Area sosta n°357 Bolzano.
Arrivati a Bolzano parcheggiamo vicino alla fiera, nel parcheggio con CS posto sotto alla stazione ferroviaria. Da qui con la bicicletta sfruttando la rete di piste ciclabili ci dirigiamo verso il centro per visitarlo insieme al Museo Archeologico dell'Alto Adige ove è costudita la mummia più antica del mondo.
Area sosta n°1543 Lago di Carezza.
La prima parte della strada che attraversa la Valle D'ega, è molto stretta, bisogna fare molta attenzione per le rocce sporgenti sulla sede stradale. A peggiorare la situazione una insistente pioggia rende il passaggio nella valle più angusto. In serata arriviamo in vista del lago con i suoi colori che vanno dal verde smeraldo al blu turchese. Una corona di abeti a fare da cornice ed in fondo una cresta di montagne impressionante. Nonostante le leggera pioggerellina, e il cielo coperto, i colori rimangono stupendi. E' sera ed il parcheggio è ormai deserto, anche le bancarelle che fanno da cornice sono chiuse. Ci fermiamo per la notte sperando nell'indomani in una giornata migliore.
Area sosta n°2338 Passo Rolle, sera n°2337 Passo Pordoi.
Il cielo è sereno, ma sulle cime delle nuvole ci impediscono la veduta. Facciamo un rapido giro intorno al lago di Carezza seguendo il sentiero tutto attorno. Scattiamo numerosissime foto per immortalare i colori stupendi. . Torniamo al parcheggio che nel frattempo si è animato e riempito di turisti, le bancarelle sono tutte aperte, ed il parcheggiatore ha preso servizio chiedendo il pagamento della tariffa. Appagati dallo spettacolo, ripartiamo con destinazione Passo Rolle. Superato il Lago di forte Buso, nella zona sono diverse le possibilità di sosta che ci si presentano. Ci fermiamo nel parcheggio del centro visite del parco e ci rechiamo a piedi verso l'area faunistica con i cervi, molto richiesta dai bambini.
Torniamo al camper e ci spostiamo un po' più in alto a Passo Rolle. Qui iniziamo a camminare su un sentiero molto facile per i laghi del Colbricon. Tornati al camper, ripartiamo percorrendo all'indietro la strada fino a Predazzo - Moena. Poi affrontiamo i tornanti fino al Passo Pordoi. Piove ed è sera, ci fermiamo accanto ad altri camper nel parcheggio della funivia. .
Dopo una notte di pioggia al Passo Pordoi, al mattino per fortuna non piove ed il cielo è quasi sereno. Ci incamminiamo accanto alla funivia in un sentiero all'inizio fangoso per le piogge della notte e poi ciottoloso che ci porterà in vetta a 2.950 m di altezza, compiendo un dislivello di 800 m dal parcheggio. Arrivati al primo rifugio troviamo la neve scesa nella notte dell'11 agosto! Lo scenario e il paesaggio sono veramente fantastici. Volgendoci indietro vediamo piccolissimi i camper in fondo al parcheggio, in avanti lo scenario del gruppo del Sella tutto imbiancato ci dà una atmosfera surreale.
Il cielo si è ormai chiuso, gli sprazzi di azzurro che avevamo all'inizio dell'escursione non ci sono più. Ci rivestiamo con abiti impermeabili e ci incamminiamo verso il rifugio posto più in alto, luogo di arrivo della funivia. Qui l'occhio spazia indisturbato a 360 gradi in uno scenario da alta quota: ben visibile la Marmolada. Tutte le montagne sono avvolte in un corpo nuvoloso che si fa sempre più minaccioso, si riescono ancora a vedere numerosi escursionisti che camminano sulle bianche pendici del gruppo del Sella; appena il tempo di scattare qualche foto e incomincia a nevicare: palline perfettamente tonde come polistirolo. A questo punto la visibilità si riduce a pochi metri da noi e il superbo scenario di montagne si copre di un indefinito velo bianco che inghiotte tutto.
Mangiamo qualcosa al rifugio e torniamo con la funivia a valle. Ottocento metri più sotto, nel parcheggio piove. Partiamo per Passo Falzarego. Scarichiamo i nostri serbatoi nella AA di Arabba area sosta n° 153.
Area sosta n°2332 Passo Falzarego, n° 2328 Passo Falzarego (Valparola). Al mattino per fortuna non piove ed il cielo è quasi sereno. Ci incamminiamo accanto alla funivia in un sentiero che ci porterà in vetta a 2.752 m di altezza, compiendo un dislivello di 670 m dal parcheggio. Lo scenario e il paesaggio sono ancora più belli dell'escursione precedente. Volgendoci ad est vediamo la catena delle Cinque Torri, mentre a sud-ovest imponente il ghiacciaio della Marmolada.
Oggi la giornata è buona e ci consente di salire nell'agevole sentiero. salendo è possibile visitare le gallerie scavate nella montagna durante la Prima Guerra Mondiale come descritto nella pagina dedicata all'escursione. Mangiamo qualcosa al rifugio e torniamo con la funivia a valle.
Ci spostiamo di soli due chilometri verso il museo della Guerra. Qui è possibile parcheggiare il camper nei due parcheggi posti accanto al museo, scegliamo quello posto più in alto accanto alla strada. Lo scegliamo perché più panoramico di quello posto nella conca in basso.
Visitiamo il museo di guerra di Forte Tre Sassi la visita ci concediamo un po' di relax presso il laghetto posto poco più sotto. Verso sera quando l'orda di turisti è ormai in fuga verso i loro alberghi, nella valle cala il silenzio. Vicino a noi esce da un cumulo di sassi il grazioso musetto di una marmotta, appena ci vede fischia, dà l'allarme ma non fugge, siamo a quattro metri di distanza: impossibile trattenersi dalla tentazione di immortalarla con la macchina fotografica..
Al mattino ci alziamo presto, oggi sono previste due escursioni. Saliamo con la seggiovia fino al rifugio degli Scoiattoli e passiamo le ore migliori della giornata arrivando prima al rifugio Averau e successivamente al rifugio Nuvolau. Nel pomeriggio torniamo al Rifugio degli Scoiattoli e iniziamo il giro delle Cinque Torri con annesso museo all'aperto delle Trincee della I Guerra Mondiale.
Torniamo al Rifugio degli Scoiattoli e ci accorgiamo che il numero di escursionisti è decisamente diminuito. Sono le cinque del pomeriggio e se non ci affrettiamo non facciamo più in tempo all'ultima corsa della seggiovia. Tornati al parcheggio saliamo sul camper e partiamo in direzione di Cortina.
Area sosta n° 1031 Cortina d'Ampezzo.
E' mattina siamo a Fiames in un ex aeroporto adibito ad area attrezzata per camper, dall'area di sosta scegliamo di effettuare un'escursione tranquilla in mountainbike alle cascate di Fanes. Dal parcheggio, si prosegue verso nord in direzione opposta rispetto a Cortina lungo la ex pista di decollo. La strada poi diventa ciottolosa costeggiando il letto del torrente. La passeggiata è piacevole, nel percorso si incontrano un punto ristoro e un centro visite del parco dove con gentilezza ci forniscono alcune indicazioni.
Al ritorno ci fermiamo a mangiare nel bar ristoro vicino al torrente, che avevamo visto all'andata. Dopo pranzo, come ormai è di consueto in questo Agosto, piove e bagnati torniamo al camper. Svuotiamo i serbatoi nel comodo CS dell'area di sosta.
Area sosta n° 1031 Cortina d'Ampezzo
E' il secondo giorno che siamo a Fiames. Oggi scegliamo un'escursione in mountain bike un po' più lunga rispetto a quella delle cascate di Fanes. Percorreremo la pista ciclabile che sfruttando un vecchio tracciato ferroviario in disuso ci porterà a gustarci paesaggi sorprendenti.
Al ritorno ci fermiamo a mangiare nel ristorante di Ospitale (piuttosto caro), per arrivarci occorre alla ex stazioncina di Ospitale risalire per la strada sterrata che porta alla strada statale. Tornati a Cortina ancora ci rechiamo al CS poi partiamo in direzione di Misurina.
Area sosta n°1948 Misurina
Al mattino ci alziamo presto e prendiamo il bus per il Rifugio Auronzo. Arrivati presso il rifugio iniziamo l'escursione. Nonostante l'affluenza turistica, passeremo una delle giornate più belle, a gustarci, tutto ad alta quota, una serie indimenticabile di paesaggi fantastici. Il percorso gira ad anello intorno alle Tre Cime.
Tornati in serata alla AA di Misurina, prendiamo il camper e partiamo in direzione di Dobbiaco. Lungo la strada statale poco dopo il Lago di Landro ci fermiamo a passare la notte al parcheggio, con vista delle stupende Tre Cime di Lavaredo. Siamo a pochi passi della pista ciclabile Cortina - Dobbiaco.
Area sosta n°1564 Lago di Landro, n° 1542 Lago di Braies.
Al mattino partiamo per il lago di Braies. Arrivati a circa 500 metri dal lago troviamo la AA per camper, parcheggiamo nello spiazzo sterrato, è in pendenza; arriva il gestore che ci informa subito con un italiano povero di parole: "qui si paga!". E chi pensava il contrario? La tariffa comunque, visti i tempi, è contenuta. Iniziamo l'escursione. Nonostante l'affluenza turistica, la passeggiata è molto gradevole, i paesaggi sono rilassanti e di tanto in tanto deviamo dal sentiero che costeggia il lago per inoltrarci nel bosco.
Area sosta n° 451 Brunico.
Al mattino, prima che il gestore passi a riscuotere la sosta per altre 24 ore, partiamo per Brunico. Arrivati al grosso parcheggio sterrato lo troviamo pieno di camper. Parcheggiamo, tiriamo giù le biciclette e iniziamo l'esplorazione della città interamente percorsa da piste ciclabili. Nel pomeriggio ripartiamo dobbiamo spostarci nelle Dolomiti del Brenta. Bellissima e degna di visita anche la Val Gardena.
La sera riprendiamo la strada per Bolzano per poi prendere la strada per Siusi, poco prima dell'abitato parcheggiamo il camper nel parcheggio della funivia.
Area sosta n° 99 Parcheggio funivia.
Al mattino, prendiamo la funivia per l'Alpe di Siusi per una tranquilla escursione nell'altipiano.
Al ritorno ripartiamo e arriviamo in Val di Non a Tuenno e ci fermiamo per la notte.
Area sosta n° 1551 Lago di Tovel.
Al mattino percorriamo la strada asfaltata e stretta che porta al Lago di Tovel. Per fare l'ultimo tratto occorre pagare 12€ che comprende anche la sosta nel parcheggio camper.
Siamo nel quore del parco qui facciamo una bellissima escursione.
Area sosta n° 1966 Molveno.
Al mattino ripercorriamo la strada asfaltata e stretta uscendo dal parco in direzione di Tuenno. Ci dirigiamo verso Andalo facendovi sosta per alcune ore e poi Molveno. Qui ci sistemiamo nell'area camper e ci riposiamo per il resto della giornata.
Al mattino di buon ora ci incamminiamo verso la funivia di Molveno per fare l'escursione più panoramica del Parco Adamello Brenta.
Nel pomeriggio tornati a Molveno un breve bagno nel lago.
Area sosta n° 3551 Trento
Al mattino ci dirigiamo verso Trento per fermarci nel parcheggio Sanseverino alle spalle dello stadio e a due passi dal Muse il nuovo museo disegnato dall'architetto Rezo Piano.
Area sosta n° Pieve di Ledro.
Al mattino ci dirigiamo verso Riva del Garda e poi saliamo verso la valle di Ledro percorrendo il lungo tunnel e la strada a curve che sale verso il lago. Ci fermiamo a Pieve di Ledro ed iniziamo un bel giro in mountain-bike.
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