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Escursione facile: tempo 4 h.
Consigliata per tutti. L'itinerario inizia dal Rifugio Auronzo,
raggiungibile da Misurina in circa 15 minuti percorrendo la strada
asfaltata, con tariffa a pagamento 30 € per camper 24 ore non frazionabili,
che consente anche il parcheggio di notte alle Tre Cime di
Lavaredo,
oppure ogni 15' con bus di linea parcheggiando nella AA n°1948 di Misurina a
12 € per 24h. L'itinerario di trekking gira ad anello intorno
alle Tre Cime di Lavaredo. Con il bel tempo il panorama è stupendo, si snoda
lungo ghiaioni su strade sterrate e comodi sentieri.
Dal Rifugio Auronzo, si percorre la strada sterrata quasi
pianeggiante, che porta al Rifugio Lavaredo. E' questo il tratto
da "passeggiata domenicale" ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, frequentata
da un gran numero di turisti senza pretese escursionistiche.
Lungo
la passeggiata si gode di un ampio panorama verso il Sorapiss m. 3205
e il Monte Cristallino di Misurina m. 2775.
Dopo circa quindici minuti dalla partenza, si raggiunge una piccola
chiesetta dedicata a Maria Ausiliatrice. Proseguendo, di fronte si vede la
Croda dei Toni m. 3094 e, quando la strada gira verso sinistra, appare
anche la Croda Passaporto m. 2701.
Raggiunto il Rifugio Lavaredo, per proseguire si possono scegliere due
soluzioni: salire sulla sinistra lungo il sentiero che taglia diagonalmente
i depositi detritici alla base della Torre Piccola di Lavaredo, o proseguire
per la strada che segue un percorso un po' più lungo, ma più agevole e più
adatto a fotografare il lato est delle Tre Cime. Noi seguiremo questo
secondo sentiero. Passato il rifugio, si sale verso la Forcella Lavaredo,
seguendo la strada, fino a raggiungere una biforcazione, dove si prosegue
diritto. Sulla destra si vedono le pareti rosate della dolomia principale di
cui è costituita la Croda Passaporto, ai cui piedi vi sono grandi accumuli
recenti di detriti di falda. Di fronte, le pareti
della
Cima Piccola, anch'esse costituite da dolomia principale. Ancora un breve
tratto in cui la strada passa tra alcuni grossi massi di crollo di antiche
frane, poi si raggiunge la Forcella Lavaredo.
Arrivati alla Forcella un vento gelido ci induce a rivestirci in fretta.
Dalla Forcella si scende lungo la strada per breve tratto, poi prendere il
sentiero di destra, che sale lungo il ghiaione, per poi proseguire con
andamento pianeggiante o a brevi saliscendi in direzione del Rifugio Locatelli. Al termine di questo tratto, sulla sinistra si vede una
caverna scavata nella roccia durante la
prima guerra mondiale. Ancora una brevissima salita, superata la quale,
appare, vicinissimo, il Rifugio A. Locatelli. Dietro il Rifugio, c'è una
piccola chiesetta che ricorda i caduti delle cruente battaglie combattute
tra queste meravigliose montagne. Per fortuna con l'Unione Europea si è
definitivamente chiuso il terribile periodo delle guerre in Europa
occidentale.
Al Rifugio affollatissimo di escursionisti mangiamo. Ci troviamo a metà
percorso. Si prosegue poi scendendo per la stradina di destra rispetto a chi
guarda le Tre Cime di Lavaredo.
Il
primo tratto è in discesa, seguendo le indicazioni per il Rifugio Auronzo.
Arrivati in una prateria facciamo amicizia con delle pacifiche mucche che
pascolano indisturbate.
Qui l'acqua scorre limpida e fresca tutto l'anno e vicino all'acqua cresce
numerosa la rara sassifraga stellare Saxifraga stellaris dai
fiori piccoli con petali bianchi macchiati di giallo e antere rosse. L'acqua
della sorgente scorre per breve tratto, poi scompare impaludando il prato.
Più a valle, l'acqua ricompare alle sorgenti del Fiume Rienza,
affluente di sinistra del Fiume Drava, che riversa le acque molto più a Est, nel Danubio e
quindi nel Mar Nero.
Saliamo per buon tratto lungo il sentiero fino a raggiungere il Col
Forcellina.
In tutta questa zona la presenza faunistica è rappresentata dalla marmotta
Marmota marmota, dal camoscio Rupicapra
rupicapra e dalla volpe rossa o volpe comune Vulpes vulpes. Nei periodi di maggior affollamento turistico è
impossibile riuscire a fare avvistamenti. Procedendo lungo il sentiero, si
attraversa un piccolo ruscello le cui acque provengono da uno dei tre
piccoli laghi che ci sono più a monte. Si raggiunge la Malga Longa, qui si
sale per breve tratto e, sulla sinistra, si vedono i tre laghetti delle Tre
Cime, dalle acque verde-azzurro e freddissime. Il paesaggio che si
attraversa, sempre al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo, è costituito da
pascoli d'alta montagna con insediamenti radi di pino mugo Pinus mugo.
Raggiunto il punto sommitale della salita, il sentiero prosegue lungo un
tratto con andamento pianeggiante o leggera salita. Si passa tagliando
trasversalmente un grande ghiaione costituito dai consueti depositi
detritici di falda. Alla fine del grande ghiaione, si raggiunge la Forcella
di Mezzo, dove il sentiero si divide. Prendere a sinistra. Siamo alla fine
dell'escursione, dopo un continuo leggero saliscendi e si attraversa un
punto in cui la roccia affiorante è costantemente bagnata e scivolosa,
occorre reggersi alla catena posta proprio per evitare brutti scivoloni.
Dopo circa tre ore di cammino più una di sosta, arriviamo di nuovo in vista del
Rifugio Auronzo. |
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