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Escursione facile nel deserto Malpaìs Chico (foto colonna a destra, tracciato in verde tempo 1 ora) arrivo al vulcano De Gairìa, tracciato in rosso, tempo 30 min.
Malpais Chico
Provene dalla strada FV-2 che da Caleta De Fuste scende verso sud, si arriva all'incrocio con la FV-50 in direzione di Antigua. Si può parcheggiare il nostro veicolo alla primissima strada sterrata sulla sinistra. C'è un cassonetto mimetizzato da uno steccato di legno. Li inizia la strada sterrata che abbiamo segnato sulla mappa con il colore verde.
Si sale leggermente aggirando il colle. Si incontrano due fattorie, la prima ha anche un locale di culto dedicato alle preghiere. Superata la seconda fattoria, siamo già ad aggirare il secondo colle e imboccata in una leggera discesa la caratteristica pianura denominata Malpais Chico. Arrivati alla terza fattoria, incontriamo una delle rare coltivazioni di uva, le piantine sono protette in buche e irrigate artificialmente.
Scendendo sulla pianura incontriamo piccoli appezzamenti di terreno contornati da muretti a secco. I muretti a secco hanno il duplice scopo di riparare dal vento e creare un bacino per trattenere il più possibile le scarsissime precipitazioni atmosferiche.
Più in là si entra in una pianura con la terra di colore rosso. Il colore della terra e il vulcano Caldera de la Laguna che si vede sullo sfondo ci fanno apparire il paesaggio come se fossimo su Marte.
La passeggiata è molto bella e suggestiva fino ad arrivare all'abitato di
Tiscamanita. Qui finisce il tracciato che abbiamo segnato con il verde.
Caldera De Gairìa
La seconda parte della nostra escursione parte dall'abitato di Tiscamanita per arrivare in cima alla Caldera De Gairìa, tracciato rosso.
Anche questo itinerario possiamo classificarlo come facile fino ad affacciarsi al cratere.
Dalla strada sterrata che abbiamo fatto attraversando il Malpais Chico, si
incontra un brevissimo tratto di strada asfaltata nell'abitato di Tiscamanita,
la prima traversa sulla destra la si deve prendere, uscire dall'abitato e
imboccare la strada sterrata che sale sul vulcano.
Arrivati ad un punto ristoro, si arriva ad un piccolo parcheggio. Qui inizia il
sentiero che sale sul vulcano. Molto suggestivo è il paesaggio, quello che
abbiamo visto nella marcia di avvicinamento, ora lo vediamo da una prospettiva
più elevata con lo sguardo che spazia nel deserto. Anche da qui sembra di essere
su Marte.
Camminiamo sul materiale nero poroso a forma di piccole sfere, caratteristico di
questi vulcani. Questo materiale è abbontantemente usato per riempire nei
giardini gli spazi vuoti tra una pianta e l'altra. In tutta l'isola non cresce
l'erba spontaneamente e sarebbe un assurdo per il consumo d'acqua farla crescere
artificialmente.
Continuando per il sentiero, si passa all'interno di un canalone che ci porta
dritto dritto al cratere. Arrampicandosi sulla terra nera e il materiale
vulcanico franoso, si arriva ad affacciarsi all'interno del cratere.
Dentro il cratere alcune piante hanno trovato un abitat riparato dal vento e con
un po' di umidità favorita dal cratere che fa da inpluvio.
Per il ritorno si ripercorre il tracciato fatto all'andata.