L'abitato di Sougia è costituito da poche case,
praticamente tutte pensioncine
e affittacamere, il lungomare è tutto costituito da bar e taverne.
Qui praticamente ci sono
tutti i confort di un normale campeggio: docce in
spiaggia, bar con taverna, e possibilità di campeggiare in
assoluta tranquillità. Al mattino oltre alle
tende sparse sulla spiaggia un po’ qua e un po’ là, si vedono vicino alla
riva distanziati fra loro alcuni
solitari che dormono nel sacco a pelo. Ma con il
rapido scomparire dell'ombra del
monte il sole induce i campeggiatori ad alzarsi e
smontare le tende. La spiaggia incomincia ad avere il suo
consueto aspetto diurno con i primi bagnanti che
affollano la spiaggia.
Escursione in Kajak: Pagaiare in un mare limpido e cristallino con il solo
suono della pagaia che s'immerge nell'acqua è un
esercizio fisico molto rilassante. Mi dirigo verso est, fino
alla fine della spiaggia. Qui c'è un isolotto, praticamente uno scoglio che si erge alto sul mare, è
vicinissimo
alla riva. Superatolo si vede una piccolissima
spiaggia con grotta, quest'ultima colonizzata da
campeggiatori.
Proseguendo, la costa si fa frastagliata con scogli ed insenature.
L'acqua è limpidissima, la trasparenza è impressionante. Il fondale è roccioso. All'improvviso un branco di
pesci volanti saltano fuori dall'acqua, come
tanti ballerini classici, saltano tutti insieme nella
stessa direzione e si rimmergono scomparendo dalla
vista. Il mio kajak è l'unica
imbarcazione che solca l'acqua. Al contrario delle coste italiane qui le barche
sono rare,
niente motoscafi o fanatici con rombanti moto d'acqua.
La costa è rocciosa e a tratti alta sul mare.
L'escursione prosegue fino a C. Tripiti, poi giro la prua del Kajak
e ritorno indietro.
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