Con la conquista cartaginese nella seconda metà del VI sec. a.
C. iniziò il periodo punico. Tharros raggiunse un notevole
sviluppo urbano e importanza politica. Nell'area urbana
è attualmente visitabile il maggior monumento visibile risalente a
quest'epoca: il Tempio delle Semicolonne Doriche, parzialmente
intagliato nella roccia e decorato da semicolonne scolpite in
rilievo. Sono inoltre visibili alle pendici della collina di Muru Mannu i resti della cinta muraria urbana, che costruita
alla fine del VI secolo a. C., subì vari rifacimenti in età romana.
In età romana dall'anno 238 a. C., la città continuò a
prosperare, raggiungendo il massimo splendore nel III sec. d. C.
circa, periodo al quale risalgono gli edifici pubblici più monumentali . Tra essi sono da ricordare i due edifici termali,
entrambi situati a ridosso del mare. Tra i templi romani, oltre
a quello sorto sul precedente tempio delle semicolonne doriche,
parzialmente riutilizzandone il materiale edilizio, quello che
colpisce il visitatore moderno è senz'altro il tempio tetrastilo
sul mare, del quale due colonne restano ancora in piedi.
Camminando lungo i maggiori assi viari della città romana, il
Cardo Massimo e il Decumano Massimo, molto ben conservati, è
inoltre possibile vedere le antiche botteghe e le case che
popolavano la città nel pieno del suo sviluppo. Caratteristiche
sono le cisterne, di cui erano dotate quasi tutte le abitazioni
e che a Tharros, come in molte altre città che furono puniche
prima che romane, sono del tipo detto a bagnarola.
La città di Tharros fu abbandonata definitivamente attorno
all'anno mille, dopo vari secoli di declino, perchè troppo
esposta agli attacchi pirateschi.