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Equipaggio: Paola, Elisa e Roberto
Il traghetto
Giovedi 26 giugno 2014
- manca camping on bord sulla tratta Civitavecchia Olbia
Ore 14,30 imbarco e partenza in ritardo di 20 min rispetto alle 15,30.
Noiosa traversata, mare calmo.
Arriviamo ad Olbia alle 21,30.
Ci dirigiamo verso Palau. Arrivati ci fermiamo per la notte al parcheggio area n. 4844 db questo sito.
Venerdì 27 giugno
- Di fronte all'Arcipelago della Maddalena
Entriamo nel camping che è a poche centinaia di metri dal parcheggio ove abbiamo passato la notte.
Abbiamo scelto questo campeggio perché è l'unico modo per poter soggiornare qualche giorno
di fronte al Parco dell'Arcipelago della Maddalena, in più questo campeggio consente ai camper di fermarsi a ridosso della spiaggia.
La tariffa avvantaggia chi viaggia in camper in coppia, paga solo la persona e non il veicolo o la piazzola. In giugno il prezzo è 12 € a persona, per chi vuole l'elettricità deve aggiungere altri 3,50 € al giorno. Noi avendo sul tetto il fotovoltaico non ne abbiamo bisogno.
Riusciamo a trovare un posto proprio davanti ad una spiaggia, siamo arrivati proprio quando alcuni camper si preparavano alla partenza e ci è bastato aspettare un po'.
Una volta sistemati scarico il kayak ed inizio la prima escursione in mare. Il mare non è calmissimo e c'è molto vento.
Passiamo comunque una piacevolissima giornata, è pure il mio compleanno!
Sabato 28 giugno
Al mattino presto il mare è una tavola e non tira un filo di vento, Paola ne approfitta per fare il primo bagno, mentre io mi avventuro in kayak attraversando il mare fino alla vicina isola di S. Stefano. Bastano 20 min. per arrivare all'isola e la traversata con il mare calmo ed assenza di vento non comporterebbe difficoltà, ma a causa dell'intenso traffico di yacht, bisogna stare attenti a non finire in direzione della prua di qualche imbarcazione. Mi capita almeno un paio di volte di finire in rotta di collisione con uno yacht, uno in particolare avanza velocemente procurando dietro un'onda abbastanza alta. Per non rischiare di essere travolto, aumento il ritmo della pagaiata, dopo che lo yacht è passato dietro di me, mi giro di prua per aspettare il piccolo
tsunami.
Riprendo la traversata ed arrivo ai primi scogli dell'isola.
Arrivo fino ad un monumento dedicato agli eroi del mare.
È ora di tornare, il vento incomincia a rinforzare, riattraverso il tratto di mare che separa l'isola di S. Stefano e il campeggio.
Il resto della giornata passa piacevolmente.
L'arcipelago della Maddalena
Domenica 29 giugno
- Bellissimo giro in kayak, mare splendido
Ci alziamo presto per gustare appieno le prime ore del mattino, il mare è immobile, non soffia un filo di vento. È la giornata ideale per tentare il periplo dell'isola di S. Stefano, passando vicinissimi all'isola di Caprera e l'isola della Maddalena.
Vedere itinerario in kayak. Nel pomeriggio il tempo cambia arriva una perturbazione che porta nuvole, minaccia di pioggia e soprattutto molto vento.
Siamo costretti a ritrarre il tendalino per il vento. La notte il vento scuote il camper, ma passa senza pioggia.
San Pietro a Mare
Lunedì 30 giugno
- Parcheggio gratuito con vista sul mare
Al mattino il tempo è ancora perturbato e ci prepariamo a partire dal campeggio. Salutiamo una simpatica operatrice del campeggio che stupita vedendoci partire ci domanda:
"già ve ne andate?" la risposta: Siamo girovaghi, ci piace l'avventura, comunque siamo stati bene. Ciao a presto!
Usciti dal campeggio impostiamo la rotta per San Pietro a Mare.
Arriviamo verso le 13 nell'area censita come n. 4953 è un parcheggio posto in riva al mare alla foce di un fiume, c'è molto vento e sul fiume sembra esserci il raduno dei surfisti trainati da aquilone. Vanno velocissimi e sono tutti nella foce del fiume che, al contrario del tratto di mare diviso da una striscia di sabbia con dune, è agitato con grossi cavalloni. Rimaniamo per un po' ad ammirare le evoluzioni, poi mangiamo ed andiamo anche noi in spiaggia.
Il vento è molto forte e la sabbia vola con il vento, si resiste poco e torniamo in camper.
Gita sul fiume
Martedì 1 luglio
- escursione in kayak sul fiume
Al mattino faccio una escursione in kayak sul fiume.
Nel pomeriggio rimaniamo tutto il tempo in spiaggia per poi ripartire col camper seguendo la costa verso sud. Arriviamo in tarda serata alla spiaggia Speranza. Si tratta di un parcheggio riportato nel
db di questo sito col n. 3854 a pagamento dalle ore 9 alle 19 per i camper 6,70€.
Mercoledì 2 luglio
Al mattino scendiamo il sentiero passando la zona attrezzata con panche e il grazioso ponticello in legno e siamo sulla spiaggia.
Anche qui il mare è stupendo con colori meravigliosi, abbiamo finora trovato l'acqua del mare molto limpida e trasparente migliore del nostro precedente viaggio estivo nel 2006.
All'ora di pranzo utilizziamo la cucina del camper, ma pranziamo in una delle panche con tavolo che si affaccia a strapiombo sul mare. È perfino all'ombra, nel 2006 era possibile anche mettere tavoli e sedie vicino al camper, ora non più, solerti vigili passano per controllare se è stato pagato il tichet e controllano.
La notte la passiamo di nuovo nel parcheggio.
Il castello di Bosa
Giovedì 3 luglio
Partiamo nelle prime ore del mattino in direzione di Bosa, vogliamo arrivare ad un'area di sosta camper collocata a qualche chilometro da Bosa, è unica nel suo genere per essere grandissima, un'intera valle in riva al mare con tanto di torre di avvistamento, ove è possibile accamparsi dove uno vuole come se fosse campeggio libero.
Ma arrivati sul posto: delusione! l'area non esiste più, il cancello è chiuso e non c'è nessuna insegna di AA.
Proseguiamo per Bosa e per consolarci andiamo a visitare il castello posto su una rupe che domina la città. Del castello ci sono rimaste solo le mura di cinta, le torri e una chiesetta.
Riprendiamo il viaggio verso sud, impostiamo la rotta alla baia dei corsari a sud di Oristano.
Verso l'ora di pranzo arriviamo in una baia con alle spalle uno stagno con dei fenicotteri rosa che pascolano.
Dopo la sosta riprendiamo il viaggio verso sud; ad Arborea, località famosa per la produzione dei formaggi, compriamo dell'ottima provoletta affumicata.
Questa zona è ricca di pascoli e aziende agricole ma le strade di campagna sono ricche di buche, in una di queste finiamo con un gran fragore, nonostante procediamo a velocità moderata.
Commetto l'imprudenza di non andare a controllare le ruote, dopo poco sentiamo un botto e qualcosa che rotola con qualche ostacolo. Mi fermo subito a controllare pensando che fosse scoppiata una gomma, vedo dietro di noi una scia d'acqua sull'asfalto e altra copiosa che sgorga dal serbatoio delle grige.
Controllo le ruote posteriori sono entrambe gonfie, ma incredibile! la ruota posteriore sinistra ha completamente perso il battistrada come fosse una ruota di un Tir. Il battistrada ha dato un colpo al tubo di scarico posto poco dietro, piegando all'insù la staffa che lo sostiene e distaccando tubo e valvola di chiusura. L'acqua dal serbatoio è quindi uscita tutta.
Dopo aver sgombrato la strada dai resti del battistrada e recuperato un pezzo di tubo e il parafango in gomma, porto il camper sul terreno adiacente per poter sostituire in sicurezza la ruota.
Il veicolo che guido è un motorhome Burstner Aviano acquistato nuovo nel 2009, la gomma Continental Camper
originale aveva il battistrada per niente usurato e pensavo di sostituirla
per precauzione comunque insieme all'altra gemella proprio dopo questo viaggio.
Per fortuna una delle prime modifiche che feci al mezzo è stato: dotarlo di una ruota di scorta, visto che nasce senza.
Con mezzi così pesanti è poco prudente viaggiare senza ruota di scorta. Per evitare di occupare spazio nel gavone, ho realizzato una gabbia metallica al centro del mezzo ancorandola al telaio. La posizione è poco comoda ma era l'unica possibile.
Sostituita la ruota, decido di accorciare l'itinerario incominciando a tornare verso Olbia, non mi fido:
non voglio circolare senza ruota di scorta per troppi chilometri. L'altra unica ruota originale, rimasta dall'acquisto del camper (le anteriori erano già state sostituite) anche se apparentemente in ottimo stato potrebbe fare lo stesso scherzo.
Prendiamo la strada interna per tagliare la Sardegna verso la costa orientale. Verso sera ci fermiamo al parcheggio del campo di calcio di Senis. È un posto tranquillo per passare la notte.
Nuoro
Venerdì 4 luglio
Alle prime ore del mattino, tiro fuori la cassetta dei ferri e mi metto a pensare
a come riparare lo scarico delle grige. Non possiamo circolare perdendoci l'acqua del serbatoio. Per fortuna, ad una ispezione accurata constato che il primo tratto di tubo si è solo sfilato dalla sua sede e la valvola di chiusura funziona ancora, ma per il colpo ha perso la maniglia (con una chiave da 11 si può aprire). La staffa in ferro che tiene il tutto è però completamente ripiegata, occorre forza e qualche colpo di martello per riportarla alla posizione originaria. Riposiziono il tubo nell'imbocco del serbatoio, incollo il pezzetto del terminale ritrovato lungo la strada: si può ripartire.
Arrivati a Nuoro ci fermiamo nella AA comunale per pranzare e fare acqua.
Nel pomeriggio ci dirigiamo verso la spiaggia di Berchida.
Arriviamo alla spiaggia dopo aver fatto gli ultimi 3 km di strada sterrata, la località è rimasta intatta dalla nostra ultima visita. Il parcheggio molto ampio termina nello stagno e subito dopo la lunga striscia di sabbia. Parcheggiamo accanto ad una lunga fila di camper.
Sabato 5 luglio
- area naturale integra e mare pulito
Notte tranquillissima, si dorme meglio in questi parcheggi in riva al mare che nei campeggi. Qui non ci sono rumori di nessun tipo e il paesaggio è veramente incontaminato. Poco prima del parcheggio ci sono sia a destra
sia sulla sinistra indicazioni di ritrovamenti archeologici di nuraghi, l'antica civiltà sarda.
Sulla lunghissima spiaggia svettano delle piccole dune con macchia mediterranea. Il mare anche qui appare incontaminato. Tra la spiaggia e lo stagno un chiosco bar vende gelati. Alla sera il chiosco chiude e viene trainato via da un fuoristrada.
S. Teodoro camping Cala d’Ambra
area n. 3083
Domenica 6 luglio e lunedì 7
Il nostro viaggio è quasi concluso, al mattino partiamo per S. Teodoro per fermarci al campeggio Cala D'Ambra. È un piccolo campeggio in riva al mare molto ombreggiato da eucalipti. Per chi viaggia in camper offre tutto quello che occorre, è possibile anche parcheggiare il camper in riva al mare se c'è posto, in questo caso bisogna rinunciare all'ombra e alla corrente elettrica. La spiaggia è piccolissima, ma passeggiando sugli scogli è possibile arrivare a due spiagge più grandi poste sia a destra
sia a sinistra.
Poco dopo il nostro arrivo facciamo conoscenza con due simpaticissimi sposi in viaggio di nozze, lui inglese e lei americana che viaggiano in tandem. Un tandem costruito su misura per la loro statura e ben accessoriato con tanto di carrellino per i bagagli.
Il soggiorno è piacevole, lunedì torna un po’ di maltempo, nuvole e molto vento che ci impediscono di stare in spiaggia.
Cala Banana
Martedì 8 luglio
- Bellissimo il mare a Cala Banana
Lasciamo il campeggio alle 12 e ci dirigiamo verso Olbia. Appena passata la città ci dirigiamo verso la nostra ultima spiaggia! Cala Banana parcheggio area n°2196. Si trova deviando dalla strada che da Olbia va a Golfo Aranci per Pittulongu. Bisogna poi scendere su una strada sterrata che porta ad uno stagno semiprosciugato che funge da parcheggio. La spiaggia e il mare sono bellissimi, acqua trasparentissima
e colori che vanno dal turchese al verde smeraldo. Dietro la spiaggia macchia mediterranea, un airone pigramente pascola nei pochi spazi ancora non prosciugati dello stagno.
Verso sera arriviamo al porto e parcheggiamo in attesa dell’imbarco sul traghetto che partirà alle 9 del giorno seguente.
Area n. 4860 Olbia.