abbiamo terminato la realizzazione della parte meccanica, quella più
complessa, che necessita di un minimo di abilità pratica nel prendere le
misure, forare, limare, tagliare le staffe e sagomarle. La realizzazione
della parte elettrica, deve prevedere un percorso dei cavi il più breve
possibile, tra pannelli fotovoltaici - regolatore di carica - parallellatore
- batterie. Pertanto va studiato con attenzione. Per evitare di forare il
tetto, ci siamo concessi un piccolo allungamento di percorso che prevede di
farli entrare dall'oblò del bagno, passare la parete bagno-dinette, pensile,
regolatore di carica, parallelatore e batterie. Alla fine del lavoro i cavi
non sono visibili perchè coperti dalla cornice dell'oblò e dalle canalette
poste dentro i pensili.
Non rimane che completare il lavoro passando ai collegamenti elettrici:
- posizionare il regolatore di carica in una parete interna alla cellula in una posizione comoda tra i pannelli fotovoltaici e il parallelatore
- forare tutte le pareti interne e pensili in cui è previsto il passaggio dei cavi
- incollare le canalette sul tetto tra pannelli ed oblò e nelle parti
interne della cellula
- collegare i cavi al pannello fotovoltaico (marrone + e nero -)
- stendere i cavi nelle canalette, all'interno della cornice
dell'oblò, passarli nei fori tra i pensili
- collegare i cavi all'entrata del regolatore di carica tenendo conto
delle polarità negli spinotti previsti per i due pannelli (marrone + e
nero -)
- posizionare il parallelatore in una posizione prossima alle due batterie
- collegare l'uscita del parallelatore alle corrispettive
batterie tenendo presente la polarità
- rimuovere i cartoni che coprono dalla luce i pannelli
L'aggiunta di un parallelatore allunga la vita di entrambe le batterie ed
evita l'autoscarica anche della batteria motore nelle lunghe soste in rimessaggio.
N.B! Non è necessario che la lamiera in alluminio incollata sotto al pannello inclinabile
sia grande quanto tutta la superficie del pannello, potrebbe anche essere in
4 pezzi di circa 60 cmq ognuno, uno per ogni ancoraggio della staffa. Nella foto si vede che nel nostro caso prende
poco più della metà della superficie alloggiando 3 staffe, mentre la quarta staffa che
funge da cerniera sinistra è fissata al telaio del pannello fisso quello da
80W. Sono necessarie
almeno 4 o 5 cartucce di colla da utilizzare con la pistola.
Consigliamo di
acquistarle presso il rivenditore di accessori camper più vicino a casa,
quelle spedite via internet potrebbero essere un pò vecchie con il collante
duro da far uscire, inoltre è difficile azzeccare la quantità esatta. Se il
camper è dotato di portapacchi, si possono trovare altre soluzioni, evitando
l'incollaggio di lamiere sul tetto.
La colla va spalmata abbondantemente su tutta la superficie della lamiera
e se vi accorgete che quella che avete non è sufficiente, prima di
incollare, correte ad acquistare una nuova cartuccia. Meglio non lesinare
sulla colla, una eventuale distacco con perdita dei pannelli fotovoltaici
può causare seri danni ai veicoli che ci seguono dietro. Per l'incollaggio
dei supporti di ancoraggio del pannello fisso, ne abbiamo usati 4 per
maggiore sicurezza, 2 in più del necessario.
c. Installazione con tre pannelli fotovoltaici per un totale di 320w con regolatore di carica
aggiuntivo con tecnologia MPPT e parallelatore
In questo caso usiamo tre pannelli fotovoltaici e per sfruttare lo spazio sul tetto ne utilizziamo due da 100W e uno da 120W
Le uniche differenze rispetto all'impianto descritto al paragrafo b. sta
nell'utilizzo del regolatore di carica con tecnologia MPPT.
I moduli sono
collegati in parallelo.
Sconsigliamo vivamente il regolatore di carica che vedete in foto, perché dopo
due mesi di utilizzo si è bruciato con emissione di fumo rischiando di mandare
in fiamme tutto il camper. Il modello è il seguente regolatore MPPT 12/24V -
30A/150V N. prodotto: Wiser2-30A Produttore: I-Panda di fabbricazione cinese.
Acquistate solo prodotti progettati e costruiti in Italia o Europa.
Anche in questo caso abbiamo evitato di forare il tetto facendo entrare i cavi dall'oblò panoramico.
Vista la notevole superficie del tetto ricoperta di
pannelli solari non abbiamo messo nessun pannello ad inclinazione variabile, ma
sono stati tutti incollati in posizione orizzontale con angolari in alluminio avvitati da viti inox
autofilettanti oppure ricavando la staffa a L dalla lamiera calpestabile in
alluminio con un bordo ripiegato ad L.