Bisogna presentarsi all'agenzia posta di fronte al porto alle 9,30 mentre la partenza della nave è prevista per le ore 10.
La navigazione viene animata da un finto pirata che abbigliato come se fosse "Capitano Uncino" passa tra i passeggeri minacciandoli con una pistola ad avancarica. Ma più che da lui i passeggeri vengono attratti dalle esibizioni di alcuni gabbiani che inseguono l'imbarcazione. Il più audace ruba un panino dalle mani di una turista. Quest'ultima, tutt'altro che adirata, sta al gioco e ne offre un altro stendendo la mano a poppa del galeone. Un gabbiano dopo alcune acrobazie aeree si mette a volare alla stessa velocità dell'imbarcazione e a una quota leggermente più alta. Poi si avvicina, con il becco morde il panino, la turista lo lascia e il gabbiano vola via con la sua preda. Un applauso parte da tutti i passeggeri che ormai a poppa sono tutti presi dalle esibizioni dei gabbiani. L'evento si ripete più volte durante la navigazione, alla fine anche i bambini vogliono dare il panino ai gabbiani.
Il Capitano della nave ad un certo punto annuncia in tedesco l'avvistamento di delfini a poppa, sono però lontani e non riusciamo a vederli. Seguono altri venti minuti di navigazione e poi un secondo avvistamento a prua: questa volta li vediamo bene, sono due, dopo due uscite si immergono e scompaiono dalla vista.
Ci stiamo avvicinando a Monte Athos: la sua sagoma imponente a forma piramidale ci appare in controluce. Lo speaker incomincia ad illustrare prima in tedesco e poi in un pessimo inglese tutti i monasteri che incontriamo lungo la navigazione. La nave ora costeggia la costa occidentale della penisola sacra interdetta al sesso femminile. Dal punto di vista etico, perchè privarsi della metà del creato, il sesso femminile, proprio quello che genera la vita? E' una delle domande che ci poniamo mentre navighiamo sottocosta.
I più antichi monasteri sono stati edificati nel X secolo, gran parte delle restanti risale al secolo successivo.
Molti di essi, quando anticamente la difesa era un'esigenza prioritaria, erano simili a castelli fortificati, chiusi in mura merlate e turrite, rimaste inglobate negli ampliamenti successivi.
Generalmente i complessi monastici sono raccolti attorno a un grande chiostro quadrangolare, a meno che la conformazione del terreno non costringa ad altre soluzioni.
Oggi la penisola di Monte Athos è una repubblica autonoma in territorio greco, quasi uno stato indipendente come la Città del Vaticano.
Comprende 20 monasteri, retti da un abate eletto a vita dai monaci, e 14 schite (villaggi di monaci legati a un monastero). Vi sono poi celle, comunità di non più di nove monaci raccolte attorno a una cappella, capanne abitate da due o tre religiosi, ed eremi ricavati in grotte sulle montagne.
I 20 monasteri tramite il Koinotis (la comunità, formata dai rappresentanti dei monasteri) e l'Epistasia (organo esecutivo del Koinotis) governano il territorio, dipendono giuridicamente dal Patriarca di Costantinopoli e sono soggetti al Dioikitis, autorità civile stabilita dal governo greco, il cui compito è di vigilare affinché la costituzione della repubblica non venga violata.
Finita la navigazione sottocosta la nave attracca al porto di Ouranopoli per una sosta di due ore prima di ritornare ad Ormos Panagias verso le 16,30.