Il mare è trasparentissimo, di fronte alla spiaggia il fondale è sabbioso, più in là sono visibili delle rocce e delle alghe, si vedono pure alcuni pesci. Mentre aziono la pagaia riesco a vedere tranquillamente il fondo. Dirigendomi in linea retta verso l'isola
di Karga, più vado avanti e più mi allontano dalla riva, il fondale diventa sempre più profondo fino a scomparire dalla vista diventando un colore uniforme tendente al blu.
Arrivato in prossimità dell'isola mi volto e mi accorgo di lasciare una scia di bollicine: l'acqua pur essendo molto trasparente è un po’ schiumosa, è un fenomeno che non si è mai manifestato nelle acque dell'isola in cui abbiamo navigato finora. Evidentemente questa costa nord dell'isola sopportando un carico di abitazioni notevolmente maggiore incomincia a risentire dell'accumulo degli scarichi urbani (è la conseguenza al "bianco più bianco" insomma dei detersivi). La mattina volge al termine e si incominciano a vedere girare motoscafi ed altre imbarcazioni. Decido di tornare, il mare è cambiato non è più calmissimo.