L'altipiano della Giara di Gesturi chiamato dai locali "JARA", è una vasta zona di
42 Km quadrati nel cuore della Sardegna, ad un'altezza di 550 metri sopra il livello del mare.
E' l'ideale percorrerlo interamente in mountainbike. Seguire le strade in
terra battuta che si avventurano all'interno. Durata del percorso 2 ore.
Il Parco della Giara è conosciuto soprattutto come il luogo dove trovano rifugio i “Cavallini della Giara”, ultimi cavalli selvaggi in Europa. Tra tutti i mammiferi che vivono sulla Giara il Cavallino della Giara, "Equus caballus jarae", è senza dubbio il più noto. Non esistendo in Sardegna ritrovamenti fossili di equini, si pensa che il cavallino
sia stato introdotto probabilmente nel periodo nuragico o nel periodo punico,
si sia poi evoluto creando una specie perfettamente adattata al territorio.
Nel medioevo, intere mandrie vivevano nell'isola allo stato brado e alcune popolavano l'isola di Sant'Antioco ancora sino alla fine dell'800.
Caratteristici per la loro piccola stazza, manto morello o baio scuro, occhi a mandorla, criniere e code lunghissime, si sono adattati al particolare ambiente della Giara, con abbondanza di cibo e acqua durante inverno e primavera e scarsità delle stesse durante
l'estate e l'autunno. Durante l'inverno e la primavera le depressioni naturali della Giara, chiamate Paulis, si riempiono di acqua piovana:
costituendo grandi riserve importantissime per dissetare tutta la fauna
selvatica nella stagione secca. Facili da incontrare, le famiglie di cavallini
sono una esperienza meravigliosa con il loro apparire all'improvviso tra sentieri
e cespugli. Il piccolo branco è composto dallo stallone dominante, le femmine e i puledrini, che nascono nel periodo di febbraio – maggio.
Oltre a questi splendidi animali, la giara è popolata ovviamente anche da
cinghiali, volpi, martore, ricci, conigli, lepri, gatti selvatici e tanti altri, vanno menzionati anche i tanti uccelli che vivono o transitano, a seconda dei periodi, sull’altopiano, come ad esempio i falchi e le poiane, le pernici, il picchio rosso maggiore, i gruccioni, i germani reali, le cicogne e i cavalieri d’Italia.
Una segnalazione in particolare va fatta per il “lepidurus opus Lubbocki”, un crostaceo arcaico,
rimasto immutato da 200 milioni di anni, che vive nei paulis e che capita di avvistare nelle belle giornate primaverili.
Il parco