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Sardegna: un'oasi nel mediterraneo da proteggere
Sono più di trent'anni che visitiamo la Sardegna e da allora è sempre stato amore a prima vista.
La Sardegna di oggi è però diversa, soprattutto lungo la costa la speculazione edilizia ha ormai privatizzato
interi tratti di costa soprattutto nella parte nord dell'isola rendendoli inaccessibili. Altri per fortuna sono ancora intatti.
Nell'interno rimane una delle regioni più verdi d'Italia. Migliora la
trasparenza e la pulizia del mare. E' comunque evidente la necessità per le autorità comunali e regionali di aumentare il numero di depuratori
per migliorare la purezza dell'acqua marina anche impedendo l'edificazione della costa.
Migliora ovunque la raccolta differenziata dei rifiuti. L'abbandono dei rifiuti
rimane però un problema ancora irrisolto soprattutto nella parte sud, per questo
aspetto i sardi dovrebbero prendere esempio dai cugini corsi.
A Chia è stato ricavato un campo da golf distruggendo la varietà di specie presenti nella macchia mediterranea che popolava le dune per impiantarvi un'unica specie: l'erba. Far crescere l'erba sulle dune di sabbia comporta un consumo d'acqua notevolissimo da prelevare altrove, e in Sardegna si sa in estate l'acqua dolce manca dappertutto.
In compenso sempre a Chia (ma sono presenti
anche in alcuni stagni nella parte nord) una consistente colonia di fenicotteri rosa popola
gli stagni.
Sapevamo che nelle ex saline di Cagliari (Molentargius) già da anni circa 5.000 fenicotteri rosa soggiornavano e nidificavano nella zona.
Nell'itinerario realizzato a cavallo tra giugno e luglio 2015, abbiamo
visto in maniera più approfondita che in passato i migliori tratti di costa:
siamo partiti da Palau per realizzare l'escursione in kayak all'isola di Caprera
nell'Arcipelago della Maddalena, siamo scesi a Marina di Arbus e a Piscinas
realizzando l'escursione in montain-bike e fat-bike sulle strade che portano
alle gigantesche dune di sabbia e macchia mediterranea in uno scenario
fantastico unico in europa, poi a Cala Domestica di nuovo in kayak visitando le
grotte marine sulla scogliera, ed infine Capo Spartivento e Baia Chia con le
dune, gli stagni con fenicotteri, le bellissime spiagge e il mare più
trasparente della Sardegna. Nuove tappe sono state Scivu e Masua.
L'itinerario realizzato tra giugno e luglio 2006 è stato scelto tra
le migliori spiagge della Sardegna, alcune di esse dei veri paradisi
naturali: Porto
Ferro, Torre Tentizzos,
Piscinas,
Costa Rei,
Berchida. Altre
come Palau di fronte all'Arcipelago della
Maddalena, S. Pietro a Mare, S. Teodoro e
Cala Banana sono state visitate nel 2014.
Abbiamo saltato tutte quelle aree che secondo uno studio
dell'ASL 8 di Cagliari
si sono registrati aumenti nelle percentuali di casi di tumore per la presenza nella zona di poligoni di tiro come a
Torre Murtas o particolari aree industriali.
Le aree archeologiche come Tarros sono state saltate perchè già visitate da precedenti viaggi. Mentre successivamente nel 2011,
abbiamo visitato l'area archeologica di Barumini con il suo stupendo complesso nuragico e il
Parco della Giara ove si possono ammirare dei stupendi cavalli selvaggi. Per chi volesse spezzare il viaggio tagliando la Sardegna a metà, una buona alternativa è visitare i boschi del Parco Nazionale del Gennargentu visitando Orgosolo con i suoi murales e proseguire lungo la SS 129 fino a Bosa.
Video Sardegna, durata 9 min.