Arcipelago Grecia Peloponneso occidentale Peloponneso orientale | |||
Monemvassìa Μονεμβασία | |||
E' una nota fortezza
medievale con una cittadina adiacente, situata su una piccola penisola
al largo della costa orientale del
Peloponneso, in
Grecia
prefettura di
Laconia. Quel
che oggi si vede come traccia urbana è di chiara origine medioevale e
alterna tra i suoi costruttori i bizantini, i franchi, i veneziani, i
catalani
e gli ottomani in un lasso di tempo che va dal VI al XIX secolo d.
C. I resti
comprendono le strutture difensive e la piccola città adiacenti e
chiese
bizantine, e il suo nome deriva da due parole
greche, che significano "ingresso unico".
E' una fortezza che sfrutta la parete
di roccia che protegge l'insediamento da ovest, cioè dalla terraferma. La
costa è quasi dappertutto murata mentre un secondo settore cinge Monemvassia
dall'alto raggiungendo in cima il cortile della gloriosa basilica di Ayia
Sofia.
Costruita dall'imperatore bizantino
Andronikos su base ottagonale è stata più volte trasformata in moschea.
Molte delle strade sono strette e adatte solo per i pedoni. Varcato il portone di ingresso della fortificazione, l'eventuale invasore era costretto a una strettissima doppia curva che si immette in un dedalo di stradine strettissime: il modo migliore per una facile difesa anche dopo lo sfondamento del portone. Il momento storico migliore per Monemvassia coincide con il trasferimento dell'amministrazione bizantina da Costantinopoli a Mistras sotto l'ultima dinastia bizantina dei Paleologhi. La caduta dell'impero porta alla ribalta 4 secoli di scontri tra ottomani, franchi e veneziani in perenne antagonismo tra loro per il possesso del Peloponneso orientale. La Serenissima dopo aver ereditato il territorio dal Papato alla fine del XV secolo strapperà per due volte il controllo di Monemvassia agli ottomani. Che però alla fine riusciranno a riconquistarla nel 1715 allontanando definitivamente le legioni cattoliche dal mar Egeo. |