Arcipelago Dolomiti itinerario | |||
Giro delle 5 Torri e delle trincee della Grande Guerra | area sosta n°3944 lat:46.519165 lon:12.036388 | ||
Escursione facile: tempo 1,30 h.
Consigliata per tutti. Nella zona delle 5 Torri si insediò il Comando del gruppo di artiglieria da montagna. Qui furono dislocate le batterie di cannoni puntati contro le postazioni austriache del Lagazuoi e del Forte Tre Sassi. L'itinerario descritto parte dal Rifugio degli Scoiattoli che si può raggiungere a piedi dal parcheggio della funivia o utilizzando la seggiovia. Il percorso gira in senso antiorario intorno alle cime delle Cinque Torri, per poi seguire il museo all'aperto dedicato alla Grande Guerra. Dal Rif. degli Scoiattoli si prende il sentiero che va verso il Rif. delle Cinque Torri. Il sentiero scende lievemente fiancheggiando il lato sud del complesso delle Cinque Torri. Camminando si può ammirare la parete rocciosa che si erge verticale alla propria sinistra, diversi alpinisti si cimentano con corde alla salita della parete. Il sentiero è molto comodo in questo primo tratto. Non bisogna lasciarsi attrarre dalle numerose deviazioni che portano verso la parete rocciosa, sono i sentieri utilizzati dagli alpinisti per iniziare la scalata. Arrivati in vista del Rif. delle Cinque Torri, si segue il sentiero fino quasi ad arrivare al rifugio, prendere il sentiero che sale sulla sinistra. Qui il sentiero è meno marcato, ma non si può sbagliare se si tiene sulla sinistra il complesso delle 5 cime. Fiancheggiando il lato est delle Cinque Torri si nota una vistosa spaccatura nella roccia dalla base fino alla vetta, è la prova della fragilità della dolomia, la roccia sbriciolosa di cui sono costituite queste montagne. Il riscaldamento del pianeta dovuto all'effetto serra non fa che accelerare questo naturale processo di lento sgretolamento della montagna. Clamore aveva suscitato la caduta, nel giugno del 2004, di una guglia del gruppo delle Cinque Torri: si trattava della torre Trephor, una formazione staccata rispetto alla Quarta Bassa, una delle 'dita' più corte del celebre gruppo roccioso, in realtà formato non da cinque, ma da una decina di guglie. Arrivati a costeggiare il lato nord, il sentiero si fa più accidentato, fino a immettersi nel percorso che vede la ricostruzione di numerose trincee di guerra. Dalle tabelle poste accanto alle trincee, si apprende il dramma vissuto dai soldati Italiani durante la prima guerra mondiale, dove freddo, fame e pidocchi erano il tormento quotidiano. Ci sono anche postazioni con manichini di soldati armati di cannoni d'epoca, fanno capire l'atmosfera che regnava allora. Da qui in poi basta seguire l'itinerario proposto dalle trincee per ritornare al Rif. degli Scoiattoli. |