Passeggiata rilassante non faticosa sia a piedi che in bicicletta. Percorrendo la pista ciclabile che corre lungo il lago ha un percorso tutto in pianura.
E' indicata anche a disabili in carrozzella per un certo tratto. Il senso di
rotazione è antiorario, si parte dall'area camper in direzione di Barrea.
Purtroppo il tratto ciclabile non è completo: per gli ultimi due chilometri prima
del ponte occorre percorrere il tratto stradale percorso da veloci automobili.
Se si vuole evitarlo occorre tornare indietro per lo stesso percorso
dell'andata.
Nonostante non sia per niente impegnativo, il giro è abbastanza interessante con
possibilità concreta di avvistamento caprioli la sera e al mattino presto.
Partiamo dal parcheggio camper subito dopo il passaggio di un gregge di pecore.
Passato il chiosco bar-ristoro sulla nostra sinistra si aprono scenari
incantevoli con salici in acqua e canneti. Tra il boschetto acquatico scorazzano
tranquilli dei germani.
Raggiunto e superato il gregge, proseguiamo su una strada sterrata che ora corre
un po' più distante dal lago. Arriviamo ad un secondo bar con tavolini che si
affacciano alla vista dell'abitato di Barrea. La vista è stupenda: a 360° non ci
sono deturpazioni edilizie.
Superato il bar incontriamo un branco di cavalli al pascolo della verde prateria.
Volgendo lo sguardo verso Barrea scorgiamo lungo la strada che dovremo
percorrere un paio di caprioli sbucati dalla vegetazione in riva al lago.
Purtoppo però quando arriviamo lì sono già scomparsi.
Ora siamo nella parte più bassa di Barrea e la pista ciclabile si interrompe per
un breve tratto. Occorre quindi fare la strada fino dopo il ponte che passa
sopra la digha che ha creato questo lago artificiale.
Rientrati nel sentiero ciclabile, l'aspetto della strada diventa più gradevole ed
il paesaggio pure. Si passano alcuni ponticelli di legno. Da questa parte del
lago le sponde sono più scoscese e alla nostra destra dopo la strada
asfaltata (fortunatamente non visibile) si inerpica il pendio che sale fino a
Monte Greco 2285 m. Lungo il percorso alcuni punti sosta con panchine e tavoli
di legno possono essere l'occasione per una sosta ed uno spuntino. Nel nostro
caso invece frequentemente ci fermiamo per mettere o togliere l'attrezzatura
impermeabile, perchè a tratti piove.
Alla fine del sentiero si arriva ad un bar-ristoro con possibilità di noleggiare
sdraio, ombrelloni e piccole imbarcazioni.
Qui purtroppo la pista ciclabile si interrompe mettendo fine all'incantesimo. O
si torna indietro oppure ci sono circa 2 chilometri di strada asfaltata fino al
ponte da fare con automobili che sfrecciano . Qui la passeggiata torna gradevole
e appena attraversato il ponte siamo arrivati.