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Italia 

Sardegna 2015


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Partenza

Lunedi 22 giugno 2015
Cala Banana Cala Banana

Partenza dal porto di Civitavecchia ore 8.45 con la compagnia Moby. Notte passata in porto nel parcheggio del terminal del porto. Ci imbarchiamo alle 8 partenza puntuale alle 8.45. Purtroppo non c'è l'Open deck anche se il traghetto lo consentirebbe. Arrivati in Sardegna sbarchiamo e ci dirigiamo subito verso Palau.   Arrivati a Palau entriamo nel campeggio Baia Saraceno. Prendiamo posto alle spalle della casetta del gestore del porticciolo: è l'unico posto libero sul piazzale che è dietro le spiagge. Ci sistemiamo e tiriamo fuori il kayak e lo ormeggiamo nella baia delle barche. C'è vento e decidiamo di rimandare all'indomani la prima escursione.

Palau

Martedi 23 giugno

Mi alzo molto presto nella speranza di avere condizioni del mare che consentano l’attraversata verso l'isola di Garibaldi Caprera. Ma come esco in mare si alza il vento con qualche nuvola e con esso l'onda, arrivato a Capo d'orso decido di rinunciare e mi dedico ad esplorare la costa sotto alla famosa roccia che assomiglia ad un orso.

Le rocce granitiche sono di una bellezza unica, tutte lavorate dal vento e dalla pioggia: delle vere opere d'arte. Mi accosto ed entro in una baia stretta e lunga come se fosse un fiordo. Alla fine della baia l'acqua è talmente bassa che il kayak finisce per arenarsi senza che abbia raggiunto il fondo del fiordo. Da qui è possibile salire sulle rocce ed avvicinarsi al famoso Orso. Il terreno è però molto accidentato con grandi rocce tra la macchia mediterranea. Incomincio a tornare e la corrente, spinta dal forte vento, mi impegna un po’.

Campeggio Baia Saraceno

Mercoledi 24 giugno

  Che dire? Qui al camping ci sentiamo come a casa nostra: grande cordialità dello staff in particolare Denise e Gianni, sempre pronti a dare consigli e a scambiarci opinioni su tutto. Ce la prendiamo comoda, una lenta e lunga colazione sul tavolino sotto il tendalino, un giretto al piccolo market per procurarci una baguette fresca e quattro chiacchiere con altri camperisti. C’è ancora un piacevole venticello.

Decidiamo di abbandonare la pigrizia e di fare un bel bagno salutare nelle acque cristalline del mare. Qualche telefonata per sapere se il sole caldo e il vento ci sono anche a Roma o a Dublino, dove nostra figlia, Elisa, sta facendo uno stage per perfezionare il suo inglese.

Navigazione verso Isola di Caprera

Giovedi 25 giugno

Mi alzo presto al mattino; il vento di notte non si è più sentito, infatti al mattino il mare è una tavola piatta, è la giornata giusta per andare sull'isola di Caprera.

Pomeriggio relax e cena al ristorante del campeggio.

Viaggio verso Marina di Arbus

Venerdi 26 giugno

 in viaggio in viaggio Partenza dal campeggio e viaggio fino a Marina di Arbus. Sono più di 220 km e, arrivati ad Arborea, ci fermiamo alla nota azienda di prodotti caseari. Si può acquistare nello spaccio dell'azienda, ci arriviamo alle 16.30 e dobbiamo aspettare l'apertura posta alle ore 17. Quando entriamo scopriamo che lo spaccio in realtà è un vero supermercato con tutti i prodotti alimentari anche frutta e verdura, l'unica differenza dagli altri supermercati è che qui troviamo solo prodotti locali a km 0 (come si usa dire). E sono tutti di ottima qualità e a prezzi convenienti. Fatta la nostra spesa ripartiamo.

Lasciamo la zona agricola e pianeggiante di Arborea ed entriamo nella Costa Verde, una zona veramente intatta, collinare e molto accidentata. Il paesaggio è molto selvaggio e verde privo di insediamenti umani. Arriviamo a Marina di Arbus un piccolissimo centro abitato che si affaccia in una grande baia ricca di colori dal verde smeraldo al blu turchese.

Marina di Arbus Marina di Arbus

Appena passato il centro abitato, in basso verso il mare c'è un parcheggio molto spartano, per arrivarci bisogna prendere una stradina sterrata in discesa, con diverse diramazioni tutte abbastanza dissestate. Scegliamo la meno peggio e scendiamo molto lentamente perché oltre ad essere molto dissestata mi viene il dubbio che a risalirla le ruote anteriori potrebbero perdere l'aderenza. Inoltre è pendente dal lato destro e il camper si inclina pericolosamente. Eseguo una manovra cercando di poggiare le ruote destre in maniera da raddrizzare l'inclinazione. È fatta, ormai siamo scesi. Nel piazzale altri due camper con tanto di tendalino e tavolini sono fermi davanti ad un mare che riflette il sole verso il tramonto. Ci fermiamo anche noi con il fianco destro rivolto al mare e ci gustiamo il tramonto e il rumore delle onde. Una fresca brezza soffia dal mare, il profumo della salsedine fa il resto. Notte tranquillissima cullati dal dondolìo delle onde.

In mountainbike a Piscinas

Sabato 27 giugno

Al mattino prendo la mountainbike ed inizio un giro di esplorazione in direzione sud verso Piscinas.  Nel pomeriggio bagni al mare.

Traversata della baia in kayak

Domenica 28 Giugno

Marina di Arbus Marina di Arbus Giornata di relax, ci alziamo un po’ tardi, dopo colazione ci rechiamo in spiaggia per i bagni. Mare molto trasparente. Nel pomeriggio tiro fuori il kayak e mi appresto ad attraversare l'enorme baia.  Tornato al camper cena sul nostro tavolino e sotto il tendalino, ammirando il tramonto infuocato sul mare.

Piscinas

Lunedì 29 giugno

Partiamo intorno alle 9.30 ma arrivati a metà salita il camper arranca e incomincia a slittare la ruota anteriore sinistra. La strada è molto accidentata e pendente nel lato sinistro, questo crea un alleggerimento della ruota anteriore sinistra proprio in un tratto sabbioso.

Proviamo a retrocedere e riprendere la rincorsa, la situazione è abbastanza difficile perché basterebbe una manovra errata per rischiare il ribaltamento. Riproviamo a salire con un po’ di rincorsa, non troppo per non rischiare di ribaltarci, riusciamo a superare il punto precedente ma in un altro tratto dove nella parte sinistra c'è un largo solco sabbioso ci insabbiamo. Provo ad adoperare la pedana antinsabbiamento che sembra un cingolo in plastica, ma non riesce a salirci sopra. Con il cric alzo la ruota e inserisco la pedana sotto la ruota, ma come la ruota si avvia la fa slittare indietro, la ruota rimane alta e non scarica il peso sulla pedana.

A questo punto chiediamo aiuto ad un turista di passaggio con un SUV 4x4 e grazie a lui con una corda ci fornisce quel minimo di spinta necessaria per toglierci dalla difficilissima situazione. Dopo due ore sotto un sole cocente siamo finalmente liberi.

Piscinas Piscinas

Procediamo verso Piscinas facendo la strada lunga, per evitare il guado. Il paesaggio fino ad Arbus è di un verde intenso e montagnoso con macchie di fiori colorati. Ad Arbus facciamo spesa ad un supermarket e poi verso Ingurtosu dove troviamo i resti del complesso minerario in gran parte diroccato ma una parte ben restaurato.

Piscinas Piscinas Finito il tratto asfaltato inizia lo sterrato dove è necessario procedere a 15-20 km/h. Arriviamo finalmente a vedere le prime dune ed infine i due parcheggi, il primo gratuito ma ormai pieno di auto e il secondo a pagamento 5€ mezza giornata e 10€ dalle 8 alle 20. Ci fermiamo nel secondo. Bagno nel pomeriggio in acqua cristallina, alla sera romantica passeggiata al tramonto e al chiaro di luna sulla lunghissima e larghissima spiaggia.

Escursione in fat-bike

Martedì 30 giugno

Al mattino giro fra le strade sabbiose con la fat-bike,  Tornato al camper poso la bici e mi vado a tuffare in mare. Pranziamo in camper, soffia una fresca brezza dal mare ed avendo parcheggiato il camper di traverso riusciamo a rinfrescarsi tenendo aperta la finestra della dinette, si sta proprio bene dentro, nonostante il camper sia in pieno sole. Pomeriggio ancora bagni e foto ai resti della ferrovia di vagoni trasporto minerali ex miniera.

Scivu

Mercoledì 1 luglio

scivu scivu Partenza da Piscinas, foto ai resti dei manufatti minerari di Ingurtosu dove finisce la strada sterrata. Qui una ripida salita ci riporta sulla strada statale, va percorsa per qualche chilometro e al primo bivio a destra voltiamo per Scivu.

La strada sale sulla montagna, è stretta e nel nostro senso di marcia siamo dalla parte del burrone senza nessuna protezione anticaduta, procediamo piano suonando alle curve. Un'auto delle guardie carcerarie ci incrocia veloce.

Alla fine arriviamo ad un bivio, andando dritti si va al carcere e a sinistra al mare. Mi viene in mente che 14 anni fa avevo il mio primo camper, era notte e volevo andare a Piscinas, non esistevano ancora i navigatori e avevo sbagliato incrocio imboccando questa strada, arrivai al cancello del penitenziario e per citofono chiesi informazioni per Piscinas. Mi dissero che avevo sbagliato strada e che dovevo tornare indietro. Per agevolarmi nell'inversione di marcia, vista la strada stretta mi aprirono il cancello e mi fecero invertire la marcia nel loro piazzale, insomma "entrai in carcere per pochi secondi con tutto il camper".

scivu scivu

Tornando a noi, girando a sinistra si arriva al grande parcheggio a pagamento: 10€ intera giornata + altri 10€ per carico e scarico acqua. Paghiamo la tariffa giornaliera e parcheggiamo. Il parcheggio è molto alto rispetto al mare, una lunga scalinata di legno scende al mare. Un generatore di elettricità molto rumoroso rovina la pace del luogo.

Considerando l'altezza del parcheggio è praticamente impossibile portare giù il mio kayak, la spiaggia non è indicata neanche per i disabili. Peccato perché il mare era invitante per i possibili itinerari sulle coste rocciose.

Scendiamo a fare il bagno, il mare è molto trasparente e cristallino, nelle ore più calde però la superficie si sporca probabilmente inquinamento trasportato dalla corrente. Decidiamo di non rimanere fino a sera e nel pomeriggio partiamo per Cala Domestica situata sotto Buggerru. Arrivati ci fermiamo nell'area camper, sosta 24 ore 15€ compreso docce e carico acqua, scarico acqua possibile solo per le nere + 5€. Cena al fresco sul prato dell'area camper

Cala Domestica

Giovedì 2 luglio
Cala Domestica Cala Domestica

Al mattino presto prepariamo il kayak gli fissiamo le due ruote per poterlo trasportare ed iniziamo a spostarlo. Il tragitto è lungo, ma rispetto all'ultima volta che siamo stati qui hanno aggiunto una passerella in legno che impedisce di passare sulle dune, ma agevola il passaggio verso il mare.

Vedere Cala Domestica in Kayak

 Tornati al camper per il pranzo nel pomeriggio partiamo per Masua. La strada per Masua è molto panoramica con salitone e paesaggi mozzafiato su curve e burroni sul mare.

Masua Masua

In una di queste salite incontriamo due turiste di lingua tedesca in bicicletta che avevamo già visto a Piscinas e a Cala Domestica, stanno viaggiando in Sardegna in bicicletta, l'anno precedente avevamo fatto conoscenza di una coppia in viaggio di nozze in tandem, le sorpassiamo su un'impegnativa salita.

Arrivati a Masua l'area camper è situata nella parte più vicino al mare dell'ex complesso minerario. Prima di arrivarci c'è l'entrata del museo minerario, poi si prende una strada che finisce a un parcheggio auto, dietro il parcheggio inizia una strada sterrata in salita con una buona pendenza, nel salire incrociamo ad una curva un'auto che sta scendendo per evitare di fermarci gli passiamo accanto uscendo un po’ dallo sterrato più duro, le ruote anteriori slittano sul brecciolino, ma riesco a controllare lo slittamento delle ruote riducendo la potenza e sfruttando l'elasticità del motore.

Arrivati all'area camper ci accoglie il gestore, 15 € docce fredde comprese, nessuno scarico. Parcheggiato il camper, andiamo a fare un bagno in mare, per arrivarci bisogna scendere per una scalinata in pietra. La caletta molto suggestiva ha un po’ tutto, spiaggia, scogliera e piccolo molo in costruzione.

A dire la verità non comprendiamo l'utilità del molo costruito sopra la scogliera con rocce affioranti anche dove dovranno attraccare le barche, sembra più una di quelle opere inutili di cui è ricca l'Italia. Per di più se davvero dovessero attraccare delle imbarcazioni peggiorerebbero la qualità dell'acqua della piccolissima baia, sarebbe stato meglio lasciare tutto al naturale e pensare invece a demolire o recuperare i ruderi dei manufatti industriali posti alle spalle della baia che certo non migliorano l'aspetto del luogo.

Masua Masua

Alcuni camperisti ci avevano indicato Masua come una località splendida da non perdere ma il nostro giudizio è che la Sardegna ha luoghi fortunatamente molto più belli.

Masua

Venerdì 3 luglio

Bagno al mattino e partenza da Masua. Vorremmo arrivare a Capo Spartivento l'estremo sud della Sardegna, ma forse c'è spazio per un'altra tappa intermedia.

Is Solinas Is Solinas

Consulto la mia app Arcipelago Camper prof, nella pagina 'aree camper streetview' c'è un pulsante 'visualizza su map' pigiandolo appare l'Europa e sopra di essa le iconcine delle aree camper. Dando due colpetti con le dita la mappa s'ingrandisce nel punto in cui abbiamo pigiato, faccio più volte la manovra sulla costa occidentale della Sardegna e passando in visualizzazzione satellite trovo nei pressi di Is Solinas una spiaggia e dei colori del mare molto interessanti. Decidiamo di fare rotta per Is Solinas.

Arrivati in paese un cartello ci indica il mare e parcheggio camper. Lo seguiamo, attraversiamo uno stagno con fenicotteri rosa ed infine arriviamo al parcheggio.

Is Solinas Is Solinas

Dietro il parcheggio c'è una serie di dune e camminamenti di legno che portano al mare, poi una lunghissima spiaggia. Il posto meriterebbe una sosta di un giorno, ma si tratta di un semplice parcheggio a pagamento e non di una vera area camper, la sosta è comunque consentita di notte, 10 € sosta camper per 24h.

Decidiamo di proseguire per la AA di Capo Spartivento. Passiamo capo Teulada zona militare dove 35 anni fa quando facevo il mio servizio come sottotenente di complemento  svolsi due esercitazioni a fuoco con artiglieria semovente. Quanto tempo è passato e come è cambiata la Sardegna da allora! Arrivati al bivio per Chia Capo Spartivento giriamo, poi ad un secondo bivio si prende per Capo Spartivento, qualche centinaio di metri e un'indicazione a destra indica l'area camper, si prende lo sterrato che porta diretti all'area, è quasi piena, ci fermiamo in fondo in una zona poco ombreggiata ma abbastanza libera. Il costo giornaliero è 17€ compreso carico e scarico acque + corrente elettrica. È ormai sera, ci sistemiamo stendendo il tendalino per il giorno dopo.

Capo Spartivento

Sabato 4 luglio

Al mattino un bel bagno al mare, ma prima è impossibile non fermarsi ad ammirare nello stagno i fenicotteri rosa che pascolano il fondale. Nel pomeriggio esplorazione con la fat-bike delle strade sabbiose della zona.

Escursione in kayak a Baia Chia

Domenica 5 luglio

Baia Chia Baia Chia Al mattino presto trasportiamo il kayak al mare applicando due ruote appositamente preparate per lo scopo. Lo stagno prosciugato nella parte periferica ha compattato la sabbia e questo facilita il trasporto fino alla spiaggia che divide il mare dallo stagno con i fenicotteri. 

Escursione in kayak a Baia Chia

Nel pomeriggio proseguo l'opera di esplorazione però via terra della zona con la MTB.

Escursione in kayak a Capo Spartivento

Lunedì 6 luglio.

Ormai le nostre ferie sono finite, c'è solo il tempo di fare un’ultima uscita in kayak la mattina presto e poi la lunga risalita fino ad Olbia dove ci aspetta il traghetto il giorno dopo, alle 15.

Nel trasportare il kayak in versione monoposto e quindi senza il pezzo centrale (essendo un kayak rigido componibile è possibile scegliere se assemblarli a due o crearlo monoposto). il trasporto è più agevole e senza fatica arrivo alla spiaggia, ripongo le due ruote presso la torre del bagnino e sono subito in acqua. Cala Domestica Cala Domestica

Tornato dall'escursione in kayak, un ultimo sguardo allo stagno con i fenicotteri e sono all'area camper. Carichiamo tutto, scarichiamo e carichiamo le acque ed infine siamo pronti a partire. Per tornare brevemente verso Olbia conviene fare la SS 131 prendendola da Cagliari.

Arriviamo a Cagliari che ormai sono le 12.30, il lungomare ha a destra un mare di colore marrone, per niente invitante e sulla sinistra la ex salina ora parco del Molentargius con i fenicotteri che brucano il fondo.

Decidiamo di proseguire, dopo Cagliari facciamo una sosta ad una stazione di servizio e poi sotto un caldo asfissiante iniziamo la risalita.

L'autostrada, è completamente assolata e le poche stazioni di servizio sono completamente al sole senza zone d'ombra. Il paesaggio è brullo, pochi alberi fino a superare la provincia di Oristano, poi prendiamo in direzione di Nuoro - Olbia e la morfologia del paesaggio cambia, si alzano le montagne e compaiono i boschi.

Arriviamo ad Olbia in serata, mangiamo ad un ristorante sardo e poi ci dirigiamo verso Cala Banana posta poco sopra Olbia.

È il posto più vicino ad Olbia e bello   dove possiamo passare la notte. Prima e dopo Olbia ci sono una serie di località balneari tutte interdette al transito e sosta dei camper. Per fortuna la strada di accesso alla spiaggia, pur essendo sterrata, è facilmente transitabile da un camper. Prima della spiaggia c'è un enorme spiazzo sterrato che in realtà è uno stagno ormai prosciugato, usato come parcheggio. Parcheggiamo dietro le dune della spiaggia.

Cala Banana Cala Banana

Cala Banana

Martedì 7 luglio.

Ci alziamo con comodo ed andiamo in spiaggia, un buon numero di bagnanti mattinieri è già sotto gli ombrelloni. Troviamo anche noi un posto.

L'acqua ha colori che vanno dal turchese al verde smeraldo, nonostante la caletta si affacci nel grande golfo di Olbia dove transitano tutti i traghetti per il ‘continente’.

Facciamo i nostri ultimi bagni in acque cristalline mentre notiamo che la spiaggia non smette di affollarsi e dietro anche il parcheggio è un continuo arrivare di auto parcheggiate in maniera disordinata anche in doppia fila.

Cala Banana Cala Banana

Temiamo di rimanere imbottigliati tra le auto così alle 11 in anticipo sul previsto, andiamo via dalla spiaggia, spostiamo il camper dal groviglio di auto e lo posizioniamo in una zona in cui le auto non sono ancora arrivate. Facciamo le nostre docce in camper e poi ci avviamo verso Olbia.

È ancora presto per il traghetto e ci fermiamo al bar del ristorante in cui abbiamo cenato ieri sera. Alle 12 ci avviamo verso il porto. L'avventura sarda è finita (purtroppo…)!

vedere anche itinerario Sardegna 2014

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