Arcipelago Corsica www.arcipelagoverde.it
Itinerario in camper
mercoledì 19 marzo 2008
percorso stradale: Si arriva nel porto di Livorno in autostrada
aspetti positivi |
facilità di accesso in porto |
aspetti negativi |
code a Firenze |
descrizione della giornata: Arriviamo in serata, entriamo nel porto e ci fermiamo per la notte in un parcheggio posto in prossimità della nave che è già attraccata nella banchina.
Sbarco in Corsica
giovedì 20 marzo 2008
Area sosta n° 4264 | latitudine | longitudine | percorso stradale: Sbarcati a Bastia percorriamo la litoranea in direzione nord fino a Macinaggio. |
42.958956 | 9.453164 |
aspetti positivi |
Bellezza del paesaggio |
aspetti negativi |
pochissime possibilità di sosta fino a Macinaggio |
descrizione della giornata: Sbarcati a Bastia, facciamo rifornimento di carburante. Qui scopriamo che a differenza dell'ultimo nostro viaggio in Corsica, il costo del gasolio è oggi più o meno lo stesso che in Italia.
Ci dirigiamo verso nord, percorrendo il dito in senso antiorario. Il paesaggio è stupendo e i colori del mare fantastici.
Macinaggio è la località che abbiamo scelto per la prima sosta. Arriviamo nel parcheggio del porticciolo nel primo pomeriggio, ci sono altri due camper italiani che sostano lì. Dopo un breve giro in paese, ci dirigiamo oltre il porto verso la spiaggia. Qui un'indicazione ci segnala la direzione per il "sentiero dei doganieri". Incuriositi ne facciamo un breve tratto: partendo dalla spiaggia fino a percorrerla tutta, arrivati al promontorio, il sentiero si arrampica costeggiando il mare. Su una palina viene riportato il tempo che occorre per percorrerlo tutto: circa 8 ore. Il posto è talmente bello che decidiamo di percorrerlo il giorno seguente almeno per un tratto. Tornati in paese, scopriamo un tabellone che segna il percorso del sentiero. Più in là vicino all'ufficio turistico è previsto un posto di rifornimento acqua per i camper, occorre una moneta di 2 € per il rifornimento. Il vento in serata sta rinforzando e per tutta la notte ci cullerà.
Il sentiero dei doganieri
venerdì 21 marzo 2008
aspetti positivi |
Bellezza del paesaggio, mare e località tranquille |
aspetti negativi |
forte vento da ovest |
descrizione della giornata: Al mattino ci attrezziamo con giacca a vento, racchette e scarponi da trekking e con zaino in spalla iniziamo l'escursione. Il vento ha soffiato tutta la notte e al mattino non è certo calato. Il cielo è solcato da nuvole. Trascorriamo la giornata camminando da Macinaggio a S. Maria.
Rientriamo nel pomeriggio. Le raffiche di vento ora sono molto forti. Nel parcheggio cerchiamo di mettere il camper in una zona meno ventosa, a ridosso di alcuni edifici.
Curve, burroni e strade strette!
sabato 22 marzo 2008
Area sosta | latitudine | longitudine |
percorso stradale: |
n°4250 Marina de Giottani | 42.8659580 | 9.3434900 |
aspetti positivi |
Paesaggio molto panoramico |
aspetti negativi |
Strada molto stretta e senza protezioni |
descrizione della giornata: Al mattino partiamo da Macinaggio salendo verso Centuri. Il vento nella notte non è affatto cessato, ma diminuito in intensità. La strada più si sale e più diventa stretta. Siamo costretti a viaggiare con il nostro mezzo a cavallo della striscia di mezzeria. Suoniamo ripetutamente ad ogni curva. Il bordo destro della strada non ha nessuna protezione, in alcuni punti si vedono sull'asfalto strisce di frenate improvvise che proseguono attraversando il bordo del burrone in questa zona molto profondo. Solo una preghiera si può dire per gli occupanti di quell'autovettura precipitata lì sotto. Improvvisamente alcune curve più in là vediamo un camion che procede in senso opposto. Appena ci vede si ferma accostando il camion alla parete di roccia che delimita il suo lato della strada. Per fortuna in quel punto la strada è un po' più larga. Dobbiamo passargli molto vicino e alla nostra destra c'è il burrone! La manovra riesce perfettamente se non fosse che il camion non è riuscito ad accostare completamente, la coda sporge. Ci costringe a far strusciare lo specchietto retrovisore sinistro facendolo ripiegare. Ci va bene, senza vedere il bordo destro della strada e del burrone gli passiamo accanto senza danni. Tirato un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo, superiamo il crinale della catena montuosa e scendiamo verso Centuri. Inutile dire che lo scenario è molto panoramico con un mare di un blu molto intenso, increspato dalla mareggiata che imperversava in quei giorni. La strada comunque rimane stretta fino a Marina de Giottani ove ci fermiamo nell'area di sosta riservata ai camper. L'area è il primo parcheggio che si incontra poco prima di arrivare alla spiaggia ed è l'unico in cui è consentita la sosta ai camper. Scendiamo dal camper e ci incamminiamo verso la spiaggia, il vento entra fortissimo nel piccolo golfo provenendo diretto da mare. Sulla destra un piccolissimo porticciolo tiene a bada la mareggiata. Alcune onde riescono a saltare la scogliera di protezione che comunque svolge bene il suo compito. Inutile avvicinarsi di più, è ormai l'ora di pranzo: entriamo nel ristorante-hotel del posto. All'interno ci accoglie il gestore che parla perfettamente l'italiano. Insieme ad un'altra coppia anch'essi Italiani siamo gli unici clienti.
Il gestore ci racconta che in estate il posto è molto frequentato, "anche troppo", aggiunge. Soddisfatti del pasto risaliamo sul camper, L'area è gratuita, provvista di panchine e di una staccionata in legno che la delimita. Scarichiamo le acque nel comodo CS e ripartiamo. Il posto è comunque molto bello per una sosta estiva. Proseguendo sulla strada che ridiscende il dito dalla parte occidentale arriviamo a Nonza; la lunga spiaggia nera che si vede dall'abitato è ricca di amianto, frutto degli scarti di lavorazione delle vicine miniere in disuso. Inutile dire che non è consigliabile sdraiarsi su queste spiagge per i noti rischi sanitari derivati dall'amianto.
In serata arriviamo a St. Florence e ci fermiamo nel parcheggio del porto. La cittadina è molto graziosa, ricorda molto i paesini liguri, come tutti quelli visitati in questa costa occidentale del Dito.
Pasqua
domenica 23 marzo 2008
Area sosta | latitudine | longitudine |
percorso stradale: |
n° 4265 St. Florent | 42.67871 | 9.30222 |
aspetti positivi |
St. Florence centro storico e cattedrale |
aspetti negativi |
L'lle Rousse non particolarmente attraente |
descrizione della giornata: E' Pasqua ci alziamo con comodo, piove! Ci rechiamo alla piccola cattedrale in stile tardo romanico. Partecipiamo alla S. Messa. Poi verso le 12 partiamo. La strada costeggia il Deserto des Agriates. Ci fermiamo ad una piazzola a fare qualche foto del paesaggio roccioso e ricco di macchia mediterranea.
Arriviamo a L'lle Rousse, cittadina molto più
grande rispetto a St. Florence. Seguiamo le indicazioni verso il porto e ci
fermiamo in un parcheggio di autopulman nei pressi della stazione ferroviaria
proprio di fronte al porto. Fermiamo il camper e ci rechiamo per una passeggiata
in città e presso il lungomare.
Bastia
lunedì 24 marzo 2008
Area sosta | latitudine | longitudine |
percorso stradale: |
n°4266 | 42.63698 | 8.93709 |
aspetti positivi |
paesaggio interno molto verde. |
aspetti negativi |
quartiere storico di Bastia degradato |
descrizione della giornata:
Il mattino seguente decidiamo di incominciare il viaggio di ritorno. Preferiamo però percorrere un'altra strada rispetto all'andata. Percorriamo la N1197: la strada è molto rettilinea fino a Ponte Leccia, qui si gira alla rotonda per Bastia. In alternativa si poteva percorrere la strada più corta ma molto più curvilinea che passa per St. Florence e prosegue tagliando per l'interno del dito. Nel pomeriggio siamo a Bastia. Visitiamo la città vecchia con la fortezza. Il quartiere è prossimo ad una ristrutturazione perché abbastanza degradato. Il parcheggio nei pressi della città vecchia è un po' squallido con parecchie carcasse di macchine abbandonate. Decidiamo di spostarci nella zona nuova nei pressi del porto. Troviamo un posto nella via posta tra le piscine e la stazione ferroviaria. Facciamo una passeggiata nella piazza davanti al porto. In uno dei locali gustiamo delle crepes e poi torniamo in camper. Il vento ha continuato a soffiare a raffiche, sarà così per tutta la notte. Verso il mattino cerchiamo di dirigere il frontale del camper nella direzione del vento. Ma con scarsi risultati visto che le raffiche spesso cambiano direzione.
Vento, vento, vento.
martedì 25 marzo 2008
aspetti positivi |
vento in poppa verso l'Italia |
aspetti negativi |
porto inagibile per raffiche di vento |
descrizione della giornata: E' il giorno della partenza. Il vento non ha dato tregua durante la notte e sembra rinforzare. Verso le 10 ci rechiamo al porto per vedere la situazione dei traghetti. Entrati nella sala principale troviamo numerose persone accampate alla meglio. Lo sportello della compagnia di navigazione del nostro traghetto, la Moby, non è ancora aperta, ma lì accanto c'é la concorrente Corsica Ferries. Ci riferiscono che il porto è stato dichiarato inagibile dalle autorità portuali per il troppo vento e la nave della loro compagnia che doveva attraccare alle ore 7 attende in rada l'autorizzazione ad entrare. La nostra partenza è prevista per le ore 15 ma se la situazione non migliorerà rischiamo anche noi di non partire. Torniamo al camper. Nella via che percorriamo a piedi in un incrocio si concentrano particolarmente le raffiche di vento (Eolo ha stappato l'otre), per terra si vedono alcuni frammenti di vetro di qualche finestra andata in frantumi. Solo rannicchiandosi un po' si riesce a camminare. Alle 12 entriamo nell'area portuale con il camper, la nave ferma in rada questa mattina è ancora là che balla fra le onde, poveri passeggeri! tutte quelle ore in balia delle onde!
Accanto a noi tutta l'area riservata alla Corsica Ferries è invasa da autoveicoli che attendono l'arrivo della nave. Ci mettiamo in fila per l'imbarco delle 15, ma della nostra nave non si vede neanche l'ombra! L'addetto ai controlli dei biglietti ci conferma che ancora il porto è inagibile, ma lui è ottimista: "la nostra banchina è più protetta", ci dice. Speriamo che non sia ottimismo da compagnia di bandiera!
Verso le 15,45 l'autorità portuale approfittando di un momentaneo calo dell'intensità del vento dichiara agibile il porto. Entra finalmente la nave della Corsica Ferries e circa mezz'ora dopo entra anche la nostra nave. Le operazioni di sbarco sono rapidissime: escono dalla nostra nave solo due auto e due moto. I motociclisti nonostante il peso delle loro Harley Davidson faticano un po' a tenersi in equilibrio a causa delle raffiche di vento. Incominciamo a salire tutti. Alle 16,30 la nave era già pronta per la partenza.
La navigazione a parte la difficoltà nel riuscire a camminare dritti sul ponte della nave è stata tranquilla e con quel vento in poppa abbiamo recuperato un po' di ritardo.