E' venerdì pomeriggio, l'autostrada è sgombra il viaggio verso Bari procede spedito. Ore 17 avvistiamo verso l'orizzonte una colonna di fumo bianco e nero. Mentre stavo ragionando su cosa stesse bruciando, all'inizio di una curva intravvedo delle auto ferme. Freno e aziono le frecce d'emergenza. Accosto sulla destra e mi fermo. Si ferma anche un TIR dietro di noi. Siamo bloccati, su due colonne tutti i veicoli sono fermi, e le colonne si allungano. Nella carreggiata opposta non procede nessun veicolo. L'autostrada è bloccata in entrambe le direzioni. Ora oltre al fumo si intravedono alte fiamme a circa 2 km da noi. Il problema è che siamo sottovento e il fuoco brucia i campi ai lati dell'autostrada e procede verso di noi. Passano 10 e poi 20 minuti: il fuoco avanza. Incominciano ad arrivare i pompieri, i mezzi della società autostrade ed alcune ambulanze. Il fuoco continua ad avanzare in particolare sul lato sinistro. Dopo circa 40 min. che siamo fermi le fiamme non si vedono più e il fumo è solo di colore bianco. Dopo altri 20 min. incominciano a muoversi le due colonne di auto davanti a noi. Quando arriviamo vicini al punto ove era l'incendio, troviamo carcasse di Tir, auto e anche quello che rimane di un camper, completamente bruciati. E pensare che tragedie di questo tipo sono spesso causate da mozziconi accesi lanciati dai finestrini. L'incendio che si sprigiona ai lati della strada ha causato, come in questo caso, scarsa visibilità, ne è seguito un tamponamento, poi le fiamme hanno fatto il resto.
Possiamo riprendere il viaggio. Arriviamo a Bari con due ore di ritardo sul previsto, ma appena in tempo per salire sul traghetto della Superfast. Questa compagnia ha delle navi che consentono il campeggio a bordo, e nonostante il nostro ritardo la nave fosse già piena di Tir e tutta l'area per accedere al ponte aperto riservato ai camper, usano la rampa come fosse un montacarichi e ci fanno salire al ponte 6 andando ad occupare l'unico posto rimasto libero. Ci colleghiamo all'alimentazione elettrica e svuotiamo la cassetta WC negli ottimi bagni forniti anche di docce.
Sbarchiamo e giriamo la città in cerca di un distributore, siamo in riserva e dobbiamo fare carburante. Facciamo il pieno a 1,05 € al litro. Ora possiamo andare al mare e fare il primo bagno. Seguiamo il tratto di costa a nord-ovest della città fino ad arrivare a percorrere una strada con a sinistra il mare e a destra una zona umida frequentata da avifauna. Il posto è bello e si presta alla sosta all'ombra di alberi di eucalipto. Ci fermiamo in un tratto di spiaggia fornito di doccia. Avevamo preventivato questa sosta prima di affrontare la traversata verso il mare Egeo (circa 450 km di montagne) Verso le ore 11 partiamo. Per errore non imbocchiamo la nuova strada per Ioanina, ma la vecchia e tortuosa strada che si arrampica sulla sinistra della città. La strada paesaggisticamente è molto bella, ma quante curve!
La strada è molto frequentata da Tir. Notiamo che sono quasi tutti Tir che trasportano autovetture usate e tutte senza targa! su una c'è ancora un pezzetto di targa AO (Aosta). Dove vanno tutte quelle auto senza targa? Arrivati a Ioanina prendiamo per Grevena passando per Metsovo. La strada che va verso Grevena è in alta montagna ed è la più interessante. Ad una baita ci fermiamo a prendere un gelato. In questa zona d'inverno nevica e ci sono anche impianti di risalita per sciatori. A Grevena prendiamo l'autostrada fino a Thessaloniki. Dopo la città proseguiamo in direzione di Neo Moudania. Ormai è tarda sera e ci fermiamo a dormire in una tranquilla strada del primo paese turistico che incontriamo.
Modalità di arrivo: Dalla autostrada proveniente da Thessaloniki proseguire fino a superare il canale di Pontidea. Poi prendere la deviazione per Sani beach. Lungo la strada deviare a sinistra per Kassandria, arrivati al successivo bivio prendere la strada che sale sulla destra in una pineta seguendo l'indicazione di un cartello arancione. Arrivati in fondo alla via girare a sinistra imboccando una larga strada sterrata che scende inoltrandosi nella pineta. Arrivati in fondo girare a sinistra, la strada scende verso la spiaggia, poco prima di un breve tratto asfaltato di fronte a delle ville, una stradina sulla destra porta allo spiazzo con terrazza sul mare.
Descrizione della giornata: Al mattino riprendiamo la strada. Facciamo rifornimento a 0,950 € al litro. Sono le ore 9 e il display del benzinaio segna già 39 gradi. Il caldo si fa sentire. Presa la strada per Sani beach la percorriamo fino in fondo, qui però è pieno di villaggi con ingresso a pagamento. Torniamo indietro e prendiamo per Kassandria. Arriviamo ad una pineta molto estesa e piena di vie sterrate. E' un vero labirinto. Fermo il camper all'ombra ed inizio l'esplorazione con la mountain bike. La pineta è percorsa da un reticolo di strade sterrate con tanto di targa che ne indica il nome come se fossimo in città. E' evidente l'intento di lottizzarla tutta, per fortuna è ancora quasi tutta integra e le ville sono rare. Appena capisco qual è la strada che porta al mare torno al camper. Sudatissimo per il caldo e la pedalata di ritorno tutta in salita avvio il camper. Scendiamo fino ad arrivare poco prima di un paio di ville, lasciamo il camper all'ombra, e ci avviamo a piedi alla spiaggia. Il mare è stupendo e con quel caldo è meraviglioso immergersi in acque così trasparenti. Pranziamo in spiaggia.
Risaliti dalla spiaggia, scopriamo che poco più in là uno stradello porta ad uno spiazzo all'interno della pineta ove si può parcheggiare il camper, poco sotto passa un sentiero ove è stato ricavato un tavolino con sedie che si affaccia su uno strapiombo sul mare. Il luogo è veramente incantevole, completamente all'ombra si gode della vista di tutto il golfo. Spostiamo il camper nello spiazzo e passiamo buona parte del pomeriggio al fresco della pineta sdraiati sulla nostra terrazza in vista del mare. Una capretta tutta nera con tanto di barbetta si affaccia timorosa sul sentiero. Cerchiamo di non spaventarla rimanendo immobili. Si avvicina, ma non è abituata ad incontrare persone su quello che deve essere il suo sentiero. Poi dopo una serie di tentativi capisce che non siamo ostili: ci passa accanto e se ne va. Più tardi percorrendo il sentiero scendiamo in spiaggia per il bagno pomeridiano
Descrizione della giornata: Alle 9 facciamo il primo bagno in un'acqua calmissima e trasparentissima. Nelle ore più calde risaliamo in pineta e mangiamo all'ombra dei pini. Nel pomeriggio ci avventuriamo ad esplorare il sentiero che percorre tutto il tratto di pineta che si affaccia sul mare. Verso sera scendiamo in spiaggia percorrendo la strada con il camper, dormiremo lì la notte.
Modalità di arrivo: Si riprende l'unica strada che costeggia il mare fino a Paliouri. Qui imbocchiamo la strada che porta alla spiaggia.
Descrizione della giornata: Appena svegli al mattino ci tuffiamo subito in acqua. Poi sotto un albero della spiaggia facciamo colazione, in spiaggia non c'e ancora nessuno. Dietro di noi c'è un'area transennata ed un gruppo di archeologi scava riparandosi dal sole sotto un ombrellone da spiaggia. Verso le 11 partiamo in direzione di Paliouri. Lungo la strada facciamo spesa e poi a Kallithea ci fermiamo in una taverna a mangiare. Il caldo è atroce in questi giorni la temperatura è stata sempre al di sopra dei 40° C. Ripartiamo tenendo il climatizzatore al massimo.
Arrivati a Paliouri superiamo il paese e ci dirigiamo verso il porto e la spiaggia. Arriviamo in una baia con a destra il porto e a sinistra gli stabilimenti balneari. La baia è affollata di bagnanti che per sfuggire alla canicola sono quasi tutti in acqua, è inoltre trafficatissima di motoscafi che trainano sballottandoli sulle onde dei piccoli gommoni ognuno dei quali con sopra aggrappato un bagnante. Dal porto parte un galeone carico di bambini. Quando il caldone si attenua, dopo il tramonto prendo la mountain-bike vado all'esplorazione di tutte le stradine che sono dietro la baia. Percorrendo la strada che passa sulla sinistra della baia si passa davanti ad un grosso stabilimento tutto in condizioni fatiscenti ed ormai abbandonato. In fondo alla baia c'è il campeggio. Decidiamo di passare lì la notte tra lo stabilimento e il campeggio.
Modalità di arrivo: Da Paliouri si procede sulla strada costiera, appena dopo la strada svolta risalendo la penisola di Kassandra. Prendere poi la strada sterrata che procede dritta verso il mare. Dal lato opposto c'è una taverna.
Descrizione della giornata: Al mattino prestissimo Paola si concede un bel bagno, mentre Elisa continua a dormire. Alla fine del vecchio stabilimento c'è un bagno ancora funzionante e disposizione dei bagnanti. Ne approfittiamo per vuotare la cassetta del wc del camper. Partiamo. Tornati sulla strada asfaltata, facciamo pochissimi km e subito ci si ripresentano dei luoghi molto interessanti. All'altezza di una taverna, sul lato opposto una strada sterrata scende dapprima molto rapidamente per poi proseguire in piano dritta, dritta al mare. Dopo un breve sopralluogo a piedi, decidiamo di fermarci lì. Parcheggiamo il camper a 10 metri dal mare. Tiriamo subito fuori il tendalino e tutta l'attrezzatura per il mare kayak compreso. Dietro di noi, due piccole tende sotto un pino sono occupate da due greci. Qui come in moltissimi altri posti visitati, le pinete e le spiagge sono occupate da diverse tende e caravan di greci che si dedicano al campeggio libero.
Più tardi facendo il mio consueto giro in kayak ho potuto costatare che l'intera pineta, che si estende per qualche chilometro, è occupata qua e là da campeggiatori. Il mare è stupendo e nelle prime ore della mattina è una tavola di acqua cristallina. Mentre aziono la pagaia non si può non rimanere affascinati dalla varietà di pesci che nuotano sotto di me, si vede tutto. Avete presente un acquario? ebbene qui il mare è così cristallino e trasparente da vedere tutto fino in fondo. Branchi di pesce azzurro nuotano con i loro riflessi scintillanti, a tratti si radunano formando una nuvola di pesci, per poi diradarsi. La giornata andrà avanti così tuffandoci spesso in acqua per il gran caldo e una volta usciti dall'acqua rifugiandoci subito sotto il tendalino al riparo del sole cocente.
Modalità di arrivo: Riprendere la strada verso nord. Girare per Metamorfossi.
Descrizione della giornata: Al mattino colazione e bagno. Per l'intera notte il mare è stato immobile, nemmeno il suono dell'onda che s'infrange a riva si è sentito più, solo il rumore delle ventole dell'oblò accese tutta la notte. La giornata precedente si è rivelata terribilmente calda, il posto è stupendo, ma non è possibile parcheggiare il camper all'ombra. Siamo inoltre a corto d'acqua, quindi appena il sole cocente si incomincia a sentire ripartiamo. Sono circa le 10 e siamo di nuovo in viaggio. Lungo la strada ci fermiamo in una taverna con aria condizionata. Pranziamo lì.
Abbiamo lasciato la penisola Kassandra e ci stiamo avvicinando alla penisola Sithonìa (il secondo dito) incontriamo Metamorfossi. E' una cittadina piena di parchi attrezzati per i bambini. Ci sono sotto i pini scivoli e altalene un po' ovunque. Prima di una curva sulla strada che scende al mare una graziosa fontanella ci consente di approvvigionare il camper d'acqua. Poi scendiamo in spiaggia e dopo un bel bagno usufruiamo delle comodissime docce sulla spiaggia. Risaliti in paese ci fermiamo a prendere un gelato seduti a dei tavolini che si affacciano sul mare, la vista è bella e la musica di sottofondo pure. In serata torniamo sul camper e lo parcheggiamo in piano all'ingresso della pineta. Passeremo lì la notte.
Modalità di arrivo: Imboccare la strada che percorre la costa ovest della penisola Sithonia. Superare Marmaras e Porto Carras. Imboccare la strada che scende verso il mare con indicazione Porto Elena, camping Areti. Al secondo bivio prendere la strada a destra.
Descrizione della giornata: Al mattino uno scoiattolo scende dal pino che è sopra di noi. Dopo le inevitabili foto riprendiamo il viaggio. Verso Marmoras ci lasciamo attrarre dai colori tropicali del mare di una baia poco più sotto. Ci tuffiamo subito in acqua. Dalla parte opposta del mare si vede la penisola di Kassandra che abbiamo lasciato il giorno prima. Mentre eravamo in acqua, dei tuoni attraggono la nostra attenzione: la penisola di Kassandra non si vede più e nuvole nere squarciate da saette avanzano verso di noi. Usciamo dall'acqua e risaliamo in camper. Ripreso il viaggio il temporale è sopra di noi. Il temporale è breve, peccato! qualche goccia d'acqua in più non ci sarebbe dispiaciuta. Usciamo dalla strada seguendo l'indicazione per Porto Elena. Arriviamo ad una piccola baia posta di fronte ad una isoletta vicinissima.
Sulla spiaggia un vecchio camper di un inglese (Steve) il primo che incontriamo in Grecia. Parcheggiamo il nostro poco più avanti. Di fronte alla spiaggia c'è una taverna, è ora di pranzo e ci rechiamo a piedi alla taverna, ottima la frittura di calamari. Nel pomeriggio tiriamo fuori il tendalino e il kayak. Il mare è anche qui molto trasparente, non ha i colori tropicali perchè il fondale non è sabbioso. In compenso è ricco di pesce. In serata due piccoli pescherecci si avvicinano al porticciolo in legno. Dopo sera ci spostiamo in una pineta posta qualche chilometro più in là seguendo l'indicazione fornitaci dal camperista Steve.
Modalità di arrivo: tornare indietro e proseguire sulla strada che costeggia il mare. Appena dopo superato un hotel si arriva in una baia con pini.
Descrizione della giornata: La piccola pineta della baia posta dietro la splendida spiaggia è già occupata da diverse tende. Noi ci sistemiamo più indietro, sotto un gigantesco pino marittimo, poco più in là sotto un altrettanto grande pino un vecchio camper mansardato della GMC tedesco. Si tratta di veicolo d'epoca che nonostante la ruggine ha ancora il suo fascino. E' sabato e come loro consuetudine i greci si recano a colonizzare le spiagge con tende e qualsiasi tipo di veicolo. Non fa eccezione quest'angolo remoto. La zona oltre al mare splendido ha come attrattiva una serie di golfi ed isolette. Via dunque a lunghissimi bagni e giri in kayak. Nelle ore più calde riposiamo all'ombra della pineta, ottimo posto. In serata giro in mountain-bike proseguendo la strada che percorre la costa, dalla pineta in poi è sterrata e non è consigliabile percorrerla in camper.
Modalità di arrivo: Si riprende la strada che fa il periplo della penisola in senso antiorario fino a Toroni.
Descrizione della giornata: Bagno mattutino e partenza in direzione di Toroni. Fatti pochi chilometri ecco un'altra splendida località. Poco prima dell'abitato una taverna con parcheggio all'ombra e posta di fronte alla spiaggia sarebbe un luogo ideale per la sosta, ma arriviamo lì che abbiamo già pranzato. Poco dopo una striscia di sabbia delimita la fine di una caletta e l'inizio della lunga spiaggia di Toroni. E' il luogo ideale per fermarsi con il camper, ma sul posto, attorno ad un'autovettura munita di un forte impianto di amplificazione, ballano sotto un sole implacabile e un ritmo ossessivo alcuni giovani. Considerando il caldo che fa, solo degli "impasticcati" possono resistere a quelle condizioni climatiche.
Decidiamo quindi di proseguire attraversando tutto il lungomare di Toroni. In fondo alla spiaggia ci fermiamo, poco dopo un porticciolo di piccole barche e la fortezza Bizantina. Vicino a noi ci sono due cabine WC in materiale plastico. Ne approfittiamo per scaricare la cassetta del WC. Nel pomeriggio uno stupendo bagno in acque trasparentissime. Poi ci rechiamo ad approvvigionarci d'acqua: abbiamo notato che nell'abitato di Toroni in una piazzetta ci sono alcune docce con rubinetti d'acqua. Il piazzale è ricoperto d'erba e ci sono alcune palme. Dai rubinetti ci sono perfino attaccate le manichette dell'acqua: ci è bastato quindi avvicinare il camper e far rifornimento. Poi dopo un acquisto nell'adiacente supermercato, torniamo con il camper nel tratto di spiaggia in cui eravamo per passare lì la notte.
Modalità di arrivo: Proseguire il giro della penisola in senso antiorario fino a Kalamitsi. Da Kalamitsi riprendere la strada fino a Vourvourou.
Descrizione della giornata: Al mattino il mare è come di consueto immobile come fosse un lago. Con il Kayak inizio il mio consueto giro. Mi dirigo subito verso la fortezza. Sotto, l'acqua cristallina lascia vedere il fondale scoglioso, poi l'acqua assume un colore blu intenso e non si riesce più a vedere il fondo. Superata la fortezza proseguo l'esplorazione della costa tra calette con spiagge ciottolose. Dopo alcuni bagni fatti in mattinata e dopo l'arrivo di due galeoni per turisti, il nostro spirito da esploratori ha il sopravvento e decidiamo di spostarci altrove alla ricerca di nuovi posti da vedere.
Dopo Toroni, splendida è anche la baia di Koufos. Lungo la strada ci fermiamo a mangiare in una taverna con una splendida vista sul golfo di Kalamitsi. Poi scendiamo in paese. Le strade di accesso sono strettissime e sul piccolo litorale troviamo la sorpresa di trovare un cartello scritto, caso unico, anche in italiano: divieto di sosta ai camper. Ci fermiamo ugualmente a bere qualcosa in uno dei caratteristici bar con salotto all'aperto e con annesso stabilimento balneare, poi un bagno nella bellissima baia con nuotata fino a raggiungere l'isoletta.
Di nuovo in viaggio percorriamo la parte di strada che risale la penisola. Dopo una serie di tentativi andati a vuoto nella ricerca di trovare posti splendidi, incominciamo a pensare che forze abbiamo fatto male ad abbandonare così in fretta le località visitate nei giorni scorsi. Arriviamo che è ormai notte a Vourvourou non c'è tempo per sceglierci il posto. Ci fermiamo al primo che ci capita di fronte ad un albergo.
Modalità di arrivo: Da Vourvourou riprendere la strada fino a Ornos Panagias.
Descrizione della giornata: Al mattino ci spostiamo molto presto e proseguiamo la strada per trovare un accesso al mare. Ci fermiamo ad un supermercato per rifornirci e ripartiamo. Nel centro abitato è impossibile vedere il mare, un muro di case e alberghi edificati subito dopo la spiaggia impediscono la vista. Finito il centro abitato entriamo in una lottizzazione in cui sono state edificate numerose ville. E' un labirinto di strade, alla fine riusciamo ad arrivare ad un parcheggio situato a ridosso di una pinetina prima del mare. Facciamo colazione e andiamo al mare. Due sono le splendide baiette accessibili dal parcheggio. Scegliamo la seconda per il fondale sabbioso. Il posto oltre ad essere bello paesaggisticamente, consente anche di stare all'ombra di pini e godersi i colori del mare. Cosa che facciamo appena usciamo dal mare. All'ora di pranzo torniamo al camper. Abbiamo deciso di cucinarci il pasto in camper ma di mangiare in pineta. Scegliamo un posto molto vicino sia al camper sia alla spiaggia e montiamo il tavolino da pic-nic. Dopo pranzo una tranquilla siesta all'ombra con una piacevole brezza marina. Il mare nel frattempo si è agitato per il vento. Dopo gli ultimi bagni del pomeriggio ripartiamo. Siamo a corto di contante e dobbiamo trovare un bancomat.
A Vourvourou ci dicono che per il bancomat occorre andare a Nikitas. Sulla strada per Nikitas incontriamo la polizia che devia tutto il traffico su una strada sterrata di campagna: è in corso un incendio ad una azienda di legname. Arrivati in città ci riforniamo di contante e torniamo indietro. Nel chiedere informazioni per il bancomat eravamo passati in una località che si chiama Ormos Panagias ove in una agenzia turistica abbiamo visto che organizzano gite in barca per Monte Athos con la nave "Menia Maria" galeone arredato in stile vecchio veliero. In realtà si tratta di una moderna imbarcazione in stile retrò, insomma la classica imbarcazione per turisti. Ci lasciamo suggestionare dall'idea e facciamo rotta per Ormos Panagias. La cittadina è tutta concentrata nel suo porto. Poco prima, dietro una spiaggia dedicata alle barche, c'è uno spiazzale in terra battuta e sabbia, ci sono già altri due camper fermi. Parcheggiamo lì anche il nostro.
La sera lungo la spiaggia ci sono una accanto all'altra una fila di taverne e bar con tavolini posati direttamente sulla sabbia. Il paesaggio suggestivo in riva al mare e il profumo della frittura di pesce finiscono per essere un richiamo irresistibile. Passeremo una delle più belle serate al lume di candela con il lieve mormorio dell'onda che si rifrange sulla riva.
Descrizione della giornata: Alla mattina ci rechiamo all'agenzia per fare il biglietto: la partenza è alle ore 10 e il biglietto costa 20 € per gli adulti e 10 € per i bambini. Saliamo sulla "Menia Maria" e ci cerchiamo un posto nei ponti superiori. La nave attende la salita di tutti i turisti in maggioranza tedeschi. Quando e piena poco dopo le ore 10 salpa. C'è molta allegria tra i passeggeri, alcuni si siedono a dei tavoli a gustarsi boccali di birra, altri (noi compresi), indaffarati a scattare foto e riprese video. Vengono particolarmente apprezzate le evoluzioni di alcuni gabbiani che seguono la nave in cerca di cibo offerto dai turisti. La navigazione procede seguendo una rotta che costeggia la costa della penisola Sithonia, seguendo una diagonale, mano mano si avvicina al Monte Athos e se ne allontana sempre di più.
La penisola pur appartenendo formalmente al territorio dello stato greco è in realtà un'entità teocratica indipendente tanto che per entrarvi è necessario uno speciale permesso (il Dhiamonitirion). E' abitata da circa 1500 monaci ortodossi distribuiti in 20 monasteri principali o laure, oltre a 12 Skiti (comunità di monaci singoli sorte intorno a chiese) e a circa 250 Celle, o eremi isolati. La superficie ricopre circa 350 kmq. Ognuno dei 20 monasteri principali elegge un proprio superiore e i rappresentanti per la Santa Assemblea la quale esercita il potere legislativo su tutto il Monte Athos. Tornati in porto, un gelato al bar di fronte al porto, facciamo spesa al supermarket, una bella doccia nel nostro camper, poi rifornimento d'acqua alla fontana posta all'uscita del parcheggio e via di nuovo in viaggio. Dopo aver superato Agios Nikolaos troviamo una spiaggia ci fermiamo lì.
Descrizione della giornata: Alla mattina riprendiamo il viaggio arriviamo a Stratoni, una città che ruota attorno all'attività della sua miniera. E' una città dall'aspetto molto diverso da quelle visitate finora. E' costituita da un grande viale posto sul lungomare con ampi marciapiedi. Sarà forse l'ora in cui arriviamo circa mezzogiorno, ma ha l'aspetto della città deserta. A fatica troviamo lungo il viale un posto per mangiare, non ha neanche l'insegna, ed è alloggiato in un edificio che sembra un vecchio albergo in uno stile moderno anni '70, con grandi finestre con infissi in alluminio, di fronte alcuni tavolini per fortuna posti all'ombra. Dopo pranzo spostiamo il camper al parcheggio posto al lato della spiaggia vicino al porticciolo. Qui all'ombra di eucalipto parcheggiamo il camper. Il posto sembra un piccolo campeggio abbandonato, ai lati delle piazzole scorgo dei rubinetti con attacco da mezzo pollice, provo ad aprirne uno: c'è anche l'acqua!
Passiamo le ore più calde a riposare all'ombra e gustandoci una fresca brezza marina. Più tardi mi reco con Elisa sulla spiaggia a fare il bagno. La spiaggia è attrezzata con docce. Nel frattempo Paola ha socializzato con un gruppo di italiani seduti a prendere il fresco poco più in là. Si tratta di un gruppo di camperisti: circa 12 camper parcheggiati in un'area posta poco più in là, un campo di calcio al momento in disuso, con tanto di servizi igienici. Le autorità locali forniscono gratuitamente l'area agli ospiti italiani fornita oltre dei servizi igienici anche di una fontana per il lavaggio dei panni o delle stoviglie. I camperisti sono tutte coppie di pensionati che hanno deciso di passare l'estate a Stratoni. Fa piacere vedere che si può vivere gradevolmente la terza età viaggiando per il mondo come fanno questi nostri connazionali.
Modalità di arrivo: Da Stratoni si ritorna sulla strada principale, poi seguire le indicazioni per Stagira.
Descrizione della giornata: Al mattino svuotiamo i nostri serbatoi nel wc dell'area ove sono i camper. Un saluto ai nuovi amici e ripartiamo. Vogliamo andare a Stagira, la città che diede i natali ad Aristotele. A Stagira arriviamo al parco dedicato ad Aristotele. Il biglietto d'ingresso è di 1 € a persona. Nel parco ci sono attrezzature per fare semplici esperimenti di idrodinamica, ottica, cinetica, acustica. Molto divertenti soprattutto per i bambini. Torniamo indietro. Appena subito dopo Stagira ci fermiamo a mangiare in una taverna caratteristica.
Dopo pranzo ripartiamo, una volta superato il promontorio di Stratoni, tornando sulla costa. Ci fermiamo subito dopo: una bella spiaggia è visibile dalla strada. Per accedervi occorre introdursi in una stretta stradina in discesa. Non è possibile entrarci dal senso di marcia in cui procediamo, perchè la curva a destra è troppo stretta. Procediamo lungo la strada poi facciamo l'inversione a U e torniamo indietro. Ci infiliamo nello stradello e scendiamo in spiaggia. La parte destra verso il bosco è ampiamente occupata da caravan e tende, che hanno l'aria di soggiornare lì per tutta la stagione balneare. Ci fermiamo a metà spiaggia. Bagni e giri in kayak
Descrizione della giornata: E' sabato e con il passare delle ore la spiaggia si popola di nuovi arrivi. Fastidioso è l'abitudine di invadere la spiaggia con grossi fuoristrada, qualcuno ci prova anche con normali auto, insabbiandosi. Peccato, la spiaggia e la bellezza del mare meriterebbero un uso diverso.
Modalità di arrivo: Si prosegue sulla strada superando Olimpiada e Stavros. Poi seguire le indicazioni per Thessaloniki. Proseguire lungo l'autostrada in direzione di Atene. A Larissa uscire dall'autostrada e prendere per Trikala. Prendere per Kalambaka ed infine per Metsovo.
Descrizione della giornata: Decidiamo di partire. Risaliamo la costa, poi imbocchiamo l'autostrada per Thessaloniki, lungo la strada incrociamo un'interminabile fila di auto in direzione opposta verso il mare. Superata Thessaloniki prendiamo la direzione per Atene. L'idea è di fare una strada per il ritorno diversa rispetto all'andata, passando più a sud. Arrivati all'altezza di Litohoro usciamo dall'autostrada e prendiamo la direzione del mare. Arriviamo in una località con una bellissima taverna sotto i pini, il parcheggio che divide lo spazio tra il locale e la spiaggia è intasato di autovetture. Lasciamo il camper un po' lontano e visto che ormai è ora di pranzo ci rechiamo a mangiare.
Dopo pranzo ripartiamo. Per sera vogliamo arrivare in un posto abbastanza elevato per dormire al fresco. Passata Larissa e Trikala arriviamo a Kalambaka cittadina piena di alberghi. Ha alle sue spalle degli speroni di roccia in cui sono incastonate dei suggestivi monasteri le famose Meteore costruiti sulle rocce. Consigliata la visita. La strada, superata Kalambaka, sale sulla montagna in un terminabile sali e scendi, fino ad arrivare a 1650 m. qui troviamo una piazzola e ci fermiamo. L'aria è fresca, ci sono lì intorno delle stradine che si inerpicano, con la mountain bike ne percorro qualcuna: aria fine e suoni provenienti da un gregge. La notte è fresca e dobbiamo dormire con i finestrini chiusi e nei sacchi a pelo.
Modalità di arrivo: Si prosegue verso Ioanina. Poi imboccare l'autostrada per Igoumenitsa
Descrizione della giornata: Al mattino ci fermiamo a far colazione in una baita. E' un posto ristoro che in inverno è utilizzato dagli sciatori del vicino impianto di risalita. Ripreso il viaggio, scendiamo a Ioanina. Qui prendiamo l'autostrada per Igoumenitsa. L'autostrada non è ancora completata e a tratti si esce e si percorrono interminabili tratti a curve quasi tutti in discesa. E' ormai l'ora di pranzo. Ci fermiamo a mangiare nella prima taverna che troviamo. Siamo gli unici clienti e in tre spendiamo in totale una delle cifre più basse delle taverne visitate: 13 €! (il massimo è stato 30 €) Arrivati a Igoumenitsa ci fermiamo sulla stessa spiaggia già visitata al nostro arrivo in Grecia. Per tutto il resto della giornata vediamo transitare nel golfo i traghetti che fanno la spola avanti e indietro.
Il mare non è certo quello visto nella penisola Calcidica. Mi consolo con un bel giro di esplorazione in bicicletta nelle strade che costeggiano le zone umide alle spalle della spiaggia. Alcune garzette fanno bella mostra di se con il loro piumaggio bianco. Le rane, con l'inconfondibile gracidare danno il ritmo alla mia pedalata.
Descrizione della giornata: Giornata di relax passata in spiaggia e girando con il kayak. In serata saliamo sul traghetto della Superfast per il ritorno in Italia
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